1- Statt accort

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Kylie Valletta

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Ciro Ricci

Ciro Ricci

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****

Mi sveglio come ogni santa mattina con le urla di mio fratello.
Ultimamente Nazario e mia madre litigano anche per stupidaggini.

«Ja potete abbassare la voce?» urlo dal piano superiore dove si trova la mia camera.
In un secondo ci sta il silenzio dentro casa e finalmente posso stare tranquilla.

Inizio chiamata con Dalila
io: ammò
lei: vita mij che fai oggi?
io: nu cazz, tu?
lei: uguale, c vulimme verè oggi?
io: si dai, ora?
lei: alle 7 sto giù da te
io: appost, ciao amore mij
fine chiamata con Dalila

Inizio a scendere giù e saluto mio padre, mia madre e Nazario.

«Buongiorno principessa di papà» mi saluta mio padre con un bacio a stampo.
«Buongiorno papi, oggi esco con Dalila, ci song problemi ppe te?» domando e lui annuisce.
Brutto segno.
«aggià fa na consegna ma song tropp incasinat» non finisce di dire la frase che gli faccio l'occhiolino per poi prendere le chiavi della mia moto e il casco.
«Vai dai Ricci, la fai con loro, grazie a papà sei a vita mij» mi da un altro bacio a stampo e io nel far tempo esco di casa.
Scrivo subito a Dalila che non ci sarei stata, sarà una lunga giornata oggi.

****

Sono appena arrivata sotto casa dei Ricci e il loro uomo mi sta controllando.

«Ja i Ricci mi conoscono da dieci anni, posso?» dico perdendo la pazienza
«Signorì devo comunque controllar-» non finisce di parlare che Don salvatore esce.
«Sta cu me, vieni» con un segno mi fa accomodare dentro casa
«Pccrè» dice lui una volta entrati dentro casa.
«Don salvatore, mi sei mancato tanto» ricambio l'abbraccio e ci mettiamo al tavolo.
Strano che Pietro non c'è.
« è succèss nu' burdell » comincia a dire Don Salvatore e mi sta facendo preoccupare tanto.
«over?» domando io impazientita.
«Di Salvo» dice guardandomi.
Appena nomina quel cognome inghiottisco.
Li odio, tutti.
Hanno litigato molte volte con mio fratello.
Sono tutto fumo e niente arrosto.
«Nata vota?» domando e annuisce.
«Ha litigato co fratm tuoij » dice Don Salvatore e spalanco gli occhi.
«Stu scem s'atteggij» dico solamente e mi alzo.
«Vado a fare la consegna per papà e ci penso io a Di Salvo» dico salutando un'ultima volta Don Salvatore
«Stat accort pccrè» dice lui dandomi un bacio sulla testa.

****
Sono le otto di sera e sono appena tornata a casa dopo tutti i giri che ho dovuto fare per papà.
Vedo mamma che sta seduta sopra la sedia e guarda il vuoto.
«Mà » la chiamo, mi guarda per un po' e riguarda di nuovo il vuoto.
«Mamma» la richiamo nuovamente e scoppia a piangere.
«O mà crè?» domando io avvicinandomi a lei
«N-nazari-io» pronuncia il nome di mio fratello balbettando.
«addù sta?» domando io iniziandomi a preoccupare veramente.
«l-lui non c'è.. D-di S-salvo, lo ha u-ucciso» appena dice questa frase scoppio a piangere e il mondo mi inizia a crollare addosso.
«Over faij?» domando io iniziando a tremare.
Annuisce e in meno di due secondi sono fuori casa sopra la moto.
Passo davanti a casa Ricci.
«D-don S-salvatore» scoppio a piangere per poi buttarmi tra le sue braccia.
«Crè pccrè?» domanda preoccupato accarezzandomi la testa nel frattempo.
«hann uccis a Nazario» dico trattenendo le lacrime per farmi capire.
Lui spalanca la bocca e si mette seduto con una mano in testa.
«Ti prego, dammi una pistola a Di Salvo lo devo accir per fratm» dico diventando seria e lui mi guarda.

****
Ammanettata, addosso alla macchina della polizia con la faccia contro il finestrino.
Carmine Di Salvo non mi sfuggirà un'altra volta.
Due colpi sulle gambe.
La vendetta è un piatto che va servito freddo.

«Ancor? nun teng nient addoss » dico sbruffando per la quinta volta ma la guardia continua ancora a toccarmi per cercare le cose.
«Avete frnut? m agg scassar u cazz» dico fredda e loro mi caricano dentro la pattuglia.
Scusa mamma.

Complici.//  Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora