10- L'accir

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Kylie cammina affianco alla sorvegliate percorrendo quel lungo corridoio con tutte le ragazze che la guardavano.
Gli dava fastidio e non poco, essere fissate è la cosa che odiava di più al mondo.
«Kylie starai in stanza con Viola» la ragazza fece un sorriso perfido e entrò dentro la cella.
«Ma ciao» dice Kylie sorridendo a Viola che in tutta risposta la guardò da capo a piedi.
«Ccrè?» dice scocciata la mora facendo scontrare i suoi occhi verdi contro quelli marroni della rossa.
"l'accir" pensò subito Kylie pensando anche a quello che gli aveva detto di Nazario, il suo amato fratello.
«Non posso guardarti? mi ricordi tanto Nazario sai..» parla Viola facendo un sorriso e accarezzando il volto della mora.
Con una mossa veloce Kylie levò la mano della rossa e la guardo schifata e con tanto odio addosso nei suoi confronti.
«Nomina un'altra volta Nazario e ti uccido zoccl» sputò acido Kylie stando faccia a faccia con quella psicopatica.
«Naz-» la mora non fa finire Viola che si avventò subito su di lei riempiendola di cazzotti.
«CHE SUCCEDE QUI? KYLIE STACCATI IMMEDIATAMENTE!» urla la sorvegliate mettendosi tra le due.
Se lo sguardo potesse uccidere le persone a quest'ora Viola stava sottoterra.
«Kylie, dalla direttrice ORA» continua a dire la sorvegliate prendendo sotto braccio la mora.
Stavano per uscire ma Kylie si girò di scatto guardandola dentro gli occhi per poi dire «Non è frnut ccà»

Arrivate dalla direttrice la fanno accomodare su quelle sedie scomodissime.
«Kylie, cosa hai fatto?» domanda la direttrice alla ragazza che in tutta risposta la continua a fissare negli occhi, non vuole rispondere.
«Lo sai che se non mi dici niente vai in isolamento si?» continua a dire cercando di farla parlare per non arrivare a ciò.
«Rimettetemi in cella con Ciro» dice solamente la mora guardando con aria di sfida la direttrice.
Quest'ultima si sistemò meglio sulla sua sedia e incrociò le braccia.
«Liz, accompagnala da Beppe» dice, la ragazza si alzò e seguì la sorvegliante.
«Se continui di questo passo o farai anche peggio quando farai diciotto anni ti trasferiranno, stat accort» dice Liz accarezzando la spalla della ragazza con un sorriso.
"che cazzo si sorride?" pensò subito Kylie guardandola da testa a piedi per poi proseguire dritto.
«Beppe!» Liz richiamò il sorvegliante delle camerate maschili e lo fece avvicinare a loro.
«Liz, dici » risponde Beppe con un sorriso a trentadue denti, quest'ultima da una pacca su Kylie e Beppe capì subito.

Prese sotto braccio Kylie e a quel gesto la ragazza si staccò di colpo, odiava il contatto fisico con tutti "tranne quello di Ciro" pensò.
Entra dentro la sua vecchia cella e non ci stava.
Beppe la lasciò da sola e andò subito in bagno a cambiarsi poggiando il suo borsone a terra, prendendo una maglietta lunga e un mini pantaloncino.

Si stava mettendo la maglia, rimanendo solo con quella e le mutande quando senti due occhi e uno sguardo che gli bruciava addosso.
«Pccrè» dice solamente Ciro con un sorriso.
La ragazza si voltò e gli saltò addosso rimanendo aggrappata a lui.
«Che è successo?» domanda il giovane boss con la sua testa nell'incavo del collo della ragazza.
La ragazza tira leggermente indietro la testa per rimanere faccia a faccia con lui.
«Ho menato Viola» a quel nome il ragazzo fece una faccia interrogativa, "Cosa ha fatto Viola? Però ha fatto bene, l'amo" pensa il giovane.
«Pcchè?» domanda lui a voce bassa.
La ragazza alzò gli occhi al cielo per poi riportarli sugli occhi neri del giovane.
«Pcchè ha nominato Nazario, non agg capit cchiù niente» dice la ragazza abbracciando il ragazzo e mettendo la testa sulla sua spalla.
Con lui si sentiva al sicuro.
«Edoà» urla il giovane facendo venire subito il suo migliore amico dentro la loro cella.
«Dimmi Cirù» dice Edoardo rimandando sulla soglia della porta. Ciro si avvicinò a lui sistemandosi di poco il crocifisso che aveva sul collo.
Kylie rimase sopra il davanzale della finestra mentre fumava.
Non stava sentendo per nulla il discorso dei due giovani, era troppo persa nei suoi pensieri.
Gli manca tanto il fratello, uscire ma soprattutto voleva spaccare il viso a Viola.
"non si merita di restare viva" pensò subito la Mora.

Complici.//  Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora