No need for reminding

153 13 10
                                    

Unabridged for so many years
That I should stare at receivers
To receive her
Isn't fair

Akiko's pov

Il fascicolo atterrò sulla distesa di fogli sparsi lungo l'intera scrivania. Gli occhi di Shinso si allarmarono per quel gesto così brusco da parte di Aizawa. Adesso poteva aspettarsi di tutto.
Il Sensei non si curò del folto ciuffo corvino che gli ricadde davanti agli occhi adombrandogli ancora di più lo sguardo che non staccava di dosso al ragazzo.
Era terrificante. Ed anche tutto molto plateale.

-<<Congratulazioni, ad entrambi.>> tuonò.

Shinso, che raramente si tradiva mostrando le sue emozioni, sembrò rilassare le spalle con sollievo ed il cruccio sulla sua fronte si dissipò.

<<Vi comunico che da adesso in poi siete ufficialmente al pari dei vostri compagni di classe. Tuttavia, forse la signorina Mei meriterebbe un elogio maggiore, visti i suoi risultati eccellenti. In così poco tempo si è affermata prima nella classifica mensile.>>

I suoi occhi vagarono lenti nella mia direzione, poi con la stessa indifferenza tornarono a fissare Shinso.

<<Shinso, il tuo vecchio programma non differiva da quello della sezione per Eroi. Sebbene tu sia uno studente discreto, puoi fare di meglio. Quantomeno per dimostrarti meritevole di trovarti qui. Il tuo quirk da solo non basta.>>

Abbassò la testa in un profondo inchino, e i capelli indaco ondeggiarono attorno.

-<<Mi impegnerò di più, Aizawa-Sensei. Sono consapevole di quanto sia importante l'opportunità che mi è stata offerta, e farò di tutto per onorarla.>>

Aizawa annuì poco impressionato, poi fece un semplice cenno alla porta. Senza aspettare che ci voltassimo per uscire dal suo studio, la sedia girevole ruotò verso la finestra consentendoci di vederne solo lo schienale.
Che uomo cortese.

Shinso si richiuse la porta alle spalle un po' imbarazzato.

-<<E quindi non c'è più niente da recuperare. Mi sento come se fossi stato con una pistola puntata alla tempia per tutto questo tempo!>>

-<<Già>> dissi alzando le spalle. Si incamminò per il corridoio, ed io lo seguii.

Ora che me ne rendevo conto, avevo sentito addosso una sensazione simile anch'io negli ultimi mesi. Naturalmente con tutto ciò che era successo, l'ultima cosa che mi era venuta in mente, era stata attribuirne la motivazione alla scuola e allo stress di essere una nuova arrivata a metà dell'anno scolastico.
<<Anche se non credo che smetteremo mai di correre dietro agli altri studenti della prima A>>

-<<Ma cosa dici?>> ridacchiò.

-<<Dico solo che sembrano tutti così più avanti di noi. Ho sempre paura di non sapere qualcosa che invece loro hanno studiato quando ancora non ero qui. E non parlo solo di teoria.>>

Shinso socchiuse gli occhi che brillavano di un viola opaco, un sorriso amaro gli si allargò sulle labbra.

-<<Sei il tipo di persona che si sottovaluta sempre, vero? Ma immagino anche che tu non abbia sentito la minima pressione in questi mesi, sul fatto di recuperare il programma scolastico dello Yuei>>

Chinai il capo, come se quel gesto potesse nascondere alle lampade accese del corridoio e al mio interlocutore che quelle parole mi avessero sorpreso con la loro veridicità.
Quando realizzai che l'unico suono fosse quello dei nostri passi, fu chiaro che dovessi pensare ad una risposta.

Why won't you show yourself? [ITA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora