Hold, hold on, hold onto me

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31. Hold, hold on, hold onto me
Parole: 1181
Song: unsteady, x Ambassadors

«mi stai pestando un piede» Alex tirò un piccolo urlò tra le risate, sussultando, spingendo via la francese dal suo piede. Se lo massaggiò mentre lei rideva, prendendolo in giro.
«scusa scusa» provò a tornare seria con scarsi risultati. Gli lasciò un piccolo bacio sulla guancia, tornando poi a seguire il video sullo schermo, cercando di imparare i paesi, con non poca difficoltà.
«Celine stai facendo tutta un'altra cosa» la sfottè la voce di Maria, mise il broncio divertita.
«dai Marì» si lamentò. «ma perché devo fare sta cosa? Sono una cantante io» sbuffò ironicamente, incrociando le braccia al petto. Si sedette su uno scalino, stanca di tutto quel movimento.
«perché se non lo fai ti devi vestire da cameriera e servire i tuoi  compagni per una settimana» scattò in piedi rimettendosi a ballare, Maria rise, consapevole di aver toccato il punto critico.

Lasciò i tre cantanti alle loro prove, staccando il collegamento.
«albe vai più in là» allo spintonò leggermente, lui sorrise beffardo.
«vai tu più in là» ribatté, gettandola con una piccola pressione dritta nelle braccia di Alex. I tre risero, tornando poi seri per cercare di mettere insieme un paio di passi.

«siete pronti?» ridacchiò Maria, seduta sulla sua poltrona comodamente. Albe, Alex e Celine si posizionarono come dovuto, con sorrisi svogliati sul volto.
«nati pronti» rispose l'unica ragazza, poco prima che la base della canzone partisse. I due ragazzi erano i guarda? Non che lei se la cavasse tanto meglio, ma almeno riusciva a muovere braccia e gambe insieme. Erano scoordinati e mosci, non riuscivano nemmeno a ricordare i passi.

Scoppiarono tutti a ridere alla fine. Albe aveva deluso le aspettative create, mentre Alex aveva sorpreso tutti con le sue doti da ballerino.
«merito di Celine» le punzecchiò un fianco divertito.
«ah si? Che ha fatto?» lo provocò la conduttrice facendoli arrossire.
«lui provava e io lo prendevo in giro seduta sulle scalinata Mari»

«per me vince Celine, l'unica guardabile» li prese in giro goliardica

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«per me vince Celine, l'unica guardabile» li prese in giro goliardica. «siete inclassificabili voi due, scoordinatissimi» continuò a infierire, mentre una seconda divisa entrava dentro lo studio.

I due si andarono a cambiare, e mentre Serena e Dario presero posto, Maria iniziò a parlare.
«c'è un secondo giudice» annunciò, facendo poi entrare Luca da un angolo. Celine scattò in piedi dalla sedia su cui si era appena seduta.
«non ci credo!» lo indicò incredula, portandosi una mano alla bocca e iniziando a ridere come tutti. Il ragazzo sorrise loro, si vedeva che era leggermente spento, doveva ancora superare di essere uscito e di non poter stare con loro in quel momento. Ma stava bene, sorrideva ed era lì per salutarli.
«ciao a tutti- salutò con la manina- ciao nana» le sorrise dolcemente, il legame in quelle due settimane si era rafforzato anche se non potevano ne vedersi ne sentirsi.

«aiuto» Alex tirò un urlo tornando nella sala e trovando il suo amico, tutti risero, lui compreso. La sfida si svolse e Serena vinse, una volta che Dario si fu messo il completo da maggiordomo, Luca si prese il tempo di un piccolo discorso.
«vorrei abbracciarti» si lamentò Celine, tenendo un broncio dolce sul viso.
«anch'io- le mandò un bacio- voglio che ora voi vi concentriate sul vostro percorso fatto fino ad ora e lo concludiate al meglio. Manca poco alla fine quindi un ultimo sforzo e poi qualcuno di voi si porterà la coppa a casa e anche chi non dovesse vincere, vi assicuro che fuori ci amano tutti e sono pronti ad accogliervi. Avrete delle carriere spettacolari quindi ora spaccate tutto, vi voglio bene» si asciugò la lacrima che era scesa lentamente dalla sua guancia, rivolgendo loro un sorriso sincero. «Cel- si girò verso i suoi compagni- scusate ma ho un rapporto stretto con lei, ci tengo a dirle due parole- tutti annuirono, mentre lei incrociava le mani sotto il mento- fuori tutti ti aspettano e aspettano di vederti uscire vittoriosa, e anche se non sarai tu a vincere avrai vinto per tutti noi. Ti porto i saluti della tua famiglia e di Irama e Carola, tutti ti sostengono quindi fai vedere chi sei come solo tu puoi» Celine sorrise fra le lacrime, facendo segno che avrebbe mantenuto la promessa, mentre il
biondo salutava tutti e usciva.

«andate in casetta e da ora Alex, Albe e Dario sono i vostri maggiordomi» ridacchiò la conduttrice prendendoli in giro. «buona fortuna ragazzi» sbuffarono mentre gli altri ridevano e ringraziavano, uscendo poi dallo studio come poco prima aveva fatto Luca.

«è stato bello rivederlo, no?» Alex poggiò il mento sul palmo, il gomito gravava sul marmo della cucina. Celine annuì distratta, mentre scriveva frettolosamente su un quadernino rosso, si grattava la tempia frustrata.
«che scrivi?» incrinò la testa per leggere, ma il braccio di lei gli impediva una visuale chiara.
«un nuovo pezzo, qualche scarabocchio» biascicò, mettendo il punto ad una frase e alzando finalmente lo sguardo verso di lui. Si scrocchiò il collo dolorante.
«mi fai un massaggio?» tirò fuori il labbro, Alex sbuffò.
«è una richiesta o un ordine?» allargò gli occhi cercando compassione, ma lei scosse la testa ridendo.
«mi faccia un massaggio, signor maggiordomo» il castano sospirò divertito, posando le mani nell'incavo che il collo e le spalle formavano.
«sei molto bravo» lo prese in giro. «fra qualche minuto potrai smettere» sorrise felice, già stanco, ma lei lo bloccò subito. «perché dovrai cucinarmi la cena»

Celine stava torturando Alex, si era fatta: fare diversi massaggi, cucinare la cena e lo spuntino, mettere a posto, coccolare, portare in giro per la casa in braccio e molto altro. Solo in poche ore. La notte era arrivata, Alex era seduto al piano e stava suonando qualche dolce nota da solo, mentre Celine si lavava in camera sua. Arrivò poco dopo con i vestiti puliti e i capelli umidi, si sedette sui gradini e lo guardò sorridente, con sguardo innamorato.
«balli con me?» lo spaventò quasi, perché lui non si era accorto che lei era arrivata da dietro e l'aveva sorpreso. «non è un ordine, vuoi ballare?» gli occhi le brillavano, ad Alex spuntò inevitabilmente un sorriso sincero sul volto, mentre annuiva e si alzava dallo sgabello. Con l'indice fece partire la canzone che stava provando a suonare fino a poco prima, unsteady.

Le strinse un fianco, mentre lei si appoggiava alla sua spalla rilassandosi

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Le strinse un fianco, mentre lei si appoggiava alla sua spalla rilassandosi. Si godettero la pace e la tranquillità, prima che Alex rovinasse il momento, cadendole quasi addosso.
«sei impedito» lo prese in giro.
«sei tu che sei troppo brava, antipatica» si lamentò, avvicinandola a se, dopo essere tornato in equilibrio su due piedi.
«mi stai pestando un piede» si lamentò lei, come aveva fatto lui il giorno prima durante le prove.
«non posso starti lontano» rise, prendendola in giro.
«sei un'idiota, fattelo dire» mise il broncio, alzando gli occhi al cielo.
«sei bellissima» baciò le sue labbra imbronciate.
«e tu sei un idiota» ripetè ancora, ma un sorriso si era spanto sul suo viso.
«un idiota che ti ama» le strinse i fianchi, attirandola a se e baciandola.

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Enemy | Alex w. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora