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"Bang Chan!"
Una ragazza stava correndo per tutto il liceo di Seoul cercando Chan. Aveva a chiesto a tutti dove si potesse mai trovare il ragazzo e nessuno era riuscito a darle una risposta utile.
Così quando ormai si era arresa lo aveva visto allontanarsi con il suo gruppo di amici.
Chan sentendo il suo nome si girò indietro e trovò la ragazza che frequenta le lezioni di matematica assieme a lui e a Jeongin.
"oh ciao?"
"Ciao Chan,non so se ti ricordi di me ma sono Namra,frequento le lezioni di matematica e di fisica assieme a te e anche a Jeongin" rispose lei imbarazzata.
"Si certo mi ricordo di te" rispose sorridendo "hai bisogno di qualcosa?"
"Oh si certo,ti stavo cercando per chiederti una cosa"
"Si certo,dimmi pure"
"Ti va se qualche giorno usciamo insieme? intendo anche solo prendere un caffè fra amici ovviamente" era affannata per aver corso tutta la scuola e in più era in imbarazzo.

Il resto del gruppo li guardava un po' sospettando di questa ragazza. Era sbucata dal nulla senza che conoscesse nessuno.
Jeongin,inoltre,era infastidito da quella richieste e dagli sguardi che si lanciavano l'un l'altro.

"Certo per me va più che bene,ora sono impegnato ma se ti va e sei hai tempo puoi venire con noi questa sera in discoteva,giusto ragazzi?" si girò verso i suoi amici sperando dicessero di si per non fare nemmeno brutta figura.
"Certo nessun problema" si affrettò a rispondere Felix.
"Posso darti il mio numero così mi avvisi per il luogo e l'ora?" chiese timidamente.
"ovviamente"

Si scambiarono i numeri di telefono sotto lo sguardo attento  dubbioso degli altri.
"Grazie mille Chan e anche voi ragazzi" sorrise per poi andare via.
"Channie ha fatto colpo!!" esclamò sorridendo Felix.
"Finiscila mi ha solo chiesto di uscire come amici" si difese lui sorridendo.
"inziano tutte così,è cotta di te" si intromise Changbin.
"Devo ricordarvi che sono gay?"
"Ah poverina" disse Seungmin.

Nel frattempo Jeongin continuava ad essere silenzioso e mentre camminavano fissava la strada immerso nei suoi pensieri. Questo confermò l'ipotesi di Chan,cioè che Jeongin avesse qualcosa e che quindi lui voleva sapere.

"Non è detto che sia per forza gay" parlò Hyunjin che fino a quel momento ascoltava senza parlare.
"Che intendi?" chiese Felix.
"Di solito ti aiuta passare del tempo con una persona del tuo sesso opposto,magari lei può aiutarlo a capire se sia definitivamente gay oppure semplicemente bisessuale"
"Hai ragione Jinnie,non ci avevo pensato" lo guardò sorridente Felix.
Per quanto Chan odiasse che quell'idea fosse venuta a Hyunjin aveva comunque preso in cosiderazione di provarci.
Potrebbe aiutarlo nel dimenticare Felix?

"Jeongin tu che ne pensi?" chiese Seungmin.
"Credo che lui sia libero di fare quello che vuole,se vuole uscire con lei dovrà farlo di sua spontanea volontà non perché siete stati voi a dirglielo,non credo che esprimere il mio parere si utile" disse ciò senza mai staccare gli occhi dalle sue scarpe.
"Jeongin sei sicuro di star bene?" chiese il biondo.
"Si ho solo bisogno di cibo e di una dormita"

Quelle parole convinsero tutti eccetto Chan. Conosceva Jeongin e sapeva di sicuro che stava mentendo.

Dopo circa mezz'ora arrivarono tutti a casa di Minho.
"Min siamo qui" entró per primo Chan che aveva usato le sue chiavi.
"Ehi principi e principesse com'è andato il vostro giorno di scuola?" entrò jisung in salotto ad accoglierli indossando una maglia e un pantaloncino di Minho.
"uno schifo,invece voi siete riusciti a scopare?" li prese in giro Changbin ricevendo uno schiaffo da Seungmin.
"ahia" sussurró.
"Changbin finiscila di fare il deficente" arrivó anche Minho "forza posate le vostre cose e andiamo in sala da pranzo".
Fecero tutti come gli era stato detto e si sederono a tavola.
"Sta arrivando il sushi,è un po' in ritardo" disse Jisung.
"Diteci cosa è successo oggi che siamo curiosi" continuò.
"Una ragazza si è presa una cotta per Chan!" esclamò Felix.
"oh no mo cominciano" sussurró il castano.
"WEWE come si chiama?" domandò jisung.
"Natasha" disse Changbin.
"Ma che Natasha,si chiama Natalia" parlò seungmin.
"Ma che cosa dite,il suo nome è noemi"
"Se magari prendeste una decisione" rise Minho.
"Namra,si chiama Namra idioti" disse Chan.
"È la stessa cosa!" risposero in coro.
"Amico no,quella è psicopatica malata" disse Jisung.
"La conosci?" domandò Chan.
"Purtroppo direi,andavamo a letto insieme qualche mese fa ma era davvero ingestibile.I primi giorni non erano niente male ma poi ha iniziato a volerlo fare dappertutto a tutti gli orari possisibili,si era fissata con me!"
"Oddio per carità" disse Changbin.
Minho era infastidito da ciò che sentiva.Certo anche lui ha avuto degli ex ma sentire ogni volta che il regazzo che gli piace andava a letto con una ragazza diversa ogni giorno era stressante.
"Scopava bene?" chiese Changbin.
"Non male dai"
Seungmin diede uno schiaffo al corvino.
"AHIA! MINNIR FINISCILA"
"no magari la smetti di fare domande inappropriate"

In quel momento il campanello bussò portando ad alzare Minho e a farlo allontanare dalla sala da pranzo.
"Vado ad aiutarlo" si alzò Jisung e lo seguí.

Arrivato in cucina vide un sacco di cibo ancora da aprire in busta.
"Da qua che ti aiuto" sorrise ma non venne ricambiato.
A Jisung sembrò strano questo comportamento da parte di Minho. Fino a cinque minuti fa si scambiavano occhiate dolci e ora? perché lo ignora?
"Min sei arrabbiato per qualcosa?"

Minho spacchettava tutto quel cibo senza nemmeno degnarlo di un misero sguardo. Non sopportava farlo ma era obbligato ad ignorarlo,non poteva continuare a restarci male a causa sua.
"Perché non mi parli?" domandò il ragazzo più piccolo senza ricevere alcuna risposta.
"Minho?" provó ancora una volta e per fortuna gli arrivò una risposta.
"Prendi queste bacchette e questo vassoio e portalo nella sala da pranzo per il resto mi possono aiutare gli altri" disse porgendogli i vassoi e le bacchette.
"Mi cacci via piuttosto che parlare con me e dirmi di questo tuo cambio di umore imporovviso?" domandò guardandolo storto.
In cambio Minho sbuffò rumorosamente continuando a porgergli il vassoio.
"Senti sai cosa? Vaffanculo" prese com violenza il vassoio con sopra il cibo e lo lanciò sul tavolo.
Tutti lo guardavano straniti e confusi,cosa era appena successo?
"Andate voi ad aiutare il vostro amico del cuore" disse ironico.
Changbin e Hyunjin si alzarono e andarono in cucina così Jisung poté parlare.
"Non ci posso davvero credere!"
"Che è successo Jis?" chiede Seungmin.
Jeongin continuava a stare in silenzio sotto lo sguardo attento di Chan.
"C'é l'ha con me per non si sa quale assuro motivo e invece di dirmelo mi ignora e mi caccia via dalla cucina"
"avete litigato prima che arrivassimo?" domandò Chan.
"NO é questo il punto,si è arrabbiato a caso con me" sbuffò.
"Fai così dopo che abbiam finito di mangiare noi andremo via,tu resta e vedi se ti dice qualcosa,se non dice nulla te ne vai" propose Felix.
"Sono d'accordo" disse Seungmin.

Prima che Jisung potesse dire la sua arrivarono gli altri con i resto dei vassoi in mano.
Mangiarono parlarndo del più e del meno eccetto Jeongin e,ovviamente,Jisung.
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Quando ormai tutti andarono via rimasero solo Minho e Jisung in casa,come per loro era routine.
Minho si stava asciungando le mani dopo aver finito di lavare l'ultimo piatto rimasto dopo qu lungo pranzo.
Arrivò Jisung con in dosso i propri vestiti che aveva cambiato così che,se Minho non avesse parlato,lui sarebbe andato via di casa senza nulla del maggiore.
Minho alzò di poco lo sguardo e lo vide cambito,subito dopo tornò con gli occhi sull'asciugamano.
"Vai via?" domandò lui forse un po' dispiaciuto.
"Ora parli con me? Hai bisogno di qualcuno che ti consoli per questo mi parli di nuovo? Oh povero piccolo Minho" parlò ovviamente in modo ironico ferendo il maggiore.
"Non ho bisogno di nessuno che mi consoli" rispose serio posando l'asciugamano sul tavolo di fronte a sé e alzando lo sguero verso il minore.
"Quindi adesso mi dici cosa ti è preso?"
Minho abbassó nuovamente gli occhi verso il basso e Jisung capi.
"Hai sprecato l'ultima possibilità che ero disposto a darti" lo guardò male per l'ultima volta per poi dirigersi fuori casa sbattendo violentemente la porta.
Il maggiore sbuffò,prese l'asciugamano e con violenza la lanció contro il muro.
Sapeva di aver perso Jisung e che riaverlo sarebbe stato difficile ma non riusciva a fidarsi di nessuno,era più forte di lui.
Aveva perso la fiducia in sé stesso,nel mondo in generale e non era pronto a riaverla di nuovo.
Desiderava solo altro tempo da passare con il più piccolo che era l'unico a strappargli un sorriso sincero e a farlo sentire sempre bene con se stesso e con gli altri.
Era amore il suo?

Step-Brothers🌼 -HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora