5. E intanto il tempo se ne va
Parole: 1558
Song: il tempo se ne va, Adriano Celentano«ragazzi vi dispiace venire tutti sulle gradinate?» Maria richiamò all'attenzione tutti i ragazzi. Quel giorno tutte le loro lezioni erano state annullate improvvisamente senza spiegazioni, erano in casetta. Chi provava autonomamente, chi cucinava e chi invece si rilassava finalmente. Si sedettero sparsi sulle scalinate del salone, attenendo che la conduttrice parlasse per motivare la situazione in corso.
«allora, alcuni professionisti sono risultati positivi. Fra qualche secondo verranno a farvi i tamponi e chi è positivo verrà allontanato dalla casetta. La puntata registrata mercoledì andrà in onda domenica normalmente, mentre settimana prossima verrà fatto uno speciale particolare. Per questo vi chiedo di scrivere una lettera sul vostro percorso e poi darla alla produzione.» spiegò, il silenzio calò fra i ragazzi che non sapevano bene come reagire. Era una notizia improvvisa e sconcertante, cosa mai potevano dire a quel punto. Infatti, restarono in silenzio mentre gli infermieri addetti entravano nella casetta e con calma li tamponavano uno per uno. Il covid li stava privando di parti importanti del loro percorso, come in tutto il mondo impediva alle persone di vivere le loro vite in tranquillità e normalità. Poi, la brutta notizia. Erano risultati tutti positivi tranne alcuni, che poi si sarebbero positivizzati nei giorni seguenti, escluso un piccolo gruppo. Vennero divisi, allontanati, rinchiusi in solitudine. Celine era positiva, si ritrovò sola in una stanza d' hotel, una settimana intera, da sola, in una piccola stanza. Si ritrovò faccia a faccia con i suoi problemi, i suoi punti interrogativi e, soprattutto, i suoi sentimenti.«o mio Dio, sicura di essere reale?» Celine tastò i capelli di Carola, attorcigliandoli fra di loro, come ad assicurarsi che la ballerina fosse reale, e che fosse davvero davanti a lei. Non vedeva una persona in carne ed ossa da più di una settimana, le sembravano tutti fantasmi. Era l'ultima a rientrare in casetta, molti erano tornati da qualche giorno, altri non se ne erano mai andati. Mancava solo Luigi, era molto fragile, per l'asma e per il diabete, quindi faticava a riprendersi, erano tutti molto preoccupati per lui, ma la produzione li rassicurava dicendo che il loro amico stesse bene e che presto sarebbe tornato tra di loro.
«puoi giurarci bella!» la strinse ancora la sua amica. Si erano ritrovate e nient'altro contava in quel momento, o almeno così pensavano entrambe.
«a me non saluti, tata?» la voce di Alex la risvegliò, forte e sicura come sempre, ma incredibilmente dolce per quanto cercasse di nasconderlo, inutilmente e senza risultati. Si fiondò tra le braccia del suo amico come fosse l'unica cosa di cui aveva bisogno in quel momento, e in effetti era un po' così.
«voglio un abbraccio pure io» sopraggiunse Luigi, e così i tre con cui aveva legato di più erano al completo, e non poteva che esserne felice. All'improvviso però sembrò che tutto il mondo le cadesse sopra, crollò ogni singola certezza quando, stretta tra le braccia di Luigi, vide Alex e Cosmary scambiarsi un delicato e veloce bacio. Si irrigidì tra le braccia del suo amico, che la allontanò da se per capire cosa stesse succedendo.
«stai bene?» annuì distrattamente.
«è successo qualche giorno fa, si sono riavvicinati mentre erano rimasti in cinque in casetta- Carola le si avvicinò malinconica, l'espressione di aveva capito tutto e subito- mi dispiace cel» le appoggiò una mano sulla spalla, stringendola piano come per darle conforto. La spostò con disinteresse.
«per? Non sono mica innamorata di lui, a mala pena lo conosco» si difese, mettendo subito le mani avanti, come se l'amica la stesse attaccando.
«ma non puoi negare che tra di voi stesse nascendo qualcosa di speciale» spalleggiò il cantante.
«pensate alla vostra di relazione, che siete più incasinati di chiunque altro» sputò fuori acida, prima di lasciarli soli nel salone e andare a posare le sue cose in camera.
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Enemy | Alex w.
Fanfiction«non mi convince» quelle tre parole pronunciate con tranquillità e calma fecero in modo che tutta la classe si girasse verso Alex con chiaro stupore sul volto. «è brava, ma credo che chiunque qui dentro la potrebbe battere con molta facilità» spiega...