La mattina seguente i due ragazzi si svegliarono l'uno abbracciato all'altro. Inconsciamente chan aprì gli occhi e strinse la prese a Jeongin. Inizialmente credeva che quest'ultimo fosse un cuscino comodo sul quale continuare a dormire beatamente.Appena,però, si rese conto di essersi sbagliato saltò fuori dal letto svegliando anche il più piccolo che si imbarazzò subito appena realizò la situazione.
"s-scusa m-mi sono addormentato" si scusò il castano toccandosi con la mano la sua testa,la quale inziò a procurargli dolore a causa della sua fantastica idea di alzarsi velocemente dal letto.Gli faceva un male cane tanto da dover strizzare gli occhi. Jeongin aveva il capo chinato sulle lenzuola azzurre del suo lettino e disse balbettando"t-tranquillo è c-colpa mia"
Il castano,ancora dolorante,sorrise debolmente al minore,girò il capo verso l'orologio e si accorse di essere in ritardo di ben 15 minuti. Pensava ad una scusa inventarsi con Felix mentre cercava qualcosa di decente da indossare quel giorno. Tirò fuori dall'armadio di tutto e di più ma non riusciva a scegliere nulla.
"Merda farò tardi" imprecò e si portò una mano sul volto. Non sapeva minimamente cosa indossare per non sembrare uno scappato di casa che,diciamocela tutta,era l'unica frase che non si poteva assocciare con un ragazzo bello e solare come Chan. Gli starebbe bene anche un sacco dell'immondizia!
"Aspetta ti aiuto io" jeongin si alzò dal letto e inziò ad aiutare il castano. Cercarono a lungo "Certo che sei impossibile!" buttò le mani lungo il corpo. Dopo le centinaia di proposte e i mille abbinamenti fatti da Jeonjin per il minore optarono per un outfit semplice e poco appariscente: una felpa bianca,munita senza alcun dubbio da un cappuccio e con una scritta nera molto semplice,un pantalone di tuta nero dell'adidas e con due strisce bianche ad ogni gamba e delle converse bianca. Come accessori scelse un cappello nero tinta unica quindi senza nulla sopra e alcuni bracciali semplici argento. "Grazie Innie ora corro in bagno" gli poggiò una mano sulla spalle,sorrise e dopo di che sfrecciò come un fulmine in bagno lasciando il più piccolo solo nei suoi pensieri.
Pensava a cosa fosse successo la sera prima e prova solo vergogna per se stesso. Insomma era andato a piangere da Chan invece che affrontare la situazione,non era di certo una cosa che gli apparteneva. Jeongin non si era mai sfogato con nessuno se non con se stesso riguardo a qualsiasi avvenimento nella sua vita. I suoi amici erano sempre presenti ovvio ma sapevano sempre poco riguardo la vita privata del minore
La sera precedente Jeongin aveva deciso di andare a farsi un giro perchè era annoiato e non aveva voglia di restare in casa. Mentre passeggiava incontrò due ragazzi che non gli erano del tutto sconosciuti. Si chiamavano Jimin e Yeonjun,erano i due bulli di Innie. Spesso nei bagni della scuola lo picchiavano e insultavano perchè era gay o semplicemente per divertimento.Jeongin,nonostante tutto,riusciva sempre a coprire ogni livido che quei viscidi bastardi gli lasciavano ogni volta,così che nessuno li notasse. In più non aveva nemmeno un ragazzo e si cambiava solo quando era solo quindi non si sarebbe dovuto mai togliere la maglia in presenza di nessuno. Ad ogni modo quella sera fecero come ogni volta,lo gettaronno per terra e lo presero a calci nella pancia.
I suoi bulli erano a conoscenza del fatto che Jeongin era amico di Changbin quindi ogni volta non lasciavano segni tanto evidenti e lo minacciavano di ucciderlo se mai avesse parlato con qualcuno. Non si facevano scrupoli a trattarlo come se fosse spazzatura,erano persone orribili e se la prendevano con i più piccoli.
Nessuno ne era a conoscenza e lui si promise di non dirlo mai a nessuno,chiunque glielo domandasse lui lo avrebbe sempre negato.Appunto per questo aveva deciso di non andare a scuola quel giorno. Se avesse incontrato qualcuno dei suoi amici sarebbe finto per dirlo a qualcuno di loro e sfogarsi come aveva fatto con Chan e questo non doveva accadere,mai.
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Step-Brothers🌼 -Hyunlix
ChickLitFelix, un semplice e sorridente ragazzo australiano, parte per il suo primo scambio culturale in Corea del sud, precisamente nella città di Seoul. Ad ogni studente toccava una famiglia ospitante e, a Felix, capitó la famiglia Hwang. Hyunjin, figli...