63장: Di nuovo tu!

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Felix aprì gli occhi con la testa che gli faceva male, percepiva un odore sgradevole e vedeva nero di fronte a sé. Aveva le mani legate, come i suoi piedi e probabilmente anche il corpo perché si sentiva soffocato. Provò a muovere il capo, il quale fortunatamente era libero e provò a dire qualcosa riuscendo a muovere le labbra. Quindi la sua bocca non era stata bloccata. Restò in silenzio mentre il cuore batteva forte, muoveva il capo sperando che lui fosse lì.

Mentre si muoveva sul quel pavimento, sentì due mani afferrare le sue. Tremavano, lo cercavano e lui subito capì che era lui.

«Hyunjin?» Sussurrò voltando il capo, il più grande che era libero dalle bende si voltò con il capo.

«Sei stato pazzo a venire.» Esclamò mentre Felix stringeva le mani del più grande, «Perché devi sempre fare cose suicide?»

«Non ti lascerei mai morire.» Ansimò mentre muoveva la spalla, la testa gli faceva male, «Tu stai bene?»

«Mi hanno preso a calci e pugni.» Sussurrò il più grande avvicinando il capo a Felix.

«Ma come hanno fatto a prenderti? Akio vi ha accompagnato...»

«Sono scappato, perché volevo venire al campus e farti cambiare idea.» Felix non aveva finito di parlare perché Hyunjin gli rivelò tutto e l'australiano imprecò in inglese serrando gli occhi, «Non è una soluzione buona, come puoi vedere.»

«Il tuo cervello non è buono, Hyunjin. Se non fossi scappato, ora non saresti qui!» Imprecò poggiando la testa sul più grande che sorrise.

«Probabilmente hai ragione.» Felix rise nell'udire quella risposta, comprendo perché diceva che Hyunjin era il suo spiraglio di luce nell'oscurità, «Divertente che nemmeno Akio la spia se ne sia accorto.»

«Era occupato a scampare da Denise incazzata.» Sospirò Felix cercando di togliersi la benda, «Almeno sei ancora vivo... cazzo però questa benda non è che aiuti con i mal di testa. Ma mi hanno colpito?»

«Direi proprio di sì. Ho visto la scena, non hai proprio opposto resistenza. Sono venuti da dietro e boom! Ho sentito io il dolore per te.» Sussurrò Hyunjin giocando con le dita di Felix, «Almeno sai cosa fare?»

«Non so nemmeno chi cazzo è che mi vuole. Quindi improvisserò.» Nel suo tono di voce c'era sincerità, Hyunjin temeva per il peggio non perché non si fidasse di lui ma perché quei uomini erano il doppio di lui e numericamente di più, «Sono nella merda, in real-» Felix si sentì tirare il capo, essere girato in avanti e con prepotenza si sentì sfilare la benda. Poi il suo capo fu spintonato all'indietro e Felix gemette chiudendo forte gli occhi, mentre urtava contro qualcosa di legno.

«Così gli fai male.» Urlò Hyunjin in un inglese perfetto.

«Grazie al cazzo, questo bastardo merita di essere trattato così e anche peggio.» Il piccolo aprì gli occhi mostrando freddezza, impossibilità per quello che aveva appena udito e per l'uomo che aveva davanti. Era ricoperto di tatuaggi, il capo rasato e un grosso naso in un viso smilzo. Gli occhi celesti lo penetravano e avrebbe voluto distogliere lo sguardo ma non lo fece, «Sai chi sono?» Felix corrucciò la fronte guardando quell'uomo, per poi alzare le spalle e scuotere il capo. Anche se voleva mostrarsi sfacciato, ma non sapeva chi fosse, «Vuoi che ti rinfreschi la memoria? Non è passato tanto tempo da quando è successo il fattaccio.»

«Quale fattaccio? Non ho nulla a che vedere con voi.» Disse guardando come anche altri uomini si erano avvicinarsi a lui.

«La tua morte sventata e la cattura di un certo uomo coraggioso che inizia con la S e finisce con la G.» Esclamò mentre Sang entrava in scena con un sorriso malizioso e Felix chiuse gli occhi buttando il capo all'indietro.

HIM || HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora