Hyunjin's pov
"Hyunjin apri questa maledetta porta"
Mia madre stava urlando dall'altro lato dell'entrata della mia camera per non so quale assurdo motivo. Mi stava però stonando i timpani nonostante non fosse nemmeno ad un metro da me.
"Mamma cosa c'è?" mi alzai contro voglia e aprii la porta con la mia solita lentezza e la mia espressione di indifferenza.Ormai la mia vita era questa.
Non ero presente quasi mai in casa se non per dormire e cambiarmi. Stare nella mia stanza mi ricordava vari momenti passati che preferivo rimanessero solo ricordi.
La mia camera mi ricordava lui.
Mentre io stavo facendo tutto il possibile per dimenticarlo.
Le mie giornate erano monotone e noiose,oltre che inutili. Non andavo a scuola spesso,mi annoiava stare lì. Ma quando ci andavo passavo la maggior parte del mio tempo con la mia nuova "ragazza". Si chiama Haerin ed è un'anno più piccola rispetto a me.
Tutto ciò che mi ha attirato di lei è la sua bellezza ed il fatto che fosse bionda.
Non provavo niente per lei,per me era solo un passatempo."Dobbiamo parlare"
"Non ne ho voglia" feci pee chiudere la porta ma lei mise un piede in mezzo e la riaprí.
La ignorai e mi sedetti nuovamente sul mio letto.
"Mamma quale parte di non ho voglia non hai capito"
"Senti adesso mi ascolti,mi sono stufata di queste tue bravate Hyunjin"
Ricominciava come ogni giorno a farmi la ramanzina ed io non avrei retto più di cinque minuti.
"Mamma non sono bravate ok? La scuola mi annoia e non voglio andarci discorso chiuso"
"Discorso chiuso lo dico io. Non puoi continuare a saltare le lezioni,hai una borsa di studio Hyunjin non puoi far finta che non esista"Non riusciva a non parlare dell'università che mi era stata imposta di seguire. Non avevo mai avuto intezione di frequentare nessun'universitá ma bensì di proseguire nel mondo della danza. La possibilità di farlo però mi era stata tolta dalla mia stessa famiglia.Mi avrebbero concesso di partecipare al corso di danza ma non mi avrebbero pagato la retta per proseguire in una scuola vera e propria dove mi insegnavano in modo appronfondito alcune coreografie così da poter proseguire nel mondo della danza.
Ho smesso di partecipare anche ai corsi ma ogni tanto ci andavo con Minho per provare le nostre vecchie coreografie. Non ero rimasto in buoni rapporti quasi con nessuno dei miei vecchi amici eccetto per Minho e,ogni tanto, Changbin. Sono sempre stati al mio fianco in tutto e per tutto e nonostante avessero preso le sue parti non li avrei mai abbandonati. In fondo era tutta colpa mia.
Tutto ciò che era successo mi aveva fatto capire di quanto fossi pericoloso e immaturo rispetto a qualsiasi ragazzo. Portavo solo sfortuna e molti problemi.Non volevo che qualcuno si rovinasse la vita a causa mia.
Ed io per lui volevo solo il meglio."Perché devi sempre insistere,non voglio andare in quella maledetta università.Non capisco cosa tu non riesci a capire. La scuola non mi piace,ok? La odio a morte. Dovresti averlo capito ormai il perché"
Mi riferivo ovviamente al fatto che me l'ha facessero frequentare senza la mia volontà.
Odiavo fare determinate cose che mi venivano imposte,non sono la marionetta di nessuno. Avrei fatto ciò che io avrei voluto fare."Hyunjin non puoi continuare così,stai rischiando grosso. Non hai nemmeno un cavolo di lavoro. Cosa credi mh? Che quando l'università sarà terminata e non avrai partecipato nemmeno ad una lezione,pensi che ti prendanno a lavorare da qualche parte? Ne dubito figlio mio. Se prima non ti impegni a dare fiducia alle persone non riuscirai mai ad andare avanti. Non resterai molto a lungo sotto il mio tetto se non ti impegni a fare quello che ti è stato detto di fare"
Non aprii bocca.
Sapevo che mia madre aveva ragione sul fatto che la scuola mi servisse nella vita per poi portarmi nel mondo del lavoro. Io però non volevo frequentare quella maledetta università ma semplicemente una scuola di danza,era l'unica cosa che avevo chiesto.
"Pensaci due volte adesso prima di aprire quella porta e andare chissà dove. Probabilmente al tuo ritorno sarà chiusa".
Non capivo se era seria oppure se era soltanto un avvertimento per mettermi paura,in questo caso non avrebbe funzionato.
Mi guardò seria un'ultima volta per poi guardare velocemente l'altro letto per poi uscire velocemente dalla mia stanza.
Guardai anche io il suo letto sentendo gli occhi bruciare.
Mancava a mia madre.
Mancava a mio padre.
Mancava a mia sorella.
Mancava ai miei amici.
Mancava anche a me.
Erano passati due anni e mezzo ma non smetteva mai di mancare a nessuno. La sua presenza rendeva felici le persone intorno a lui. Con un semplice sorriso ti migliorava la giornata.
Con un carezza ti faceva sentire la persona più importante del mondo.
Con un sguardo ti provocava le farfalle nello stomanco.
E con un bacio ti faceva capire tutto l'amore che aveva per te.Ripensai a quei giorni felici che passavamo insieme,incoscienti che sarebbero stati gli ultimi.
Ci eravamo fatti una promessa e credevo che nessuno dei due l'avrebbe infranta. Ma io l'ho fatto.
Ho accusato lui di averlo fatto per non dirgli che in realtà lo stronzo ero stato io. Lo avevo tradito e di certo non ne andavo fiero.
Non era successo di proposito,anzi avevo provato a fermarmi ma lei mi ha afferrato ancora più forte e mi sbattuto al muro sussuradomi frasi minatorie e oscene che avrei preferito non ascoltare.
Era malvagia e non mi sarei liberato di lei in nessun modo.
Mi avevano avvertito ma io non ho dato ascolto ad anima viva.
Tornai a guardare il mio letto con ormai gli occhi lucidi.
Non gli avrei mai raccontato quello che mi era successo,nè a lui nè a nessun altro tantomeno alla mia finta ragazza.Mi asciugai le lacrime e corsi in bagno.
Sarei andato a scuola.
Almeno ci avrei provato.
Mi infilai sotto la doccia ripensando alle sue carezze,ai suoi abbracci,ai suoi baci ma soprattutto al suo indimenticabile sorriso che con una semplice frase gli avevo tolto.
Non avrei mai voluto fargli del male ma lo amavo troppo e non potevo permettergli una vita piena di guai e sfortuna passata al mio fianco.
Lo avrei protetto fino alla fine.
Nel bene e nel male.
Perché lo amavo e non potevo negarlo a me stesso.
Non potevo negare a nessuno le farfalle che mi provocava ogni volta che mi si sorrideva.
Non potevo negare che era stato il mio primo amore.
Lui era tutta la mia vita.
Era in ogni mio respiro.
Era la ragione per cui andavo avanti.
Lui aveva il mio cuore e io avevo il suo.
Ma sono stato un cattivo padrone e senza rendermene conto ho rotto il suo cuore così da non poterlo più avere indietro.
Ma lui ha ancora il mio e non potrà sbarazzarsene molto facilmente.hola
scusate se è un po' corto ma volevo raccontare un po' cosa era successo al nostro hyunjin. Doppio aggiornamento perché mi andava 🫶🏻
btw
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Step-Brothers🌼 -Hyunlix
ChickLitFelix, un semplice e sorridente ragazzo australiano, parte per il suo primo scambio culturale in Corea del sud, precisamente nella città di Seoul. Ad ogni studente toccava una famiglia ospitante e, a Felix, capitó la famiglia Hwang. Hyunjin, figli...