21 agosto 2026
Un smilzo ragazzo dai capelli biondi, una frangetta che copriva la sua fronte, guardava una tomba con le lacrime agli occhi, le stesse che gli bagnava il viso coperto di lentiggini. Indossava una maglia nera che gli calzava troppo lunga, un pantalone dello stesso colore e indossava una collana con due iniziali una K e un H. I suoi occhi neri ed asiatici guardavano la tomba con sopra scritto un nome: "Lee Katherine" mentre il suo cuore batteva forte.
Katherine, detta anche Kitty, era venuta a mancare tre anni prima a causa della sua malattia che le aveva stroncato vita.
Davanti a quella tomba c'era suo fratello Lee Yongbok, detto anche Felix, che era distrutto dopo tutto quello che aveva passato; la morte dell'amata sorella di certo non era stata una delle notizie migliori.
La tomba della giovane fanciulla era stata messa proprio di fianco a quella del suo ex ragazzo, Hwang Hyunjin morto per mano di un ex pazzo di Felix.
Lui era sopravvissuto per miracolo, ma dal punto di vista mente quell'evento lo rese instabile al punto che dovette andare da un psicologo che gli diagnosticò la depressione e l'anoressia nervosa. La sua scuola a quelle notizie decise di farlo tornare in patria, perché non si poteva avere una spia con un disagio mentale, poiché sarebbe potuto essere un danno anche per sé stesso. Così Felix tornò in Corea del Sud, accolto calorosamente dai suoi amici.
La tomba di Kitty era proprio accanto a quella di Hyunjin, entrambe colme di fiori che i suoi amici, lui e gli amici di lei gli avevano lasciato; Felix ricordava ancora come Kitty gli disse che voleva essere messa a fianco a Hyunjin perché credeva che fosse giusto stesse vicino alla famiglia. L'amore che la piccola provava verso il più grande era immenso e l'australiano lo aveva capito solo con il tempo.
«Vorrei che fossi qui.» Sussurrò sedendosi sulle gambe e allungando la mano verso la pietra grigia con le incisioni che lui e i suoi amici avevano scelto. Chiuse gli occhi avvicinando la fronte a quel pilastro, mentre le lacrime scendevano, «Manchi a tutti. Ogni cosa mi ricorda te...» Si fermò toccando la collana che gli aveva regalato quattro anni prima, «Sai non la tolgo mai.» Era un choker sottile nero che gli aveva regalato quando erano andati al mare, «Tu non meritavi di morire così giovane.» Accarezzò quel pilastro mentre si alzava e andava vicino alla tomba di Hyunjin per sistemare i fiori.
Canticchiava la sua canzone preferita, perché era convinto che lui lo poteva sentire, che lo proteggeva dall'aldilà insieme a Kai e magari aveva finalmente trovato la felicità che lui non era mai riuscito a dargli.
«Ti amo... da quando sei morto è tutto un casino. Già ti ho raccontato cosa è successo e che ora lavoro presso un ristorante...» Si era messo seduto con le gambe incrociate e toccava la lastra di marmo, mentre guardava quelle scritte. Ormai quella era diventata la sua prassi, ogni settimana andava lì per parlare con lui, «Non sta andando male, mi pagano bene e riesco a pagare la professionista che mi segue e i medicinali. Fortunatamente la casa che ho, è condivisa con gli altri ragazzi quindi le quote sono ridotte...» Si fermò sospirando, «Mi ha detto la mia psicologa che sto facendo un buon lavoro con la mia anoressia. Dice che si vede che voglio riprendere in mano la mia vita. Peccato che per me non ha senso, ma l'ho promesso a Kitty.» Si asciugò le lacrime pensando ad una novità che era successo il fine settimana scorso, dopo che Felix era andato alla tomba di Hyunjin, «Lo sai che tuo cugino, Minho hyung, si sposerà con Jisung hyung. Domenica scorsa Jisung hyung gli ha fatto la proposta di matrimonio. Devi vederli come sono felici.» Toccò i fiori, parlava mentre sistemava, «Se fossi stato vivo, ti avrei fatto anch'io la proposta.» Affermò asciugandosi di nuovo le lacrime, «Peccato che tu non mi hai mai voluto dare ascolto e sei morto per colpa mia.» Gli faceva male ricordare quelle cose.
Mentre toglieva le erbacce, sentì una mano possente sulla spalla. Felix alzò il capo seguendo il braccio muscoloso, incontrando gli occhi felici di Jeongin che indossava una camicia bianca e un pantalone nero. Felix tirò un sorriso e il più piccolo si sedette a fianco del più grande.
«Dobbiamo andare. La famiglia di Seungmin ci sta aspettando al ristorante.» C'era gentilezza in quella voce, «Trent'anni di matrimonio non si fanno tutti i giorni.» Felix annuì alzandosi e abbracciando i fianchi di Jeongin, il quale gli accarezzava la schiena.
Felix guardò indietro mentre camminava, vide qualcosa ma pensò che fosse frutto del suo cervello: una ragazzina dai lunghi capelli neri, il viso pallido coperto di lentiggine che lo sorrideva in un vestito bianco che le fasciava l'esile corpo.
Dietro di lei c'era un ragazzo alto, giovane, che lo guardava con amorevolezza. Indossava un pantalone nero e una maglia piena di fori bianca.
Vide che aveva allungato la mano sul capo della piccola, la quale si voltò sorridendo e lui ricambiò guardandola con amorevolezza.Felix chiuse gli occhi ritornando a guardare davanti. Mentre camminava stretto a Jeongin sentì come una carezza sul viso, qualcosa di freddo che premeva con delicatezza su quella guancia e poi una stretta ai fianchi fredda. Aprì gli occhi guardando verso il basso ed ebbe la sensazione che quei due tocchi fossero stati dati da Kitty e Hyunjin, come per dirgli che sarebbero stati sempre al suo fianco, che avrebbero vegliato su di lui.
Percepì un senso di vuoto nel suo stomaco, il petto che sembrava voler cadere ma che qualcosa lo sorreggeva.
Si toccò la guancia con gli occhi chiusi, quella sensazione, non sapeva se fosse vera ma lo credeva in cuor suo, gli stava dando una forza che non pensavo di poter mai trovare.
Kitty e Hyunjin avrebbero sempre vegliato su di lui, Felix non era solo nel suo cammino.
Quella consapevolezza lo rincuorava, non era sbagliato quello che provava, ma non era sbagliato nemmeno distrarsi da tutta quella sofferenza. Ecco cosa sentiva da quella carezza e quell'abbraccio: loro volevano vederlo svagarsi ogni tanto. Volevano la sua felicità e gli sarebbero stati accanto sempre.
Felix non era solo, non lo sarebbe mai stato perché aveva due angeli custodi che vegliavano su di lui.
Fine.
Adesso che siamo alla fine della storia, se volete non siete costrettx, sarei felice di sapere cosa ne avete pensato. Davvero potete buttare giù tutti i pensieri, negativi o positivi che siano, perché io li accetto tutti. Quindi se vi va, vi leggo volentieri!❤️E grazie mille, per tutto! I commenti, per i traguardi che abbiamo raggiunto. Per me significa tantissimo ❤️
Non smetterò mai di ringraziarvi.❤️❤️❤️
STAI LEGGENDO
HIM || Hyunlix
FanfictionDue anime diverse, solitarie e pure che si incontrano. Un'amore che prende entrambi alla sprovvista. Un segreto, un passato difficile. Colpi di scena e due anime che sono destinate a stare assieme. Non si è mai letto una storia così dolce, struggen...