Capitolo 35

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Veronica
Maddison mi ha accompagnata a casa e così eccomi qui. a piangere sotto la coperta del mio letto mangiando del gelato e sentendomi uno schifo per quello che ho fatto ad Ethan e per quello che mi sta causando Edward. Perché tutto deve essere sempre così complicato?
Perché Edward non vuole ammettere i suoi sentimenti e mostrarli anche agli altri?
Ah già, perché lui deve rimanere il solito stronzo che va a letto con tutte a cui non frega nulla della vita, come dimenticarsi.
Ma sono stufa di essere trattata in questo modo, non voglio passare per la stupida ragazza che infine si rivelerà solo un giocattolo per lui. Lui mi piace, e anche tanto, e sono sicura che anche lui provalo stesso per me, o almeno un minimo lo prova, solo che non ha il coraggio di ammetterlo.
Ma ecco che di nuovo non capisco perché prima mi bacia e poi mi ignora.
Sembra che improvvisamente fossimo diventati due perfetti sconosciuti.

Mi stringo la faccia tra le mani promettendomi di smettere di pensare a lui e godermi questa serata in pace. È l'ultima sera che posso fare tardi vedendo film e mangiando pop corn perché poi dovrò tornare a scuola e questo significa tornare a fare tardi la sera ma per studiare.

È quasi mezzanotte e sto vedendo The Vampire Diaries quando il telefono si illumina facendomi sobbalzare. Questa sera non voglio distrazioni.

Come non detto...

"Vediamoci sotto casa tua, sono li tra poco"

Mi metto a sedere sul letto per rileggere meglio quel messaggio.

Due occhi verdi stanno per presentarsi sotto casa mia e io sono orrendamente in pigiama e struccata? Ma poi, perché Edward dovrebbe presentarsi a quest'ora sotto casa mia? Cosa diavolo vuole? Non voglio neanche vederlo.

Mi guardo allo specchio ed ho un aspetto orribile. Il mascara è ormai colato sotto gli occhi, i capelli sono arruffati in uno chignon e il pigiama con i cuori non promette nulla di buono.

Apro l'armadio cercando qualcosa da mettermi ma il ragazzo ha il tempismo perfetto.

"Apri, sono qua"

Facendo un grande respiro apro la porta e quando me lo ritrovo davanti, l'attrazione di volergli saltare addosso è molto forte.
È davvero bello. I capelli neri sono arruffati e la maglia a maniche corte fa intravedere ogni minimo dettaglio dei muscoli ma sopratutto delle...vene.

"cosa vuoi? Non dovresti essere qui a quest'ora, mia madre sta dormendo, non posso farti entrare" Cerco di essere il più schietta possibile.

"Bene allora rimaniamo fuori"
Tiro gli occhi su e chiudo la porta alle mie spalle cercando di non fare rumore.

Mi siedo sui scalini mentre lui si appoggia al muro e lo osservo mentre si accende una sigaretta.

"Beh? Sono qui per vedere te che fumi o forse c'è qualcosa che vuoi dirmi?"

"Oggi è stato divertente eh"
Corrugo la fronte.
"Divertente? Cioè tu pensi che baciare una ragazza quando fino a ieri baciavi me sia divertente? Spero che tu stia scherzando"

"Sei tu quella che si faceva me ma intanto hai mentito a mio fratello dicendole che saresti uscita con lui"

"Quello è successo prima, ma comunque mi sono scusata con tuo fratello e al contrario di te, lui capisce quello che le persone provano e ha capito che il mio sentimento per lui non poteva essere ricambiato" Mi stringo portando le ginocchia al petto.
"Bene se sei qua per questo allora penso che puoi tornartene a casa, non abbiamo nulla da dirci" Dico alzandomi.
"Ver, aspetta" Fa un passo verso di me come se volesse fermarmi.
"Non chiamarmi Ver"
"E come allora?"
"Non so, dimmelo tu, ormai siamo diventati due sconosciuti, prima mi baci, poi ti penti, dici che non sono nulla per te, poi che forse mi ami e vuoi stare con me, metti la testa a posto Edward"
"Perché tu mi ami?"
Rabbrividisco quando un fulmine illumina tutto quel buio intorno a noi.
"Allora? Perché non rispondi?"
"Mi dispiace ma non darò il mio amore a qualcuno che nemmeno lo ricambia"
"E come fai a sapere che non lo ricambio?"
"Boh, forse dovresti dirmelo tu"

E una goccia mi cade sul naso, poi un'altra, poi un'altra ancora.

"E se io lo ricambiassi, tu mi ameresti?"
E ancora brividi per tutto il corpo.
Edward mi accarezza il viso spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Può darsi"

"Due perfetti sconosciuti eh"

Le sue labbra sulle mie. Quella adrenalina nel corpo che senti salire sempre di più. Il cuore che batte all'impazzata e le farfalle nello stomaco. Dio quella è la sensazione più bella che una persona possa sentire quando è davvero innamorata. Mi chiedo solo se lui provi lo stesso.

In pochi secondi le sue calde mani avvolgono le mie guance e mi ritrovo con la schiena contro il muro e rabbrividisco per quel tocco freddo.
È un bacio lungo, passionale, un bacio che non vorrei finisse mai. Potrei dire che avrei voluto che durasse per sempre, avrei voluto continuare a baciarlo per ancora molto tempo, baciarlo mi faceva sentire così speciale. Un essere speciale in un mondo infinito di persone. Una piccola bambina che aveva solo il sogno di incontrare il suo principe azzurro, e anche se al contrario questo era nero, poco le importava, anche se era difficile da capire, anche se sapeva che aveva un carattere testardo e sapeva che la faceva soffrire molto, lei avrebbe fatto di tutto per lottare per questo amore che le aveva fatto perdere la testa. 

Saliamo nella mia camera ed Edward chiude a chiave la porta. Mi sdraio sul letto quando lui si mette sopra di me e riprende a baciarmi fino ad arrivare al collo. Stringo la sua maglia per non emettere alcun suono mentre lui scende lungo il seno arrivando alla pancia.
"Non sai da quanto ho desiderato questo momento" Dico io quasi in un sussurro.
"E tu non sai da quanto desidero te"
La sua voce roca mi provoca brividi per tutto il corpo. Decido di togliere tutta la mia timidezza e gli sfilo la maglia rimanendo incantata dal suo petto scolpito.

Un dio greco.
Ecco cos'è per me.

"Che c'è ti sei forse imbambolata?"
"Cosa? no, stavo solo..." Ma non trovo scuse. Mi ha beccata a fissarle il petto e non ho scusanti. "Tranquilla, potrai ammirarlo quanto vuoi" Afferro il suo viso e sentendo il mio andare a fuoco torno a baciarlo.

Stava andando tutto benissimo fino a quando sentiamo dei forti tonfi alla porta.
"Veronica! Ma vuoi rispondere? Ti sto chiamando da un'ora! Si può sapere che diavolo stai facendo? E perché la porta è chiusa a chiave?" Bella domanda mamma.
"Cazzo, devi andartene" Dico rimettendomi velocemente la maglia.
"Tua madre prima o poi dovrà scoprire che anche sua figlia ha la sua vita e privacy"
"Si, vaglielo a dire tu, mia madre avrebbe persino il coraggio di farmi uscire con le guardie del corpo" Lo sento ridacchiare ma sono troppo preoccupata per ridere con lui.
"Avanti, esci da qui" Apro la finestra.
"Cioè tu vuoi davvero che io muoia?"
"Edward, tu vuoi continuare a uscire con me? bene allora esci da qui e basta" Con una faccia divertita tira gli occhi al cielo per poi darmi un dolce bacio.
"E chi ti ha detto che voglio uscire con te?"
Lo guardo storto. Sta scherzando vero?
"Che scema che sei, ci vediamo domani addormentata".
Lo aiuto ad uscire e una volta essermi accettata che se ne sia andato corsi ad aprire a mia madre.

"Santo cielo ma cosa stavi facendo?!"
"Ehi mamma, nada, ero in chiamata con Maddison e Jessie, sai, dovevo aiutarle con un compito" Sento ancora il mio viso andare in fiamme e spero non se ne accorga.
"E chiudi la porta a chiave per stare in chiamata con loro?" Mi tocco una ciocca di capelli nervosamente.
"Beh si, loro stanno facendo un corso pomeridiano con la scuola e dovevo aiutarle con un compito" So di non essere stata molto credibile e che avrei potuto trovare una scusa migliore ma per fortuna quello che fa mia madre è annuire.

"Comunque ero venuta per dirti che mi ha inviato un email l'agenzia di recitazione, martedì tu e Edward andrete insieme a registrare" Mi informa lei per poi andarsene in camera sua.

Il mio cuore batte ancora forte per tutto quello che era successo poco prima e per questa notizia di tornare in quel posto con Edward che ora era, forse, il mio ragazzo?...

Dᴜᴇ ᴘᴇʀғᴇᴛᴛɪ sᴄᴏɴᴏsᴄɪᴜᴛɪ ☾Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora