13- Famiglia

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(Premetto, non sono napoletana ma bensì romana, quindi per vari errori scrivetemi tutto così miglioro anche i dialoghi in napoletano)

Finalmente era arrivato il momento tanto atteso di
Kylie, il permesso.
Lo aspettava da tanto per andare dalla sua amata famiglia e soprattutto per andar a salutare Don Salvatore e Pietro.
«Buongiorno pccrè» la saluta il comandante prima di farla accomodare dentro dalla direttrice.
«Buongiorno comandà» ricambia il buongiorno per poi guardare la direttrice che con un sorriso si raccomandò con la mora.

***
Kylie stava camminando per le strade di Napoli, amava sentire il mare, la rilassava e scacciava via, per quel che poteva, i brutti pensieri che ogni tanto si facevano vivi nella sua testa.
Arrivò nella sua villa e suonò subito il citofono.
«Chi è?» domanda una voce poco famigliare, "e mo chi cazz è?" pensa subito la mora, ma scacciò via questa domanda quando il grande cancello si aprì.

Gli occhi si illuminarono alla mora quando vide la figura del cugino, Yuri.
«Cuore mij» dice sottovoce il cugino andando verso sua cugina e tirarla di poco su per abbracciarla data la tanta differenza di altezza.

Il cugino è stato via per tanto tempo per controllare varie piazze di spaccio in giro per i vari quartieri, non aveva mai tempo di stare con la loro famiglia e questa cosa che proprio oggi fosse lì alla mora non gli apparse vero.

«Che ci fai qua?» domanda con un sorriso Kylie appena Yuri la mise giù.
Sorride e gli da un bacio sulla fronte.
«Mi mancavate troppo e scusami se non ci sono stato al funerale di...» non continua la frase che subito Kylie si fionda tra le sue braccia.
Gli è mancato, tanto.
«Mamma con papà?» domanda Kylie andando verso la cucina per prendere un bicchiere d'acqua.
«Arrivano tra un po', ci sono anche i miei» a quella frase la mora sorride e da subito un bacio sulla guancia al cugino.
È felice e tanto.

«Come sei stato in questi lunghi anni?» domanda Kylie.
I due si ritrovano sul divano, uno di fronte all'altro per raccontarsi tutto quello che è successo in questi anni, la nostalgia ci è stata e pure tanta.
«Come va lì dentro?» domanda dopo un po' mettendo il suo braccio tatuato addosso alle spalle minute della cugina.
Kylie lo guarda per vari secondi scuotendo di poco la testa, in segno di negazione.
" Come mi può andare? " pensò subito.

Kylie è sempre stata una ragazza libera, ama uscire, ballare, cantare e fare sport.
Non riusciva a stare dentro casa nemmeno per pranzo.

Passano le ore e quei due, come una volta, ricominciano a scherzare, uscire e soprattutto ballare.
Proprio in questo momento si stanno preparando per andare in discoteca che si trova nella loro zona.

«Ja che dici?» domanda Kylie spazientita, il cugino gli bocciò tutti i vestiti e la speranza nei suoi occhi era quello che indossava al momento.
«andiamo» sorride a quella parola e si sbrigarono per andare in macchina.

«si fess e cuntent» ride Kylie dopo che Yuri gli raccontò tutta la storia con la sua vecchia fiamma.

Quanto gli era mancata la sua piccola cuginetta, è contento.. ma purtroppo Yuri non stava lì solo
per quel motivo..

Complici.//  Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora