"Mi raccomando uagliu fate i bravi.E smettetela di litigare"dice il comandante facendoci firmare i fascicoli.
Apre il cancello e finalmente siamo liberi di uscire.Non ci siamo rivolti la parola per tutto il giorno,nemmeno stamattina...solo uno sguardo.Mi fa male tutto questo ma so che la colpa non è mia.
Domani è il mio compleanno ma non ne sono minimamente entusiasta."Ciao comandà"saluto uscendo fuori,sta piovendo tantissimo fa schifo il tempo oggi.Proprio come il mio umore.
Continuando a non guardarci usciamo fuori in silenzio e camminiamo verso la fine del porto dove in lontananza si vede la Range Rover di Ciro.
Va verso la macchina mentre io sto per andare verso la stradina ma la sua voce mi blocca.
"Aró sfaccim piens e' i'"ringhia incazzato,mi giro verso di lui e lo guardo male."A casa mia?"dico ovvia.
Mi prende dal polso e mi trascina verso la macchina."Sta la madre di Edoardo a casa tua,tu vieni a casa mia.Non voglio sentire lamentele"dice freddo,sbuffo rumorosamente cercando di calmare la rabbia e monto in macchina sbattendo forte lo sportello,cosa che so lo fa incazzare.
Guida verso casa sua e per tutto il tempo stiamo in silenzio,per tutta la macchina si respira la rabbia che proviamo tutti e due....dio mio fatemi scappare ora!
Lo guardo con la punta dell'occhio ed è sempre bellissimo...ha la giacca di pelle,visto che piove e fa abbastanza freddo,dei jeans neri e una maglia nera.
Tiene il manubrio così forte che si vedono le nocche e ha la mascella contratta.
È incazzato nero...non che io non lo sia..."Mo me sciupi"dice sgamandomi in pieno a guardarlo,alzo gli occhi al cielo e mi rigiro verso il finestrino non calcolandolo.
Appena arriviamo a casa sua scendo subito e salutando gli uomini che stanno come guardie entro in casa senza nemmeno aspettarlo."Pccrella,che bello averti qui"mi saluta il padre di Ciro dandomi un piccolo abbraccio."Felice di vederti Salvatore"dico sorridendogli.
"Cirù"saluta il figlio con una pacca sulla spalla.
"Ciro m'ha ritt che domani è o' compleanno tuo"dice sorridendo,annuisco e sto per rispondere ma Pietro mi interrompe facendo la sua entrata.
"Cognata"mi saluta abbracciandomi e dopodiché passa a Ciro.
"Comunque si,domani è il mio compleanno"rispondo a mio suocero facendolo sorridere.Prende qualcosa dal tavolo e me lo passa,una busta Gucci.
Oh cazzo..
"Arapr ja"mi incita Pietro ridacchiando per la mia faccia scioccata.Apro in fretta la busta e dentro trovo una scatola sempre con il simbolo del marchio,apro anche quella e nel sacchettino trovo la cintura media.
"No..cazzo"urlo eccitata facendo ridere tutti e tre."Salvatore grazie...ma non posso accettarla,chissà quanto avete speso e.."farfuglio velocemente ma mi blocca con la mano.
"È un mio regalo,mo si entrata nella famiglia."dice sorridendo,sorrido pure io e lo ringrazio abbracciandolo e ringrazio anche Pietro.
"Noi andiamo di sopra,avvisateci quando è pronto il pranzo"dice Ciro per poi trascinarmi al piano di sopra,in camera sua.
"Beh,t piac?"chiede sempre con freddezza facendomi rimanere male....talmente ero felice del regalo che mi sono completamente dimenticata della lite nostra.Ma a quanto pare lui no...
"Si,è bellissima"rispondo osservando la cinta.
Non ho mai avuto un regalo così costoso e sapere che sia stato proprio il padre di Ciro a farmelo mi rende ancora più felice.Prendo il borsone e inizio a svuotare le robe e a metterle nell'armadio di Ciro e finito questo mi siedo sul letto e lui mi segue a ruota.
"Che ci sta succedendo?"sussurro pianissimo,quasi con paura.
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Fuoco e Fiamme|Ciro Ricci
RomanceGreta Conte,cugina di Edoardo Conte. Cresciuta nel solito lato "sbagliato" di Napoli,tra spaccio,droghe,armi e omicidi. Rimasta orfana quando aveva 6 anni,ha sempre vissuto con Edoardo e i suoi zii fino a che il cugino non è stato arrestato.Ha un vu...