Ciao a tutte ragazze, come avete passato il weekend? Spero bene!♥
Il mio è stato un po' movimentato ma alla fine sono riuscita a pubblicare un capitolo, spero vi piaccia♥La sveglia del lunedì mattina suona, e oggi sembra più fastidiosa del solito. Ieri la giornata una volta tornata a casa è passata tranquilla, mi sono presa un paio di aspirine e dopo un bel po' il mal di testa si è deciso ad andarsene. Mi sono portata avanti con i compiti e lo studio e ho realizzato che tra due settimane cominceranno le vacanze di Natale, meglio così potro dormire in santa pace. Dopo essermi fatta una doccia veloce torno in camera e indosso una maglia dalle maniche corte bianca con le maniche nere che copre i pantaloncini che sono stretti e neri, e un paio di parigine nere, completo il tutto con le allstar bianche. Scendo in cucina, mia madre è già dovuta scappare al lavoro, aveva una riunione importante, così mi avvio in sala e accendo la tv. Metto su Mtv e alzo il volume, la canzone che è appena cominciata è Sing, di Ed Sheeran. Comincio a saltellare e a ballare per la stanza, canticchiando il motivetto della canzone. Quasi non mi accorgo del campanello che suona ripetutamente da un po', spengo la tv e di corsa, dopo essermi messa lo zaino in spalla, vado ad aprire. È Emily che mi guarda, sorridendo "cosa stavi facendo? Pensavo fossi morta!" mi chiede ridendo, alzo le spalle e dico "nulla scusa" lei alza le spalle a sua volta e insieme ci avviamo verso la scuola. Arrivate vediamo subito in lontananza i ragazzi, e mi sale un po' di agitazione. Non ho più visto Cameron dalla festa e non so bene come comportarmi con lui. Nei pochi secondi che ci mettiamo a raggiungerli decido che vedrò prima il suo comportamento, e poi mi adatterò di conseguenza. Arriviamo dai ragazzi e Emily e Nash si salutano scambiandosi un bacio, Emily mi ha raccontato che le cose tra di loro si stanno facendo più serie, e sono veramente contenta perchè lei ci tiene moltissimo e da quel poco che ho potuto sentire, Nash prova lo stesso. Con mia grande sorpresa, o meglio stupore più totale, Cameron si avvicina a me e, mettendomi un braccio intorno alla vita, dice "buongiorno Montgomery". La sua decisione è quindi quella di continuare a fare il coglione ed irritarmi, deduco. Mi limito a spingerlo via facendogli la linguaccia. La campanella della prima ora suona e ci avviamo verso la classe, "ho saputo cos'è successo sabato notte, mi dispiace moltissimo" mi sussurra Matt per non farsi sentire da Cameron mentre entriamo in classe e ci avviamo verso i nostri banchi "oh bhe.. non preoccuparti, tutto a posto" dico sorridendo. Lui annuisce e si siede al proprio posto, e io faccio lo stesso. Noto solo ora che Cameron è rimasto indietro, così mi sporgo dalla sedia per vedere dove si trova; ed eccolo lì, sulla soglia dell'aula a parlare con una ragazza dai capelli biondo platino, con una minigonna molto mini e un top striminzito che si passa una mano tra i capelli ogni mezzo secondo. Per fortuna arriva ad interrompere la penosa scena il professore che manda via gentilmente la ragazza e guardando male Cameron, gli fa capire che deve andare a sedersi. "Chi era quella?" sghignazza Matt mentre Cameron gli passa di fianco "ah non lo so, ma aveva due tette così!" dice facendo segno con le braccia davanti al suo petto. Che idiota. Si siede accanto a me e finalmente la lezione può cominciare. Le ore passano in fretta, così come l'intervallo che passo in cortile con il gruppo, tranne Cameron che probabilmente è con quella gallina ossigenata. Arriva l'ora di arte e io e Matt ci dirigiamo verso l'aula, entriamo e ci sistemiamo ai nostri posti, pochi secondi prima che suoni la campanella dell'inizio dell'ora entra Cameron. Ha un enorme succhiotto sul collo e in faccia un'espressione divertita. "Ciao Montgery" dice sghignazzando, non gli rivolgo nemmeno uno sguardo e fisso il professore che si sta sistemando alla cattedra. Dopo aver concluso la spiegazione dice "Allora ragazzi, come già vi ho annunciato la scorsa volta oggi ci sarà una sorpresa. In breve, ad ognuno di voi, o meglio, ad ogni coppia, assegnerò una città Europea e voi dovrete fare un progetto su questa città; mi raccomando ragazzi, dovete usare tutta la vostra fantasia e creatività, non voglio che mi arriviate con una misera ricerchina e due foto dei monumenti, insomma impegnatevi." sembra un gran bel progetto, insomma abbiamo praticamente carta bianca e in più mi hanno sempre affascinato le città europee. "E ora veniamo all'assegnazione del vostro compagno di lavoro" prosegue il prof e comincia a sfogliare l'elenco. "Allora..
Andrerson con Morgan,
Brown con Emilton,
Cooper con Wood,
Dallas con... Montgomery,
..."
Spalanco la bocca e gli occhi. Non può essere vero. Questo è solo un incubo e sto per svegliarmi. Mi tiro un pizzicotto ma non succede nulla, purtroppo sono sveglia. E sono tutti contro di me. "Ehi Montgomery, non sei felice? Vedrai, ci divertiremo insieme" mi sussurra Cameron all'orecchio e io lo spingo via, sono terribilmente irritata e non ho bisogno che ci si metta anche lui. Fortunatamente la campanella suona e io mi alzo, uscendo velocemente dalla classe. Non sono per niente dell'umore giusto per sopportare i cambi d'umore di Cameron, perciò meglio che mi allontani velocemente.
Per fortuna riesco ad arrivare all'uscita senza essere ostacolata da nessuno e mi siedo sui gradini ad aspettare Emily per andare a casa. Dopo circa 5minuti compare con Nash, si scambiano un tenero bacio e poi si salutano con la mano, mentre lei si avvicina a me. "Ehi, tutto ok?" Mi chiede con sguardo ancora sognante "diciamo che potrebbe andare meglio, il professore di arte mi ha messo in coppia con Cameron in un progetto" dico sbuffando mentre mi alzo dai gradini. "Vedrai che non sarà così brutto, magari all'inizio si, ma io sento che tra voi potrebbe funzionare... insomma, credo che tu potresti davvero cambiarlo" dice Emily in modo serio e un po' imbarazzato, mentre siamo sulla strada del ritorno. La guardo stupita per vedere se è veramente seria, poi scoppio a ridere "tu sei matta, Cameron è un coglione. Non cambierà mai e di sicuro io non ho niente di speciale per poterci anche solo provare" dico continuando a ridere. È ridicolo, il ragazzo che ogni giorno ha una ragazza diversa da portarsi a letto non può e non vuole cambiare, e io nemmeno ci tengo a cambiarlo. Emily alza le spalle "eppure io so che è così" dice. Non le rispondo, non ho per niente voglia di parlare di Cameron. Fortunatamente siamo arrivate davanti casa, così non dobbiamo proseguire il discorso "oggi usciamo, ti va?" chiede Emily prima di abbracciarmi. A dire la verità non ne ho molta voglia, ci sarà sicuramente tutto il gruppo, quindi anche Cameron e non mi va di vederlo, sono ancora a disagio per quello che è successo sabato, ma poi penso che non dovrei compromettere la mia vita e il mio divertimento per un coglione del genere, devo comportarmi esattamente come lui, fregarmene. Così alla fine annuisco "benissimo, ci vediamo alle 16 in spiaggia, scusa ma prima sono sola con Nash e non posso venire a bussare alla tua porta, ci vediamo direttamente lì" dice Emily saltellando "va bene, divertiti con Nash" dico strizzandole l'occhio. Lei avvampa e mi fa la linguaccia, per poi attraversare la strada per raggiungere il suo cancello. Io apro il mio e attraverso il vialetto, poi apro la porta e mi fiondo in camera, non ho fame e devo portarmi avanti con i compiti, se voglio uscire e andare a lezione di danza. Dopo aver studiato alzo la testa e controllo l'ora sul cellulare, segna le 15.20, mi alzo dalla scrivania e vado in bagno, meglio che mi muova se non voglio arrivare in ritardo. Mi sciacquo il viso e mi sistemo il trucco, poi vado nella cabina armadio e indosso un paio di pantaloncini corti a vita alta verdi militari e una t-shirt dalle maniche corte giallina, infilo le allstar nere, poi prendo il mio zainetto, lo svuoto dai libri di scuola e ci ripongo dentro prima le scarpette, poi una calzamaglia nera, un body dello stesso colore, degli scaldamuscoli e un coprispalle grigio scuri. Infilo in una delle piccole tasce dello zainetto un pettine, un elastico e delle forcine e mollette per capelli, poi scendo le scale ed esco, avviandomi verso la spiaggia. Ci arrivo in pochi minuti e guardo l'ora, le 15.57, che puntualità, penso, ora mi resta soltanto trovare gli altri. Mi guardo a destra e a sinistra, infilandomi gli occhiali da sole, ed eccoli lì, seduti su una panchina a chiacchierare. Mi avvicino sorridendo, il gruppo è al completo; ci sono Nash ed Emily seduti uno di fianco all'altra sulla panchina e di fianco a loro l'altra coppia, Luke ed Hanna. Seduti per terra, ai piedi della panchina ci sono Matt e Calum, solo ora noto, poco più in là, appoggiati ad un albero a baciarsi senza ritegno, Cameron e una nuova sgualdrinella dai capelli rosso fiammanti. Smetto di fissarli e mi siedo a terra, di fianco a Matt "Ciao Aria, come va?" mi chiede in tono gentile "tutto bene, grazie" appena ci sente parlare, Cameron si stacca dalla sua amichetta, e la congeda, dandole una pacca sul sedere, per poi avvicinarsi a noi. La ragazza è visibilmente delusa ma se ne va, senza dire una parola. "Già finito? Che hai, stai male Cameron?" Chiede Calum sghignazzando quando Cameron gli si siede accanto "ma non rompere" si limita a dire Cameron per poi spostare l'attenzione su di me "ciao Montgomery" dice con il suo solito tono e sguardo da -sono figo lo so e riuscirò a portarti a letto- "ciao Dallas" rispondo. Il pomeriggio passa velocemente, si sono fatte le 19.30 e farei meglio ad avviarmi verso l'edificio in cui si tengono le lezioni di danza, penso alzandomi dalla sedia del bar in cui ci siamo accampati, mi guardano tutti interrogativi "dovrei andare, tra mezz'ora ho lezione" dico "lezione?" Chiedono in coro Hanna, Luke e Calum, la scorsa settimana non erano con noi al bar quando ho deciso di informarmi sui corsi di danza, quindi è normale che non sappiano di che cosa sto parlando "si, di danza" dico annuendo, "oh wow, quindi sei una ballerina?" Chiede Hanna con un enorme sorriso, lo ricambio e annuisco, "che forza! Allora un giorno ci farai vedere qualcosa" dice Calum e Luke subito dietro dice "già, magari domani, conosco un posto a scuola perfetto, ci stai?" Chiede guardandomi con aria di sfida "va bene, ma il pavimento deve essere in parquet" dico rivolgendomi a Luke e Calum, il primo alza i pollici e Emily batte le mani, entusiasta "non vedo l'ora di vedere quanto sei brava!" Le sorrido e dopo aver salutato tutti, esco dal bar. Arrivata davanti all'edificio mi fermo a fissarlo qualche secondo, è piccolo e l'intonaco è di un verde oliva, le finestre non sono molto grandi e opache, in modo che non si veda all'interno. Spingo la porta d'entrata e mi ritrovo davanti la donnina dell'altro giorno; ha i capelli neri raccolti in una coda e un paio di piccoli occhialetti sistemati sul naso, "buonasera, è in anticipo, prego mi segua, la conduco negli spogliatoi" mi dice avviandosi lungo un corridoio basso e stretto. La donnina di cui ancora non so il nome si ferma circa a metà del corridoi e apre la porta di quello che penso sia lo spogliatoio, prima di farmi entrare dice "la sala in cui terrai le prove è alla fine del corridoio, buona lezione" le sorrido e dico "grazie" per poi entrare nello spogliatoio, è abbastanza piccolo, lungo la parete di destra è posizionata una lunga panca di legno e di fronte ad essa, addossati all'altra parete, ci sono dei vecchi armadietti di metallo arruginito. Mi cambio velocemente e poi mi faccio accuratamente lo chignon, tirandolo bene e mettendo mollette dove ci sono ciuffi ribelli. Guardo l'ora sul cellulare prima di riporlo insieme allo zainetto in uno degli armadietti, le 19.53. Esco dallo spogliatoio e mi avvio in fondo al corridoio, come indicatomi dalla donnina. La porta della sala è aperta e vi ci entro, è abbastanza grande e lungo tutte le pareti vi sono degli specchi, sulla parete di destra fissata al muro c'è la sbarra, vi sono solo due piccole finestre, posizionate in alto sulla parete di sinistra. La stanza è vuota, l'insegnante non è ancora arrivata. Mi siedo in un angolo della sala e indosso con cura le scarpette. Finisco e mi alzo nel momento esatto un cui entra quella che credo sia la mia insegnante; è poco più alta di me, i capelli biondi raccolti in una lunga coda di cavallo, il fisico è secco e il portamento armonioso, tipico delle ballerine. Avrà 35anni circa. "Ciao, sono la signora Roberts, la tua insegnante di danza, spero tu sia pronta per affrontate lezioni lunghe e stancanti, altrimenti meglio che tu te ne vada giá da adesso, il tuo nome è?" dice tutte queste cose in modo serio e determinato, e sinceramente sono un po' in soggezione "Aria Montgomery" "molto bene, Aria, avremo modo di conoscerci meglio e parlare, visto che passeremo parecchie ore insieme, ma non ora, alla sbarra" ordina battendo le mani e io mi ci avvio. Le due ore successive sono distruttive, il riscaldamento alla sbarra non può essere definito così, perchè è lungo e sfiancante, per non parlare degli esercizi allo specchio. "Bene Aria, devo dire che mi hai abbastanza colpito, sei una delle prime ragazze che è resistita alla mia prima lezione, hai superato il test, ci vediamo mercoledì alle 19" dice la Signora Roberts alzandosi dalla sua sedia posizionata al centro della parete di sinistra e uscendo dalla stanza. Crollo a terra, le gambe mi tremano per la fatica e lentamente, alla fine, riesco a tornare a casa. Saluto mia madre e mi avvio subito in bagno, la lezione è finita alle 22.30, perciò è già tardi e faccio la doccia il più velocemente possibile, crollo sul letto senza essermi nemmeno asciugata i capelli e mi addormento; immediatamente e profondamente.
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vivo per due
Ficção AdolescenteLa vita di Aria, un freddo giorno di Novembre, cambierà per sempre. Tutto quello che è sempre stato il suo mondo subirà un profondo mutamento. Aria affronterà per la prima volta la morte. Ma anche dai peggiori eventi può nascere qualcosa di buono. D...