Le vacanze di Natale sono arrivate e non so se sia un bene, perchè finalmente potrò dormire la mattina o un male, visto che devo assolutamente trovare dei regali di Natale decenti. In queste ultime settimane ho passato la maggior parte del tempo con Cameron e Lily; abbiamo tapezzato la camera dell'ospedale con dei grossi fogli da disegno che poi abbiamo dipinto, finendo per colorare più noi che loro. Cameron sembra sia stare bene e il nostro rapporto è radicalmente cambiato; ci sopportiamo per la maggior parte del tempo e alle volte è anche dolce. Immagino che tutti si chiedano cosa sia successo, ma gli unici che sanno della situazione di Cameron sono Nash ed Emily, Nash perchè è il suo migliore amico ed Emily perchè è la ragazza di Nash. Comunque Cameron ha preferito che gli altri non lo sappiano, credo voglia stare tranquillo e lo capisco, anche io ne ho bisogno ed è per questo che ho deciso di concedermi una giornata di "caccia ai regali" da sola. È già il 22 e domani sera abbiamo deciso con i ragazzi di fare una cena per scambiarci i regali e farci gli auguri, sarà a casa di Emily visto che i suoi tornano il 24 da un congresso, sono dei biologhi e sono spesso via. È da un po' che sto girando al centro commerciale e credo di essere a buon punto; a Luke e Calum ho preso due apribottiglia personalizzati a forma di chitarra e dei plettri, visto che racchiudono entrambe le loro passioni e che ultimamente si lamentano sempre di non avere quasi più plettri. Ad Hanna ho preso un paio di orecchini di pizzo rossi e oro, molto natalizi e nel suo stile, visto che ama molto questo genere di cose. A Matt un mini cesto e una mini palla da basket, visto che si è infortunato e non potrà giocare per un po'. A Nash un cappellino della Vans, quello che contemplava l'altro giorno dalla vetrina. Ad Emily un braccialetto molto semplice, argento con tre piccoli ciondoli ; una E, un'onda che rappresenta il suo amore per il nuoto e una A, spero davvero che le piaccia, l'ho scelto con cura. Ho preso anche un pensierino a Lily; delle tempere visto che quando è sola perchè Cameron ed io siamo a scuola passa il tempo a dipingere i muri e uno per mia madre, un libro di poesie di Frost, che lei adora. Ora sto vagando per tutti i negozi in cerca di un regalo per Cameron, non so come mai ma niente mi convince e sto cominciando ad innervosirmi. Entro nell'ennesimo negozio di abbigliamento e comincio a guardarmi intorno, alla ricerca di qualcosa che possa andare bene, niente. Esco e poi, quasi per caso noto un negozietto all'angolo del centro commerciale, piccolo che nemmeno sembra aperto. Mi avvicino e spingo la porta che si apre facendo un rumore stridulo. Non so se sia una buona idea, ma credo sia la migliore che mi sia venuta fino ad ora. Mi avvicino al bancone dove un uomo non molto alto con i capelli rossicci legati in un codino e una leggera barba mi sta osservando. "Ciao, posso aiutarti?" mi dice e io annuisco timidamente "ecco, vorrei far sviluppare questa foto" dico tirando fuori dallo zainetto la macchina fotografica e progendogliela, facendogli vedere la foto interessata. Lui annuisce e attacca la macchina fotografica al suo pc, poi riporta la sua attenzione su di me "bene, se hai tempo in un quarto d'ora al massimo dovrebbe essere pronta, ha bisogno d'altro?" annuisco guardandomi intorno "si, vorrei una cornice per la foto, dò un'occhiata" comincio a girare per il negozio, ci sono migliaia di cornici qui. Ne scelgo una molto semplice, di metallo argentato e una stirscia blu nel mezzo che corre lungo tutto il perimetro, il blu è il colore preferito di Cameron. Poi la porto al bancone e il signore dalla barba rossiccia mi porge la foto "guardi se le piace, poi gliela metto nella cornice" la prendo e la guardo; nella foto, a partire da sinistra c'è Cameron, sul volto una smorfia buffa, ha il naso arricciato e un occhio strizzato mentre l'altro è spalancato e ha un sorriso grandissimo, uno dei suoi sorrisi veri. In mezzo, di fianco a lui c'è Lily che fa la faccia da "pesce palla" come la chiama lei e poi ci sono io, gli occhi incrociati e la lingua di fuori. Mi scappa un sorriso guardandola. L'abbiamo fatta l'altro giorno, ho appoggiato la macchina fotografica sul davanzale della finestra ed ho impostato l'autoscatto, poi sono corsa di fianco a Lily e Cameron che erano già in posa. Quando si è sentito lo scatto siamo scoppiati a ridere e Cameron è andato a prendere la macchina fotografica e ha detto "sei bella anche strabica" per poi diventare un po' rosso "e io non sono bella?" ha chiesto a quel punto Lily in modo offeso, ha salvato la situazione che per me si era fatta imbarazzante e mentre io scuotevo la testa per riprendermi da quella specie di complimento Cameron ha cominciato a farle il solletico. Porgo la foto al commesso che la inserisce nella cornice per poi riporla nella scatola di cartone "vuole che le faccia un pacchetto?" mi chiede cortesemente, annuisco e dopo aver pagato esco dal negozio. *Ehi, va bene se passo in ospedale? Così faccio gli auguri a Lily, non so se nei prossimi giorni riuscirò a passare. -Aria* dopo un paio di minuti il cellulare vibra nella tasca dei miei pantaloncini di jeans *va bene, comunque Lily il 23 e il 24 dovrebbe andare dagli zii, i dottori le hanno dato il permesso, quindi oggi è la tua ultima occasione, a tra poco -Cameron* lo leggo velocemente e mi avvio verso l'ospedale, dopo aver lasciato i regali a casa tranne quello per Lily a cui alla fine ho deciso di aggiungere anche un cappello rosso con il pon-pon bianco, quello di Babbo Natale. Prendo l'ascensore e vado al piano in cui si trova la stanza di Lily, arrivo e trovo Cameron seduto per terra, davanti alla porta della camera di Lily. Un senso di agitazione si insedia in me, ho paura che sia successo qualcosa di brutto ma poi avvicinandomi vedo che Cameron è tranquillo, perciò mi rilasso. "Ehi, che ci fai qui?" chiedo sedendomi accanto a lui, a terra. "Sto aspettando Lily, è andata a fare un paio di esami, sai ci teneva tanto ad andare dai cuginetti così si devono accertare che stia abbastanza bene" dice rivolgendomi uno sguardo "ah, ho capito. Tu come stai?" gli chiedo ricambiando il suo sguardo e guardandolo dritto negli occhi "ho paura Aria, paura che da un giorno all'altro mi sveglierò e la mia piccola Lily non ci sarà più. Cazzo, ha solo 8anni non merita tutto questo." dice passandosi una mano tra i capelli, la voce che trema leggermente e le labbra contratte. Metto la mia mano sopra la sua che sta a terra, sul pavimento. "Andrà tutto bene, Lily è forte e riuscirà a superarlo" gli dico mentre mi guarda sorpreso dal mio gesto. Mi accarezza una guancia "si, hai ragione" dice, ci guardiamo negli occhi. "Ehi Aria, ciao!" dice la voce allegra di Lily che sta tornando dai suoi esami accompagnata da un'infermiera; è dimagrita nell'ultimo periodo e la sua pelle è leggermente pallida e opaca, ma il suo sorriso è ancora stupendo e contagioso e gli occhi sono brillanti. Mi alzo di scatto, interrompendo il contatto che c'era tra me e Cameron e corro ad abbracciarla, lei ricambia e dopo un paio di secondi mi prende la mano e andiamo nella sua camera, seguite dal fratello. "Wow Lily quanti disegni che hai aggiunto! Sono bellissimi" dico indicando le pareti intorno a me che sono sempre più colorate. "Già, ma andando avanti così non potrò continuare per molto, ho quasi finito tutte le tempere" dice triste e a me scappa un sorriso, ho scelto il regalo giusto. "Allora meno male che oggi per te è arrivato l'elfo di Babbo Natale, ecco qui" dico tirando fuori dallo zaino un pacchetto di un bel colore blu mare con un grande fiocco in tinta. Glielo porgo e le si ulliminano gli occhi quando lo apre. "Grazie mille Aria sono stupendi e tantissimi! Proprio quello che volevo, grazie!" dice buttandosi giu dal letto e correndo ad abbracciarmi. Rido, contenta della sua gioia e mentre mi abbraccia le appoggio il cappello rosso sulla testa, lei se la tocca confusa e poi, dopo aver realizzato di cosa si tratta comincia a saltellare per la stanza imitando la risata di Babbo Natale. Scoppio di nuovo a ridere e Cameron fa lo stesso, ho notato solo ora che si è spostato di fianco a me. Ci guardiamo mentre Lily si avvicina al muro con le tempere nuove e comincia a dipingere sul muro "sapete? Spero di essere un po' malata ancora per un po' di tempo, mi piace vedervi insieme, Cameron sorride diverso quando ci sei tu ed è felice davvero e poi io ti voglio tanto bene" conclude il suo discorso senza staccare gli occhi dalla sua opera mentre io li ho puntati sul pavimento. Cameron si passa una mano tra i capelli e dice, rivolgendosi alla sorella "grazie eh" per poi andarsi a sedere sulla poltrona dietro la quale c'è la finestra. "Che c'è?" dice in tono innocente Lily, è così piccola, non capisce quello che ha detto, se solo potesse guarire presto cederei volentieri qualsiasi cosa. Quello che ha detto su Cameron tuttavia mi lascia interdetta, non è vero che è celice grazie a me, lui è così solo grazie a lei. Scuoto la testa per scrollare via l'imbarazzo e torno alla realtà. "Allora, siccome nell'ultimo periodo a cena abbiamo mangiato troppe schifezze ho pensato di farci preparare da mia madre una cena come si deve" esordisco tirando fuori dallo zainetto i contenitori in plastica che mi ha dato mamma; ho quasi sempre trascorso le giornate qui nelle ultime due settimane e alla fine le ho dovuto raccontare la verità, dopo aver chiesto il permesso a Cameron che ha acconsentito a patto che non lo dicesse a nessuno, e così è stato. Lily smette subito di dipingere e corre a lavarsi le mani mentre Cameron si alza dalla poltrona per venire ad aiutarmi "scusala per prima, non sa tenere quel suo beccuccio chiuso" dice e io rimango un attimo sorpresa, non ha cercato di contraddire ciò che ha affermato Lily, ma a quanto pare è una cosa talmente ovvia che si sbagliasse che non c'è bisogno di dirlo. "Tranquillo, tutto a posto" dico passandogli l'insalata di pasta e facendogli cenno di appoggiarla sul tavolino che è attaccato al letto di Lily. Spazzoliamo via tutto, pasta, affettati e anche la torta al cioccolato, una vera specialità di mamma, praticamente l'unica cosa che sa cucinare. "Era tutto buonissimo, i pranzi che mi porta mamma quando voi siete a scuola non possono proprio competere!" esordisce Lily ingoiando l'ultimo pezzetto di torta e pulendosi la bocca con il dorso della mano. "Lo dirò a mamma, sono sicura che ne sarà contenta" dico prendendo un sorso d'acqua. Cameron è stato silenzioso tutta la serata e comincio ad essere un po' preoccupata, ma non posso iniziare una conversazione seria con lui adesso.
"Cam posso andare a letto? Sono stanchissima" dice Lily sbadigliando e Cameron annuisce, spegnendo la tv che stiamo guardando da quasi un'ora. Lily mi abbraccia e mi dà la buonanotte prima di mettersi a letto. Cameron le rimbocca le coperte e poi le dà un leggero bacio sul naso "grazie, ti voglio bene" gli dice prima di girarsi su un fianco. In pochi minuti si addormenta. "Allora, ti va di uscire da qui?" mi chiede Cameron alzandosi dalla poltrona, annuisco guardando l'ora, le 21.35, è ancora abbastanza presto, posso approfittarne per parlare con Cameron. Usciamo dall'ospedale e una leggera aria ci arriva addosso, facendomi rabbrividire. "Ehi, hai freddo?" chiede Cameron guardandomi. Scuoto la testa, anche se un leggero freddo ce l'ho. Lui si sfila la felpa e me l'appoggia sulle spalle, lasciandomi un po' sorpresa, in effetti lo rimango tutte le volte che fa un qualche gesto dolce, mi sembra ancora strano però mi fa piacere, è bello essere sua amica. Zac sarebbe sicuramente stato geloso, odiava quando dei ragazzi si comportavano in modo gentile con me ma odiava ancora di più quando si comportavano male. Però non ne avrebbe avuto motivo in questo caso, visto che se lui non fosse.. non fosse morto non ci saremmo trasferiti qui. "Aria, tutto bene?" la voce di Cameron mi riporta alla realtà e io annuisco. Ha uno sguardo un po' preoccupato mentre si siede su una panchina da cui si vede la spiaggia e il mare, non mi ero accorta di aver camminato così tanto. Mi siedo anche io "guarda che puoi venire anche un po' più vicina, non ti mangio" dice battendo la mano sullo spazio di fianco a lui, quello che ci separa. Alzo gli occhi al cielo e mi avvicino leggermente. Lui sbuffa divertito e azzera le distanze, mettendomi un braccio intorno alle spalle e stringendomi a lui. Mi arrendo e appoggio la testa sulla sua spalla, osservando il mare "come mai eri pensieroso a cena?" chiedo dopo qualche minuto di silenzio "ma nulla, solo che domani Lily partirà con mia madre e non potró sorvegliarla per due giorni" dice a bassa voce. Annuisco e non interrompo più il nostro silenzio.*Piccoli appunti*
So che la faccia buffa di Cameron non è quella che ho messo come copertina ma l'ho trovata cercando su Internet e per pura coincidenza era la stessa che ho descritto come l'espressione di Aria, e mi ha fatto sorridere come cosa perchè è stato un caso, quindi ho deciso di non modificare il capitolo e di mettere la foto "sbagliata".
Comunque spero che la piega che sta prendendo la storia vi piaccia, fatemi sapere e mettete la ★ se la apprezzate, grazie di cuore.♥
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vivo per due
Teen FictionLa vita di Aria, un freddo giorno di Novembre, cambierà per sempre. Tutto quello che è sempre stato il suo mondo subirà un profondo mutamento. Aria affronterà per la prima volta la morte. Ma anche dai peggiori eventi può nascere qualcosa di buono. D...