7- Io per te, tu per me

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*pov narratore*

Kylie si svegliò di soprassalto dopo aver sognato l'ennesima volta il viso di suo fratello.
Fa questo sogno ormai quasi ogni notte da quando venne a mancare.
Si alzò dal letto e si recò subito in bagno per sciacquare il viso e scacciare , almeno per quanto poteva, quei pensieri.

Ciro, il giovane boss, stava ancora dormendo beatamente sul letto.
Kylie si passò una mano tra i capelli, camminò verso l'armadietto e iniziò a scegliere i vestiti.
«Non ci sta mai nulla!» Esclamò la mora alzando di poco la voce. Detta la sua affermazione sentì dei lamenti da parte del ragazzo, segno che si stava per svegliare.
Kylie decise di prendere una tuta al volo e si chiuse subito in bagno per lavarsi e cambiarsi.

«SVEGLIAAA» urlò Beppe, il sorvegliante dei maschi.
Tanti lamenti si iniziarono a sentire da parte delle altre celle finché non arrivò a quella di Ciro e Kylie.
«Pccrè già in piedi!» dice Beppe guardando con un piccolo sorriso Kylie che lo ignorò completamente andandosi a sedere sul davanzale della finestra per fumarsi una sigaretta.
Le sigarette di prima mattina la rilassavano molto.
«CIRO, SVEGLIA!» continua ad urlare il sorvegliante facendo svegliare anche Ciro che in tutta risposta gli lanciò un cuscino.
«Gentile come sempre» esclamò Beppe per poi proseguire per le altre celle.
Ciro andò subito in bagno senza degnare uno sguardo alla ragazza.

«Buongiorno pccrè» dice il giovane boss con voce assonnata mentre si avvicinò piano alla guancia della ragazza. Gli scrocchiò un bacio sulla guancia.
«Buongiorno Cirù» risponde Kylie accennando un piccolo sorriso.

***
Tutti i ragazzi si ritrovano in sala comune, chi ride, chi scherza, chi gioca e chi, come Kylie e Ciro, guarda male la gente.
«Sempr col broncio staij» dice Edoardo a Kylie, lei lo guardò per vari secondi per poi tirare fuori uno dei suoi migliori sorrisi.
«Edoà meglio senza sorriso che con un sorriso falso sul volto» gli risponde Kylie in italiano, anche se la cadenza napoletana si sentiva, dandogli due pacche sulla spalla al ragazzo.
Ciro seguì ogni movimento della ragazza e anche se , una piccola pacca sulla spalla, gli dava fastidio.
Era geloso della sua Kylie.

«Kylie!» urlò totò, un ragazzo rossiccio e una faccia "simpatica".
La ragazza si girò solamente con la testa appoggiando il braccio sullo schienale del divano.
«Dicr» risponde Kylie con un cenno di testa.
Il ragazzo lasciò stare il biliardino e si avvicinò a lei a passo svelto.
Questa cosa alla ragazza gli mette ansia, pensò subito che fosse successo qualcosa o addirittura che qualcuno la vuole.
«Statt accort, il fratello del piecuro ti cerca» dice il ragazzo con l'affanno.
Kylie posò subito lo sguardo su Ciro che in risposta si alzò di scatto e la prese per un polso trascinandola in una meta non precisa.

«Ciro mi fai mal» gemette la ragazza per il dolore che Ciro gli provocò sul polso.
A sentire quelle parole il boss lasciò subito la presa su Kylie e si fermò nella sua cella mettendosi seduto sul letto.
«Scusm nennè» era dispiaciuto per il fatto che avesse fatto male alla sua Kylie.
La guardò per vari secondi e la fa sedere di fronte a lui sulla piccola sedia che si trova nella loro cella.
Stanno faccia a faccia e nessuno ha la più pallida idea di cosa dire o fare.
«Io l'accir» iniziò a parlare Kylie ricevendo subito uno sguardo "omicida" dal ragazzo.

«Tu non faij proprio nient, l'accir ij fuori da qua» dice il ragazzo mettendo la sua grande mano sulla coscia minuta della ragazza

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«Tu non faij proprio nient, l'accir ij fuori da qua» dice il ragazzo mettendo la sua grande mano sulla coscia minuta della ragazza.
A quel tocco Kylie iniziò ad avere mille brividi.
Ciro è sempre stato il suo punto debole.
La sua cotta per anni e anni interi.
«Cì, quello che fai tu o facc pur ij» dice sicura la ragazza prendendo tra le mani la faccia del ragazzo.
Ciro non ci pensò due volte e la baciò.
Lo aspettava da tanto quel bacio ma aveva sempre avuto paura di rovinare quel rapporto da "amici" che avevano i due.
«Aspiett» dice tra un bacio e un'altro la ragazza che si staccò per mancanza di fiato.
Il ragazzo la guardò non capendo il motivo per cui la ragazza si fosse staccata da lui.
«O sacc, non ti piaccio» disse il ragazzo con faccia dispiaciuta, arrabbiata e delusa.
Si alzò di scatto e con un calcio fece rimbombare con un rumore assordante la piccola cella.
Kylie si alzò e lo abbracciò da dietro.
«Mi piaci assaj» dice Kylie restando appoggiata sulla sua schiena con le mani incrociate sulla pancia di Ciro.
A quella frase il giovane boss gli iniziò ad accarezzare le mani lentamente, come se avesse paura di fargli male, si girò e prese il suo viso tra le mani.
«Kylie, qualunque cosa succede io e te staremo sempre uniti» dice il ragazzo in italiano perfetto e la ragazza sorrise, sorrise perché non poteva desiderare cosa migliore se non Ciro Ricci.
«Io per te, tu per me» dice la ragazza per poi baciarlo.

Complici.//  Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora