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Arriviamo di corsa all'ultimo piano, in cui si trova il laboratorio di arte, ci siamo dilungati troppo a parlare e siamo in ritardo. Fantastico, giusto per fare una buona impressione il primo giorno al prof, penso. Spalanchiamo la porta dell'aula e il professore ci guarda malissimo, mentre cerchiamo di riprendere fiato "ci scusi per il ritardo" diciamo insieme io e Matt, Cameron ovviamente non fa nemmeno finta di essere in qualche modo gentile. Il professore annuisce "per oggi sarò buono, visto che è il primo giorno della ragazza, ma cercate di non ripetere l'accaduto, grazie" annuiamo mentre ci andiamo a sedere nei grossi banchi che possono ospitare tre persone "Signorina, si sieda in mezzo a Dallas ed Espinosa prego, non voglio che disturbino la classe, e può dirmi il suo cognome? Grazie" annuisco anche se dentro di me vorrei sbuffare, non mi va di passare ulteriori ore vicina a Cameron, ma non mi sembra il caso di contestare "Montgomery, Aria Montgomery" dico al prof sedendomi al mio posto. La lezione prosegue tranquilla, il prof ha deciso di non disegnare o cose simili ma di limitarsi a spiegare storia dell'arte. Le due ore si concludono abbastanza rapidamente e prima di uscire il prof comunica alla classe "la prossima settimana ci sarà una sorpresa per voi, non voglio anticiparvi niente, sappiate solo che il lavoro andrà svolto a coppie, e queste coppie saranno scelte dal sottoscritto e da nessun altro." per la classe si spandono diverse reazioni, c'è chi è entusiasto e chi invece sbuffa, io non so cos'aspettarmi e mi limito ad alzarmi dalla sedia per tornare di sotto in classe per l'ultima ora di lezione. "Che materia abbiamo ora, Matt?" chiedo mentre scendiamo per le scale "Storia" risponde Cameron battendo Matt sul tempo. Il suo comportamento e la sua costante vicinanza mi irritano, va bene che da quel che ho capito è abituato ad avere le ragazze sempre ai suoi piedi, ma io non sono così e non voglio che mi ronzi continuamente intorno. Visto che sono appena arrivata e non mi va di litigare dal primo giorno con una persona che dovrò vedere tutti i giorni e che è nel gruppo di amici che frequenterò, decido di mordermi la lingua e cacciare via le poco belle parole che ogni tanto vorrei dirgli. L'ultima ora passa in fretta, anche se Cameron mi punzecchia continuamente, non mi dà proprio tregua, è inutile cercare di non considerarlo, peggiora solo le cose. Alla fine gli dico a denti stretti per non farmi sentire dalla professoressa "Cameron la vuoi smettere? mi sembri un bambino di 5anni sovraeccitato per i troppi zuccheri assunti" lui sghignazza e dice "l'unica cosa che mi fa sovraeccitare qui, sei tu" alzo gli occhi al cielo e continuo a seguire la lezione. Per fortuna dopo pochi minuti suona la campanella e posso finalmente alzarmi e allontanarmi da Cameron, che non sembra voler fare altrettanto e mi segue. Arriva presto anche Matt e tutti insieme raggiungiamo il mio armadietto, raccolgo tutti i libri e li metto nello zaino. In lontananza vedo Emily e mi sbraccio un poco per farmi notare, lei mi vede e ci raggiunge. "Ciao ragazzi, tutto bene? Aria mi sembri un po' sconvolta" dice ridacchiando, io sbuffo e dico "con un terribile vicino di banco che non ti dà tregua mezzo secondo, è difficile non esserlo" Cameron fa finta di aver ricevuto una pugnalata nel petto e Matt scoppia a ridere. Arriviamo all'uscita da scuola e i ragazzi ci salutano e poi se ne vanno verso la palestra, hanno gli allenamenti di basket. Basket, se ci fosse stato Zac mi avrebbe sicuamente obbligato ad assistere a qualche partita o allenamento, per imparare le tecniche di base per poi giocare insieme. Cerco di scacciare via il groppo che mi è salito in gola, Emily dev'essersi accorta che qualcosa non va, si ferma e mi chiede "ehi, tutto bene?" sembra preoccupata, forzo un sorriso e le dico "sisi tranquilla, solo che devo tornare a casa a piedi visto che non c'è nessuno che mi venga a prendere, e non credo di ricordarmi la strada" "dove abiti? magari posso darti qualche indicazione" mi dice in tono gentile. "Avenue of Roses 72" le rispondo e subito un enorme sorriso stupito le compare sul volto "Dici davvero?! Ma è pazzesco io sto nella stessa strada, al 73, vuol dire che le nostre case sono una di fronte all'altra!" sorrido entusiasta, questa cosa mi consola terribilmente e poi questa ragazza è davvero fantastica, sarà stupendo averla come vicina. "ma è perfetto! così potremmo vederci diciamo sempre (?)" dico ridendo e lei annuisce prima di abbracciarmi. Ci dirigiamo verso casa, camminiamo con calma e parliamo del più e del meno."Ah, quasi dimenticavo, questo sabato Luke ha deciso di dare una festa nel suo appartamento e ci chiedevamo un po' tutti se volessi venire, tranquilla fortunatamente Alison non ne sa nulla e non ci starà in mezzo ai piedi" mi sembra una buona idea, e mia madre non ha mai avuto problemi a farmi andare alle feste, quindi sorrido e dico "sarebbe fantastico, ci verrò sicuramente, ma di che tipo di festa si tratta?" "oh nulla di che, assolutamente informale, visto che Luke ha appena cambiato appartamento ha deciso di organizzare una piccola festa, dovremmo esserci solo noi, comunque i miei non ci sono questo finesettimana e potresti dire ai tuoi che ti fermi a dormire da me, poi decidiamo se fermarci a dormire da Luke o tornare a casa, ti prometto che ci divertiremo!" fa tanta tenerezza mentre mi racconta il suo piano entusiasta, e io non posso che accettare, non può che farmi bene uscire un po'. Nel frattempo siamo arrivate davanti a casa, le nostre effettivamente sono proprio una di fronte all'altra, ci scambiamo il numero di cellulare nel caso servisse, ci abbracciamo ed entriamo rispettivamente nei vialetti di casa nostra. Entro in casa e lascio lo zaino all'ingresso, i libri li sistemerò dopo. Vado in cucina e mi faccio un toast che sgranocchio ma lascio a metà, poi salgo in camera e apro la finestra, ho voglia di stare un po' sul balcone. Mi corico sulla sdraio e metto un po' di musica per rilassarmi, mentre gli Imagine Dragon cantano e suonano muovo i piedi, scaldando il collo del piede. Fa terribilmente caldo e alla fine mi decido, torno dentro, vado nella cambina armadio e prendo il mio adorato costume nero a margherite, lo infilo velocemente, prendo un grosso asciugamano e corro giu, esco in cortile e mi tuffo. Ah, che bella sensazione. L'acqua non è particolarmente calda ma mi bastano un paio di bracciate per riscaldarmi. Nuoto per un po' e poi esco, avvolgendomi intorno alle spalle e al resto del corpo l'asciugamano. Mi siedo sulla sdraio a bordo piscina e aspetto di asciugarmi leggermente, non voglio bagnare tutto il pavimento in casa. Dopo un po' torno dentro e guardo che ore sono sull'orologio appeso alla parete della cucina; le 17.35, si è fatto tardi senza che me ne accorgessi. Ancora in costume prendo lo zaino dall'ingresso e torno in camera, sciacquo i capelli per togliere il cloro e li avvolgo in un asciugamano, sembra che abbia una grossa meringa rosata in testa. Mi metto un paio di pantaloncini di tuta e una t-shirt per stare in casa e comincio a sistemare i libri nello spazio che ho lasciato sulla libreria. Una volta finito mi giro verso la scrivania e noto l'alta pila di fotografie appoggiate su di essa, mi ero scordata di averle lasciate lì. Prendo un bel respiro e decido di sistemarle sulla parete a cui è appoggiato il letto; prendo diversi fili di spago e con dei chiodini alle estremità li aggancio al muro, poi con dei ferma carte appendo le foto ai fili di spago. Una volta finito mi allontano per osservare il mio lavoro; le tantissime foto, dei diversi luoghi che abbiamo visitato, delle cose strane che abbiamo scoperto e mangiato, di me con gli amici, di me e Zac, sembrano dei panni stesi sui classici fili, solo a più piani considerato che sono moltissime e l'effetto è molto carino, mi piace. Si sono fatte le 19 e mia madre è appena arrivata a casa, scendo per andare a salutarla, "allora tesoro, com'è andato il primo giorno di scuola?" sono contenta che me l'abbia chiesto, voglio davvero parlare con lei, così mi siedo e comincio a raccontarle "oh mamma, è andata davvero bene! Un ragazzo molto simpatico di nome Matt mi ha fatto vedere tutte le aule principali, e sono davvero troppe non credo riuscirò mai a ricordarmele tutte, poi siamo andati in classe, lui ovviamente è nella mia, e mi hanno assegnato l'unico posto libero, sono di fianco ad un ragazzo di nome Cameron, è davvero insopportabile mamma, mi sta appiccicato tutto il tempo e fa battutine idiote in continuazione, sono tutti rimasti stupiti quando invece di abboccare all'amo gli ho risposto a tono, sono tutti abituati a vedere le ragazze cascargli ai piedi, non so come ci riescie, per me fa un po' pena. Comunque, nell'intervallo Matt e Cameron mi hanno portata in cortile per farmi conoscere il resto del gruppo e non immaginerai MAI chi c'era con loro! Nash! il ragazzo del negozio di vestiti, poi ho fatto amicizia molto in fretta con una ragazza di nome Emily, ha la mia stessa età ed è molto simpatica e per di più abita nella casa di fronte alla nostra, è pazzesco vero? poi nel gruppo ci sono altri due ragazzi più grandi di un anno,si chiamano Luke e Calum anche loro molto simpatici. Poi ovviamente a dare una nota negativa alla mattinata è arrivata Alison, la ragazza maleducata del negozio di vestiti sempre, ma fortunatamente ho scoperto che non è nel gruppo, visto che nessuno la sopporta." sputo fuori tutto d'un fiato e mi accorgo solo ora di quanto io sia entusiasta. Mia madre mi sorride dolcemente e dice "come sono contenta che tu ti sia già fatta così tanti amici, magari potresti invitare spesso qui Emily, deve essere molto simpatica. Per quanto riguarda questo Cameron... bhe, è un po' stupido ma ha comunque buon gusto in fatto di ragazze" spalanco gli occhi e poi mi metto a ridere, non posso credere che mia madre abbia appena detto una cosa del genere. Parliamo ancora un po' della mia e della sua giornata e poi decidiamo di prepararci la cena, mamma fa cuocere delle zucchine e delle carote mentre io taglio del formaggio a cubetti. Ci sediamo a tavola e cominciamo a mangiare. "Ah mamma, quasi dimenticavo. So che è solo lunedì e che li ho appena conosciuti e tutto il resto, ma Emily mi ha invitata ad una piccola festa sabato sera, niente di che ma Luke ha appena cambiato casa e ha deciso di fare una piccola inaugurazione, potrei andarci?" chiedo con il mio faccino da cucciolotto, quello che da generazioni fa ottenere ai figli il permesso per quasi tutto. Mia mamma pensa qualche secondo e poi annuendo dice "e va bene, credo possa andare bene, a patto che tu ti comporti bene, intese?" faccio un sorriso ed annuisco, poi cautamente l'avviso che dopo la festa mi fermerò a dormire da Emily, mia madre sembra poco convinta ma accetta, a patto che gliela faccia conoscere. Dopo aver sparecchiato la tavola salgo in camera e mando un messaggio ad Emily *permesso per venire alla festa di sabato ottenuto. Per fermarmi da te ho bisogno di un piccolo favore, ci stai?* dopo pochi minuti ricevo la risposta da Emily *fantastico! vedrai che ci divertiremo, fammi indovinare..prima di darti il permesso vuole conoscermi? nessun problema, se è fantastica la metà di quanto lo sei tu andremo molto d'accordo, domani mattina alle otto meno venti vengo a prenderti a casa per andare insieme a scuola* questa ragazza mi legge nel pensiero, le rispondo *leggi nel pensiero per caso? :,) va bene, a domani* *a domani, -Emily*. Poso il cellulare sul comodino e vado in bagno per lavarmi i denti. Mi metto a letto e ascolto un po' di musica, per poi addormentarmi.

"stammi vicino e non accettare bevande da nessuno, mi raccomando sorellina non voglio doverti riportare a casa ubriaca o peggio!" ci inoltriamo in mezzo alla marea di persone che ci si placca di fronte ad ogni passo. "Zac, voglio andare a ballare! ti prego andiamo sulla pista da ballo" sbuffa, alza gli occhi al cielo ma mi prende per mano, portandomi sulla pista da ballo. La musica è alta e ritmata e cominciamo a muoverci, balliamo come pazzi, una, due, tre canzoni. Uno strano tipo si avvicina mettendomi le mani sui fianchi, è ubriaco, si sente la puzza di alcol da metri. Si avvicina per baciarmi, sono pietrificata, si avvicina fino a guando la sua mascella viene violentemente allontanata da me dal pugno di mio fratello. Mi prende per mano e mi trascina via, mentre quel ragazzo se ne sta a terra, con il naso sanguinante."

Mi sveglio di soprassalto, ho la fronte imperlata di sudore e il respiro affannoso. guardo l'ora sul cellulare, le 2.17. Scendo di sotto, in cucina, e mi verso un bicchiere d'acqua mentre cerco di calmarmi. Ora, senza Zac presente costantemente al mio fianco, in senso fisico vero e proprio, sono indifesa. Sono vunnerabile, dal punto di vista fisico e da quello emotivo. Devo imparare a cavarmela da sola in tutto, è l'unico modo per poter andare avanti. Torno in camera e cerco di riaddormentarmi, dopo quella che sembra un'eternità, ci riesco.

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