Era arrivato il giorno della partenza.
Felix era contento che quel giorno fosse arrivato.
Controllava le ultime cose nella sua valigia insieme a sua madre. Non mancava nulla e lui lo sapeva molto bene dato ogni giorno controllava tutto.Temeva di essere nervoso e i suoi genitori non aiutavano.
"Hai preso le tue lenzuola preferite?" domandò sua madre preoccupata.
"si mamma" rispose chiudendo la valigia."e il tuo shampoo? senza quello non puoi lavarti i capelli, e oh cielo le tue medicine? non puoi restare senza quelle e in Corea non ne vend-" sua madre era palesemente agitata e Felix non voleva questo.
"Mamma va tutto bene" le disse suo figlio prendendole le spalle per farla tranquillizzare."Ho preso tutto, andrà tutto bene. Ti chiamerò tutti i giorni promesso" si abbracciarono calorosamente e si salutarono per l'ultima volta.
Felix scese al piano di sotto per salutare il resto della sua famiglia e dei suoi amici che erano venuti a trovarlo."Grazie davvero mi mancherete tutti"
Terminati tutti saluti prese il taxi e si avviò all'aeroporto dove lo stava aspettando il suo migliore amico.
Sarebbero partiti insieme dato che le loro famiglie erano vicine di casa. Quando lo scoprirono si sentirono molto fortunati. Non conoscevano nessuno e ad avere un viso familiare sarebbe stato più che bello.
"Ehi hyung" appena arrivato all'aeroporto,felix corse da Chan sorridendo.Chan appena lo notò ricambiò il sorriso,e guardava solo lui,come se tutte le altre persone non ci fossero.
"ehi piagnucolone" lo prese in giro quest'ultimo,stropicciandogli i suoi capelli biondi. Il minore sorrise mettendo il broncio ed incrociando le braccia al petto.
"non rovinarmi la giornata, non vedo l'ora di partire e incontrare la mia nuova famiglia" urlò di gioia il più piccolo talmente forte che Chan fu obbligato a portargli una mano sulla sua piccola bocca per zittirlo.
"Placa gli ormoni" sorrise il castano togliendo poi la sua grande mano dalla bocca e guardando con amore il più piccolo.
"Non ci riesco hyung" fece un saltello "sono per lo più in ansia, oddio e se non gli piacessi? mi manderebbero a casa? o mio dio" iniziò come suo solito, a farsi delle paranoie a cui Chan ormai era abituato,di fatti alzò gli occhi al cielo come per dire 'ora inizia'
"se non la smetti ti porto io a casa" si avvicinò di nuovo per tappargli la bocca. Felix sorrise e fece sorridere anche Chan,dopo di che tolse nuovamente la mano e sorrise.
"Come devo fare con te?" domandò sarcastico il castano sbuffando ma nascondendo un piccolo sorriso che venne ricambiato dal biondo.
Chiamarono il loro aereo e quindi furono costretti ad interrompere la loro lotta e incamminarsi verso il loro futuro!
Fecero tutti i controlli che erano obbligati a fare,i quali presero molto del loro tempo ma riuscirono a salire giusto in tempo sull'aereo.
Il viaggio durò 12 ore che passarono ridendo e immaginando la loro famiglia.
Mentre Chan e Felix aspettavano con ansia di atterrare in Corea,un membro della famiglia Hwang si stava lamentando del suo nuovo coinquilino.
"Te lo puoi scordare mamma,non condivido la stanza con uno stupido australiano!" urlò Hyunjin nella cucina di casa sua, agitando le mani e facendo intendere di non volerne sapere del nuovo arrivato.
Hyunjin è un ragazzo coreano,alto e moro. È figlio di due genitori coreani e ha una sorella minore di nome Yeji,la quale ha 15 anni. Lui è un ragazzo molto solare e gentile solo con chi lo conosce da molto tempo,per tutti gli altri,invece,è considerato addirittura il più stronzo del liceo di Seoul. Non ama fare amicizia perchè non si fida di nessuno se non della sua famiglia e dei suoi due più cari amici:Lee Minho e Seo Changbin.Sono cresciuti insieme a causa dell'amicizia fra le loro madri. Inizialmente non diventarono amici,dato che Hyunjin tirava quasi sempre i capelli a Minho e Changbin faceva lo stesso con Hyunjin,quindi si può ben intuire che non si piacevano vicenda.
Con il passare del tempo però,iniziarono a maturare e crescere così che i loro litigi diventarono divertentimeno puro.Minho è un ragazzo alto e castano che condivide insieme a Hyunjin la passione per la danza. Di fatti ogni 4 giorni si allenano insieme. Minho ha tre gatti di cui ne è follemente innamorato. La sua famiglia abita a Gimpoo ma gli hanno permesso di trasferirsi a Seoul per trovare lavoro. Minho ormai è maggiorenne,ha 18 anni e ha deciso di terminare gli studi e dedicarsi al lavoro. Lavora in una caffetteria nel centro di Seoul che lo aiuta molto con le spese per la casa ma sopratutto gli da orari decenti in modo tale da poter alternare lavoro e danza.
Al contrario Changbin ha 17 anni ed è bassino e robusto. Ha i capelli neri come la pece e occhi color nocciola.È un ragazzo molto solare e divertente. Ha molti amici a scuola ma preferisce di gran lunga passare il suo tempo con Minho e Hyunjin.
Changbin ama il rap,per lui è tutto ciò che ha.
Difficilmente però riesce ad allenarsi dato che lavora e studia. Lavora insieme a Minho nella caffetteria per pagarsi anch'esso l'affitto di casa. I suoi genitori lo hanno abbandonato all'età di 15 anni e da lì lui ha sempre vissuto con la famiglia di Minho. Ma quando quest'ultimo si dovette trasferire,Changbin decise di andare a vivere con lui e di lavorare nella sua stessa caffetteria in modo tale da pagarsi l'affitto e non farsi mantenere dall'amico. Per quanto lui amasse Minho e non avrebbe mai smesso di ringraziarlo non gli avrebbe permesso di pagare l'affitto anche per lui,così decisero di dividerlo così come il resto delle spese.Tutto andava bene,Hyunjin era felice nel suo mondo. Niente fino a quel momento andava storto.
Ma purtroppo il destino può riservare brutti scherzi.
"Ti prego Hyunjin la devi smettere di comportarti come un bambino!" sua madre iniziava a chiamarlo bambino e Hyunjin odiava quando lo faceva. Forse perché era vero? Oppure perchè ha 17 anni vive ancora con la sua famiglia invece di trovarsi un lavoro come i suoi due amici.
"Non chiamarmi bambino mamma,ho 17 anni ormai" ribatté il moro nervoso e stufo di questa situazione. Sbuffò mentre si porta una mano sulle tempie,era davvero esausto di litigare. Ma non poteva andarsene,la sua famiglia era importante per lui e non avrebbe mandato tutto all'aria per un idiota australiano.
"non voglio discutere ancora,tua sorella sarà a casa a momenti e anche tuo fratello!" ribatté sua madre sbattendo più volte le mani sul tavolo e provocando diverse reazioni al figlio.
"NON HO UN FRATELLO" come poteva chiamarlo fratello? Secondo Hyunjin era solo un ragazzino che entrava in causa sua rubandosi la sua famiglia.
Non poteva accadere."adesso ascoltami bene,quando arriverà lo tratterai bene e lo accoglierai come se fosse a casa sua altri menti niente danza per due settimane"
-ho sentito bene?-
pensava sconvolto.L'unica cosa a cui teneva di più di tutti era la danza e non poteva starne senza,nemmeno per un giorno.
Sbuffò rassegnato ormai buttando le braccia lungo il corpo e andò nella sua camera che tra non meno di un'ora dovrà condividere con uno sconosciuto.
-ma col cazzo che lo tratto bene-
Pensò.Esausto decise che prima dell'arrivo del biondo aveva bisogno di dormire. Così si avvolse nelle sue lenzuola profumate di lavanda e chiuse gli occhi,sperando di svegliarsi e realizzare che è tutto uno stupido sogno.
hola guys
com'è questo capitolo???
ansia
mi sta piacendo tantissimo scrivere così e non vedo l'ora di scriverne ancora.
comunque volevo fare una piccola premessa.
Riguardo le famiglie dei personaggi,non corrispondono alla realtà. So come sono i genitori di Chan e di sicuro non sono omofobi e lo stesso vale per il resto. So anche che Yeji non è veramente la sorella di Hyunjin ma ripeto è tutta una mia fantasia<33
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Step-Brothers🌼 -Hyunlix
Chick-LitFelix, un semplice e sorridente ragazzo australiano, parte per il suo primo scambio culturale in Corea del sud, precisamente nella città di Seoul. Ad ogni studente toccava una famiglia ospitante e, a Felix, capitó la famiglia Hwang. Hyunjin, figli...