11- Non mi fido

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Kylie e gli altri si stanno godendo quell'ora contata al campetto. L'aria fresca la tirava un po' su, diciamo.
Stava con lo sguardo perso, pensava al fratello, a quello che gli aveva detto Carmine ma soprattutto alla conferma che ha avuto di Ciro.
«Kylie» la richiamò dai suoi pensieri Totò, lei si gira lentamente guardandolo con uno sguardo confuso.
«Dimmi» rispose la ragazza annoiata, odiava stare rinchiusa voleva uscire, essere Libera.
«Ma hai qualche amica?» domanda e la ragazza più confusa di prima fece solamente cenno di no con la testa.
«E ja una ragazza così bell non tiene amiche» dopo la frase del ragazzo gli occhi di Ciro caddero proprio su quest'ultimo.
«Non mi fido e non mi fiderò mai» detto questo la ragazza spenge la sigaretta con il piede e si infilò in mezzo agli altri per giocare a calcio.

«amore mij» la voce della sua amata migliore amica si fece spazio in quella piccola stanza di Kylie.
«C vuó?» Kylie era nervosa, arrabbiata e soprattutto delusa dal comportamento che ha avuto Dalila nei suoi confronti.
«E ja, facimm pac» si siede vicino alla mora e appoggiò la sua mano sopra la sua spalla.
Kylie a quel gesto si scansò subito, non voleva più niente a che fare con lei.
«Ma come ti permetti eh? Sei stata qui con me juorno e nott dentro casa mij, hai mangiato nello stesso tavolo con mio fratello, mia madre e mio padre.
Ti sei permessa di parlare male di tutti quanti e soprattutto ti sei scopata il mio ragazzo! ma non ti fai schifo?» urla quasi piangendo Kylie avvicinandosi di poco a Dalila che, essendo impaurita, si allontana.
Non dice niente la bionda, la guarda e esce da casa sua.

Sentiva sempre di più lo sguardo del ragazzo, ma provocare era la sua dote migliore.
Indossava il suo amato pantaloncino della Nike è un top sempre della stessa marca comprese le scarpe.
«Aspettate» urlò di punto in bianco, prese il suo elastico e si abbassa con la testa per fare una coda alta, prima di abbassarsi però si girò per vedere se in quella direzione ci stava Ciro e infatti non sbagliava.
Si fa la coda e inizia di nuovo a giocare.

«Vien ca» Ciro prese Kylie di forza e la portò trascinandola dentro al laboratorio.
«Ccrè? Ora una persona non può più giocare a calcio?» dice Kylie sapendo benissimo che Ciro fosse geloso.
«Tu si a mij» dice lui per poi avventarsi sulle labbra della mora che ovviamente ricambiò il bacio.
Si fa sempre più passionale ma Kylie lo fermò, sia per la mancanza di fiato che per altro.
«Cirù» dice con affanno la mora guardando fissa gli occhi del giovane boss.
Lui gli accarezza leggermente il viso sorridendo di poco senza far vedere i denti.
«Facciamo le cose con calma, non voglio correre» dice lei e il ragazzo la guardò storto, fin troppo.
«Vatten» dice con tono freddo il boss e la ragazza in tutta risposta lo guardò dalla testa ai piedi per poi uscire da quel laboratorio.

Complici.//  Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora