I'm still fixing all the cracks

5.4K 166 33
                                    

4.  I'm still fixing all the cracks
Parole: 2692
Song: arcade, Duncan Laurence

Sospirò, cercando di calmarsi, l'ansia scorreva libera nelle sue vene come un fiume in piena

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Sospirò, cercando di calmarsi, l'ansia scorreva libera nelle sue vene come un fiume in piena. Non era servito che Carola e Luca, prima dell'inizio della puntata, le avessero ripetuto che sarebbe andata tutto bene e che capivano quella sensazione, ma non serviva farsi prendere dal panico. Ma lei si spaventava per poco, e per una che è sempre stata abituata a stare sola, felice nella sua solitudine e nel silenzio, che era riuscita a colmare solo con la propria musica, esibirsi davanti a un intero studio e, subito dopo, all'Italia nel suo complesso, sembrava un'impresa degna di un eroe greco.
«Celine, scendi giù con la felpa» era arrivato il suo turno, quel giorno non era una giornata particolarmente spaventosa, solo riconferme delle maglie, nessuna gara o sfida e, per ora, nessun filmato imbarazzante. Saltellò giù dalle scale come una piccola gazzella, con leggiadria giunse davanti alla commissione dei professori e, dopo aver posato la felpa sul leggio trasparente davanti a Lorella, la sua professoressa, si posizionò al centro.
«cosa canti?» le domandò con interesse la conduttrice, nonostante già lo sapesse bene, voleva solo informare anche tutti gli altri presenti.
«arcade, con le mie barre» fieramente alzò il capo verso l'alto, con il mento rivolto dritto davanti a lei, sicura e fiera.
«è la prima volta che scrive su un pezzo non suo, Lorella?» si girò verso la sua prof, che con un sorriso in volto era già pronta a parlare.
«a suo dire, sì, ma è stata così brava che ci credo poco- scherzò, facendo ridere tutto lo studio- è stata aiutata, è vero, ma dopotutto era la sua prima volta ed è stata bravissima, penso che lo rifaremo, se a lei va» propose, ricevendo poi il consenso dalla sua alunna mediante cenno del capo.
«dai, ora basta chiacchiere- le sorrise dolcemente, vedendo quanto tremasse e volesse solo cantare- canta, base!» richiamò i tecnici, che non persero tempo a far partire le note della canzone di Duncan Laurence, che risuonarono forti in tutto lo studio. Celine chiuse gli occhi, con entrambe le mani si appoggiò all'asta del microfono, lasciandosi trasportare dalle parole della canzone. Si ritrovò ad aprire completamente gli occhi solo quando dovette cantare le proprio barre.
«Quante volte ci abbiamo provato, dando voce anche al fiato sprecato. E i ricordi già prendono il largo, verso un mare lontano da qui, ma forse va bene così. Oggi me ne sto da solo e sto per conto mio, forse era un po' meglio prima, ero un po' meglio anch'io. Vago in strade senza meta come un senza Dio, quel sorriso a mezza bocca sapeva di addio» recitò con enfasi, il pubblico esplose in un boato ancor prima che finisse di cantare l'ultima strofa. Puntò gli occhi su Lorella, scrutandola per cogliere una reazione, la trovò sorridente a battere le mani insieme alla platea e ai suoi compagni, visibilmente fiera della sua piccola esibizione.
«Lorella ha detto che ti ha aiutato qualcuno, giusto?- annuì incerta, timorosa di dove volesse arrivare con quell'allusione- chi?» sbiancò e si sentì avvampare. Sapeva che vedevano tutto in casetta grazie alle videocamere, sapeva che ciò che avrebbe raccontato sarebbe arrivato a qualcuno, a tutti probabilmente, ma ora che stava per succedere, non credeva di essere pronta.
«Alex» mormorò a bassa voce, la gola secca e le mani talmente sudate da non riuscire a tenere saldamente in mano il suo piccolo cono nero.
«abbiamo un filmato» la informò con un sorriso Maria, ignara del suo stato di quasi-iper ventilazione.  Sullo schermo iniziarono a susseguirsi diverse immagini, ovviamente sue e di Alex.

Enemy | Alex w. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora