eccomi qui con un altro capitolo?
allora, come state trovando questi primi capitoli? Ho deciso di fare le cose con calma ma vedrete che già dai prossimi capitoli ci saranno degli stravolgimenti!
quindi non mi resta che augurarvi buona lettura <3una fastidiosa musichetta mi risveglia dal coma profondo in cui ero caduta. Mi sono addormentata tardi e con le cuffiette nelle orecchie e ora questa maledetta sveglia mi sta romprendo i timpani. Emetto un gemito di disapprovazione e ancora con gli occhi chiusi spengo questa lagna. Mi stropiccio gli occhi e mi stiracchio, tutte le mie ossa scrocchiano, una dote da ballerina diceva sempre Zac. Scendo dal letto e vado alla parete-finestra, per aprirla. Subito una dolce arietta tiepida si diffonde per tutta la camera, mettendomi di buon umore. Vado svogliatamente in bagno, mi lavo il viso e i denti, per due volte,voglio essere al meglio per il grande giorno, poi spazzolo ripetutamente i capelli e trovo che stiano anche bene; lunghi poco sotto le spalle ricadono in morbine onde color castano e il ciuffo mi incornicia il viso. Zac mi ha odiato quando una volta, per lo sfizio di cambiare, li tagliai a caschetto, secondo lui i miei capelli dovevano essere lunghi "una ragazza come te deve avere una folta chioma ondeggiante" diceva. Da allora non li tagliai più e ora aspetto il giorno in cui saranno lunghissimi, so che da lassù li contemplerà con orgoglio. Ieri durante la passeggiata devo essermi un po' abbronzata, infatti le guance hanno un bel colorito, quindi decido di non mettere il fondotinta. Mi limito a disegnare una sottile linea di matita sia sulla lima inferiore che su qella superiore e poi un po' di mascara, per far risaltare i miei occhi verdi, un po' di burrocacao per queste labbra che non vogliono saperne di rimanere morbide e sono a posto per quanto riguarda il viso. Torno in camera e indosso gli abiti che ho comprato ieri; metto la camicetta dentro i pantaloncini, poi indosso un paio di orecchini a forma di borchietta, per richiamare il colletto della camicia, infine indosso un paio di Vans bordeaux, prendo il giacchino e lo zainetto che, stranamente è praticamente vuoto, visto che i libri me li consegneranno oggi a scuola, e scendo in cucina dove mamma sta finendo di bere la sua tazza di caffè. "Buongiorno, pronta per il fatidico giorno?" chiede mia madre posando la tazza nel lavandino "più o meno, sono un po' nervosa" dico mordendomi il labbro, lo faccio molto spesso; quando sono nervosa, emozionata, in imbarazzo, particolarmente felice o triste, e in altre occasioni, diciamo praticamente sempre. "Non devi esserlo, vedrai che andrà bene" dice mia madre stampandomi un bacio sulla guancia. Sorrido in modo poco convinto e annuisco, seguendo mia madre fuori. Decido di indossare il giacchino, non ho voglia di trascinarmelo dietro o, peggio ancora, legarmelo intorno alla vita. Salgo in macchina, di fianco a mia madre che mette in moto, per oggi mi accompagnerà lei, ma dai prossimi giorni dovrò aggiustarmi da sola. Non mi attira particolarmente l'idea di prendere un pullman, puzzolente e pieno di gente, potrei andare a piedi, visto che la scuola è si e no a 10minuti a piedi da casa, oppure procurarmi una bicicletta. Comunque tra circa 6mesi prenderò la patente, e il problema sarà finalmente risolto. "Eccoci arrivate, tesoro. Mi raccomando comportati bene e fatti degli amici, vedrai che andrà tutto bene." ero talmente presa dai miei pensieri che non ho nemmeno fatto caso al percorso per tornare a casa, dovrò avere molta fortuna per trovare la strada. Ma un problema alla volta, devo affrontare tutto questo prima. Saluto mamma e scendo dall'auto. Mancano circa 5minuti al suono della campanella che squilla alle 8.10, mi fermo un paio di secondi a guardare il mio nuovo carcere; è un edificio imponente, mette quasi paura con queste alte pareti di mattoni. Salgo le alte e larghe gradinate che portano all'ingresso, mi sento tutti gli occhi puntati addosso e non posso fare a meno di torturarmi il labbro. Mi guardo intorno, alla ricerca dell'ufficio della preside, che dovrebbe "accogliermi". Mi sento toccare la spalla e mi giro per ritrovarmi davanti un ragazzo alto all'incirca 15cm più di me, con i capelli biondi tirati su e un bel paio di occhi castani che mi sorride "Ciao, sono Matthew ma puoi chiamarmi Matt, sei la ragazza nuova, giusto?" ricambio il sorriso un po' imbarazzata e dico "piacere, Aria. E si, sono io, si vede a km di distanza, vero?" dico scherzando, lui sorride ancora di più e dice "oh non ti preoccupare, ci passano tutti. Comunque io sarò in classe con te e sono stato incaricato di farti fare il giro della scuola e di portarti in classe sana e salva" annuisco e lo seguo mentre comincia a scorrazzare per tutto l'edificio. Da fuori sembrava un posto grande, ma dall'interno è ancora peggio, non riuscirò mai a ricordarmi tutti i luoghi. "e queste sono un po' le aule principali, ma se cominci a memorizzare dov'è il cortile, cioè dove un po' tutti vanno nelle pause, sei a cavallo" dice Matt strizzandomi l'occhio "okay, spero di riuscire ad arrivarci" dico un po' spaesata "stai tranquilla, puoi tranquillamente unirti al nostro gruppo, siamo bravi ragazzi e vedrai che ti ambienterai in poco tempo e che riuscirai anche a divertirti" sono molto sollevata dal fatto che mi abbia invitata a stare con il suo gruppo di amici, almeno non starò da sola e poi Matt mi ispira molta simpatia. Gli sorrido entusiasta e dico "sarebbe fantastico, grazie mille per l'invito" lui ricambia e dice "tranquilla, nessun problema. Ora vieni, ti mostro il tuo armadietto e poi andiamo in classe, si sta facendo tardi" lo seguo mentre mi scorta fino all'armadietto in cui ci sono tutti i libri che mi serviranno e poi in classe. Arriviamo davanti alla porta dell'aula e Matt bussa, quello che credo sia la voce dell'insegnante risponde "Avanti! ah, buongiorno signor Espinosa e lei... ah si, la nuova arrivata, prego si metta qui e si presenti" dice il prof indicando lo spazio libero tra la cattedra e la prima fila di banchi. Matt mi dà una pacca sulla spalla di incoraggiamento prima di andare a sedersi al proprio banco. Prendo un gran respiro e cercando di non diventare troppo rossa in volto dico "Sono Aria Montgomery e mi sono appena trasferita dal North Dakota" concludo abbassando lo sguardo, il professore dice "però, un bel cambiamento, prego si vada a sedere in ultima fila nel banco vuoto, mi dispiace metterla così in fondo ma è l'unico rimasto. Ah e non si faccia distrarre dal pessimo elemento che sarà suo vicino di banco, Cameron Dallas" annuisco e mi fiondo al mio posto, fortunatamente davanti a me è seduto Matt, che quando gli passo di fianco mi sorride. Mi siedo e appoggio lo zaino a terra, di fianco alla sedia, poi prendo coraggio e rivolgo la mia attenzione al "pessimo elemento che sarà mio vicino di banco" lo trovo a fissarmi; ha i capelli di un castano chiaro tirati su, gli occhi color nocciola molto espressivi e la forma delle sue labbra è pazzesca. Okay, pensiero inopportuno, comunque a primo impatto sembra un tipo a posto. Gli sorrido per educazione e dico "ciao, Aria" lui mi squadra dalla testa ai piedi e con un sorrisetto dice "Cameron, finalmente un vicino di banco come si deve". Coglione, penso. Mi chino per prendere il libro di matematica, dei fogli e una penna, l'argomento che sta spiegando il prof non l'avevamo ancora affrontato nella vecchia scuola e siccome non voglio rimanere indietro, comincio a prendere appunti. Ad un certo punto, Cameron mi prende il polso e, togliendomi la biro dalle mani mi sussurra pericolosamente vicino al viso "non preoccuparti per gli appunti, ci penso io a passarteli e magari potrei darti delle ripetizioni" mi sta fissando le labbra e la cosa comincia ad innervosirmi, ma visto che non voglio sembrare la sfigata che cede ai miseri tentativi di rimorchio di un bel ragazzo, sussurro a mia volta "eppure il professore ha fatto ben intendere che a te bisogna stare lontano, quindi ridammi la penna, grazie" gli spiattello davanti un sorriso divertito e lui, ammiccando, me la passa "eh va bene, signorina Montgomery, sono molto offeso dalle sue parole, ma facciamo come vuole lei" "grazie signor Dallas, non si senta offeso è che mi sembra tanto un coglione" lui rimane stupito dalla mia affermazione e resta in silenzio a fissarmi per il resto dell'ora. Suona la campanella della ricreazione e Matt alzandosi si gira verso di me dicendo "sei pazzesca, pazzesca! credo tu sia la prima e unica ragazza sulla terra che sia stata in grado di rispondere in quel modo a Cam al posto di sciogliersi come un ghiacciolo al sole!" ci battiamo il cinque e ci avviamo all'uscita dell'aula. Cameron ci raggiunge e mettendomi un braccio intorno alle spalle esclama "Matt, non mi avevi detto che quest'affascinante ragazza si è aggiunta al nostro gruppo" Matt mi tira via dalla presa di Cameron, grazie al cielo, e risponde "lasciala stare Cam, non vedi che lei è troppo per te?" ridacchio sentendo quelle parole. Cam fa le labbra da cucciolo, facendo finta di essersi offeso. Matt gli tira un pugnetto sulla spalla mentre ci avviamo in cortile. "Allora, in quale dei quattro cortili state di solito?" chiedo, "in quello con le panchine ciambella, c'è sempre più sole e quasi nessuno ci va, così stiamo più tranquilli" dice Matt e Cameron annuisce, "Panchine ciambella?" chiedo un po' confusa, "si, le chiamiamo così perchè sono circolari ed hanno un buco nel mezzo, così ci si può guardare tutti in faccia" dice Matt, "e questa cosa non mi è mai piaciuta tanto come ora, mi piace fissare il tuo bel visino" commenta Cameron in tono smielato. Gli rivolgo un'occhiataccia e poi gli faccio la linguaccia, lui non si toglie dal viso lo sguardo da "tanto riuscirò ad infilarmi nelle tue mutandine" e la cosa mi fa irritare terribilmente. Arriviamo in cortile, ho fatto bene a lasciare il giacchino in classe, fa caldo. Ci avviciniamo ad una panchina ciambella, a cui è seduto un gruppo di ragazzi. "ciao a tutti gente, lei è la nuova ragazza, è venuta a tenerci compagnia" esordisce Matt indicandomi ai ragazzi. Mi sento un po' imbarazzata ma cerco di non farci caso e sorrido. "ciao a tutti, sono Aria" un ragazzo dagli occhi azzurri che prima non avevo notato nonostante sia sulla panchina, si gira di scatto guardandomi sorpreso, è Nash. Mi sorride e subito esclama "Ehi Aria, com'è piccolo il mondo!" gli sorrido mentre il resto dei ragazzi ci guarda interrogativo, Nash aggiunge "è la ragazza che ho salvato dalle grinfie di Alison l'altro giorno, ve ne avevo parlato", una ragazza dal bellissimo incarnato abbronzato e dai lunghi capelli color cioccolato dice, sghignazzando "ah si, quella che hai descritto come una gran bella ragazza!" si mette a ridere mentre Nash le lancia un'occhiataccia, diventando tutto rosso. Non posso far a meno di fare una mezza risata. La ragazza dai capelli scuri si alza venendomi incontro e dice "molto piacere, sono Emily, studentessa e sportiva oggi, nuotratice olimpionica domani." ha un tono molto determinato, già mi piace. Le stringo la mano che mi ha porto e dico "allora il piacere è tutto mio, non vedo l'ora di avere la dedica alla tua medaglia d'oro alle olimpiadi" mi strizza l'occhio e dice "già ti adoro" sorrido e mi siedo di fianco a lei, seguita da Cameron che si siede troppo vicino a me e Nash. Guardo storto Cameron e dico "non starmi così appiccicato, mi irriti" mi guardano tutti un po' stupiti e poi Emily, passandomi un braccio intorno alle spalle dice "ribadisco, io ti amo!" scoppiamo tutti a ridere, tranne Cameron che guarda Emily storto. Mi presentano anche il resto del gruppo; un ragazzo magro dagli alti capelli biondi e gli occhi chiari con un piercing al lato del labbro che gli dona davvero molto, di nome Luke e il suo migliore amico Calum, un ragazzo orientale con i capelli tirati su e un sorriso contagioso. Trascorriamo la ricreazione tutti insieme, ridendo e scherzando, sono tutti gentili e amichevoli e mi sento veramente a mio agio con loro. "Allora Aria, cos'hai fatto di male per arrivare a farti spintonare dalle preziose mani smaltate di fucsia di Alison?" chiede Calum in modo ironico, "le ho semplicemente detto che non tutti amano i vestitini da barbie e i kg di trucco, dopo che aveva insultato i miei poveri vestiti" dico tirando leggermente il colletto della mia camicia a cui Emily ha appena fatto i complimenti. Rimangono, ancora una volta, tutti stupiti. "Tu sei ogni secondo che passa una piacevole rivelazione" dice Emily e tutti gli altri annuiscono, anche Cameron che mi lancia una delle sue occhiatine. "Ma non siete amici? Vedendola con Nash pensavo fosse nel gruppo" chiedo un po' confusa "oh no, assolutamente, è che quella gallina muore dietro a Nash da una vita e siccome i loro genitori sono molto amici, lui ogni tanto se la deve sopportare" dice Calum facendo uno sguardo di compatimento verso il povero Nash. "Parli del diavolo..." sussura Emily mentre una testa bionda si avvicina alla nostra panchina "ragazzi, non sapevo accoglieste nel vostro gruppo le povere sfigate" dice Alison ridendo in modo stridulo, Cameron guardandola male dice "non rompere i coglioni e vattene, l'unica sfigata che vedo nelle vicinanze indossa il vestito rosa fosforescente più brutto che abbia mai visto" riferendosi chiaramente al suo vestito che devo ammetterlo, è davvero inguardabile. Alison rimane a bocca aperta dallo stupore, come me che non mi aspettavo assolutamente di venire difesa da Cameron, mi guardo intorno e noto che anche gli altri sono stupiti, non dalla reazione di Alison ma da ciò che ha detto Cameron, infatti lo guardano tutti a bocca spalancata. Alison sembra riprendersi un po' e urla a Nash "Nashino dì qualcosa a Cameron! Non può rivolgersi a me in questo modo! Difendimi daiii" Nash alza un sopracciglio e nel modo più educato possibile dice "è meglio che tu te ne vada, Alison." lei rimane basita, si gira e se ne va tutta impettita. Appena è sufficientemente lontana scoppio a ridere, non riuscendo più a trattenermi "Nashino?! cosa sei un cane?" non riesco a smettere di ridere e gli altri mi seguono, mentre Nash alza le spalle e scoppia a ridere anche lui. La ricreazione finisce e ci avviamo verso le nostre classi; Luke e Calum hanno un anno più di noi mentre Nash e Emily hanno la mia stessa età ma sono in un'altra classe, con Alison. Ci salutiamo mentre ci dividiamo per tornare alle nostre classi, per fortuna posso seguire Matt e Cameron, dobbiamo andare nel laboratorio di arte.
STAI LEGGENDO
vivo per due
Novela JuvenilLa vita di Aria, un freddo giorno di Novembre, cambierà per sempre. Tutto quello che è sempre stato il suo mondo subirà un profondo mutamento. Aria affronterà per la prima volta la morte. Ma anche dai peggiori eventi può nascere qualcosa di buono. D...