Tu mi ucciderai così

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12. Tu mi ucciderai cosi
Parole: 1194
Song: moncherie, Irama

 Tu mi ucciderai cosi Parole: 1194Song: moncherie, Irama

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«cel, per l'ultima volta. So che non ne potete più oggi» scherzò Maria, richiamandola giù per l'ultima volta. La puntata era quasi finita, ma stava per succedere ciò per cui era terribilmente in ansia da giorni. Prese un sospiro profondo, sfilando la giacca e scendendo con il suo cono.
«Alex vieni giù anche tu» il ragazzo aggrottò le sopracciglia, e si alzò, pronto a portare con se la felpa.
«nono, lascia tutto lì, sia la felpa che il cono- lo avvertì, e lui annuì- Celine ha preparato una sorpresa per te, in occasione di San Valentino. Ha rotto le scatole alla sua professoressa- Lorella rise- e a tutta la produzione perché voleva tutto fosse perfetto» entrambi arrossirono, le loro facce si colorarono di porpora scura.
«tu ti siedi qui- gli indicò la sedia che un ragazzo dello staff aveva appena posato in mezzo si professori- mentre Celine si mette al centro- le indicò la piccola stella sul pavimento- facciamo entrare anche le radio, già che ci siamo» poi salutò i quattro appena entrati e poi lasciò libero spazio alla cantante, che sospirò ansiosa. Le luci si abbassarono, lei si appoggiò all'asta, sentendo la base rimbombare nelle sue orecchie e in tutto lo studio.

Hey, yeah
Versa un'altra goccia
Scenderà come pioggia

Intonò, sui due schermi iniziarono a girare i video che ritraevano lei e Alex, li aveva accuratamente selezionati insieme alla selezione. La verità era che quella canzone l'aveva scritta in un impeto di illuminazione, e aveva pensato solo a loro due.

Oh, mon chérie, mon chérie, se mi sfiori così
Sento il freddo e le tue mani quanto sono fragili

Alex accarezzava dolcemente il volto di Celine, entrambi stesi sul letto di lei, rilassati. Avevano passato delle ore a baciarsi e sussurrarsi tutto ciò che da settimane volevano urlarsi contro. La ragazza sentì il corpo riempirsi di brividi quando la mano fredda di Alex entrò in contatto con la sua pelle bollente per la sua vicinanza. Ma non era per lo sbalzo di temperatura, no, era lui a provocarle quelle sensazioni uniche.

Mon chérie, mon chérie, tu mi ucciderai così
Resterò dentro ai tuoi occhi come in fondo al mare

Celine fissava come incantata gli occhi di Alex, erano seduti sul divanetto fuori in veranda, solo la luce del salone dentro li illuminava. Uno spiraglio finiva dritto sul volto del castano, permettendole di osservarlo al meglio. «hai degli occhi davvero belli, sai?» mormorò.
«non sono niente di speciale» ridacchiò, perdendo ogni traccia di spavalderia, come ogni volta che lei gli faceva un complimento.
«a mi piacciono davvero tanti, ogni volta che ti guardo mi ci perdo come fossi in fondo al mare»

A vederti solo là noto l'eleganza
Mano nella mano, ma mi gira la stanza

Varie scene di loro due, mano nella mano, che si stringono come potessero sprofondare l'uno nell'altro.

Barcolliamo un po' qua e là, come in una danza
Cameriere, per me un'ambulanza (cameriere)

Alex e Celine che ballano, più volte. Mentre puliscono, in sala relax, in giardino, sul letto, in sala, ovunque. Erano così, loro, spensierati. Almeno quando erano insieme, sembrava che tutto potesse solo andare bene.

Non so niente di te
Non sai niente di me
Però dimmi perché se mi svuoterò in te tu ti svuoterai in me

«non conosci un cazzo di me» sputò freddo Alex, era una delle loro prime litigate, quando avevano iniziato a legare eppure spesso si urlavano ancora contro. Probabilmente, non riuscivano semplicemente ad esprimere quei sentimenti così forti.
«e tu non sai niente di me, Alessandro- rispose, mantenendo anche lei la voce ferma e sicura- eppure quando ho bisogno di te ci sei, e quando tu hai bisogno di me ci sono. Non ci conosciamo, eppure nello sconforto andiamo sempre a cercare l'altro.»

Me l'avevi detto, ora nello specchio
Vedo il tuo riflesso, non guardare
Scusa, papà

C'è una scena di Celine, che sorride, si prepara per ore allo specchio, ballando e canticchiando felice. Subito dopo, si vede che tutto quell'impegno era per Alex, con cui passa il resto della serata.

Oh, mon chérie, mon chérie, se mi sfiori così
Sento il freddo e le tue mani quanto sono fragili
Mon chérie, mon chérie, tu mi ucciderai così
Resterò dentro ai tuoi occhi come in fondo al mare
Bevila tutta e non dirlo a papà
Non mi sono mai sentito così
Cammino in strada ma mi sento un gentiluomo
I miei problemi non mi meritano

Altra serie di scene di loro due, che si baciano, si abbracciano, ridono, ballano. Semplicemente, che sono loro stessi.

Goccia, goccia scaverà
Doccia fredda la realtà
Quant'è che costa la mia libertà?
Versami un'altra chance

Loro che si cercano dopo i litigi, e come delle gocce insistono finché la roccia non si spezza. Tutte le secondo, terze, quarte chance date, che non sono mai abbastanza.

Tutto sei tutto per me
Ed io tutto per te
E dimmi perché se mi sveglio alle tre io penso a te

Tutti quei momenti notturni passati insieme, sul divano o in cortine, con un te o con un panino. In silenzio o ridendo sommessi per non svegliare tutti gli altri.

Me l'avevi detto, ora nello specchio
Vedo il tuo riflesso, non guardare
Scusa, papà
Oh, mon chérie, mon chérie, se mi sfiori così
Sento il freddo e le tue mani quanto sono fragili
Mon chérie, mon chérie, tu mi ucciderai così
Resterò dentro ai tuoi occhi come in fondo al mare
Bevila tutta, non dirlo a papà
Non mi sono mai sentito così
Cammino in strada ma mi sento un gentiluomo
I miei problemi non mi meritano
Je t'aime plus fort qu'hier
Sera la haine demain
Cammino in strada ma mi sento un gentiluomo
I miei problemi non mi meritano

Conclude, dopo averlo fissato negli occhi tutta la canzone. Lui alternava lo sguardo da lei ai video, indeciso su dove avrebbe dovuto posare lo sguardo. Aveva gli occhi lucidi, si rifiutava di piangere, però quella scena l'aveva distrutto dalla felicità.

Maria diede la parola alle radio, tutte e tre decisero di passare in radio l'inedito di Celine, lei ringraziò felice e soddisfatta, finalmente stava ottenendo dei risultati da tutto quell'impegno. Subito dopo, la puntata fu chiusa e i ragazzi scapparono in sala relax.

«sei pazza» Alex le afferrò i fianchi da dietro, tirandola verso di se. Ridacchiò, le gote rosse per l'imbarazzo. Ora che l'aveva fatto, era più leggera, ma si vergognava tremendamente.
«Mh non credo» gli schiacciò la punta del naso, divertita, cercando di distogliere il suo sguardo da lei.
«davvero tata, era tutto perfetto» sospirò, baciandole la fronte.
«ti è piaciuto davvero?» la sua voce era un sussurro impaurito.
«la canzone è bellissima, tu sei bravissima, il video era meraviglioso, era tutto tremendamente perfetto e vomitevolmente romantico quindi tata, sì, mi è piaciuto da impazzire» la sua bocca si spostò sullo zigoto per poi tracciare lentamente la scia che conduceva fino alle sue labbra carnose. Le catturò con dolcezza, stringendola più a se, lei gli passò le mani nei capelli, lasciandosi trasportare. Si staccarono un secondo solo per riprendere fiato e fissarsi negli occhi.
«tu mi ucciderai così»

Enemy | Alex w. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora