HIM || Hyunlix

Speciale 10k: "Il matrimonio"

Info sul capitolo:
Dovevano essere due, ma ho pensato che un bel capitolo sul matrimonio Minsung ci stava e quindi eccomi che l'ho scritto. Questo qui, ovviamente, si colloca dopo l'epilogo.

Buon divertimento ❤️

Felix non era un tipo mattutino, di certo le urla, il caos e il muoversi da una stanza all'altra per raggiungere i due futuri sposi non la rendeva molto entusiasta. Non solo si era dovuto svegliare all'alba, ovvero alle cinque, ma doveva anche avere a che fare con i suoi amici caotici e correre da una parte all'altra dell'edificio. Non gli sembrava un giusto compromesso, lui avrebbe preferito restare in una stanza da solo e dormire fino a quando tutto quello non era felice: invece non poteva farlo e anche se era felice che i suoi due amici si sposavano, lui avrebbe preferito dormire.

«Un litro di caffè per il nostro Yongbok assonnato!» Aveva detto Chris entrando con un vassoio pieno di bevande, i suoi capelli biondi erano sistemati con cura così da poter essere perfetto per quel giorno, Felix alzò lo sguardo sorridendo grato al più grande, «Così magari aiuti Minho!»

«Io lo vedo solo correre da una parte all'altra, ma poi non fa nulla. Mettici dieci bustine di zucchero, forse lo fa attivare di più!» Rise mentre Changbin gli stava sistemando la giacca, in realtà la stava solo rovinando.

«L'importante è che ci sia la mia presenza.» Affermò prendendo la bevanda, mentre da dietro entrava una ragazza dai lunghi capelli biondi, un vestito rosa cipria e si soffermò a guardare il lavoro di Changbin.

«Yeobo, ma che stai combinando? Stai solo rovinando la situazione!» Era esausta da quella situazione, aveva lasciato la porta con la sua mano sottile e con le braccia snelle si avvicinò a Minho spintonando Changbin che rideva scuotendo il capo, «Seungmin-ah, chiama anche la tua ragazza! Falla venire qui, io da sola non riesco a gestire due sposi che non sanno fare nulla!» Changbin le aveva messo la mano sulla vita, mentre lei si occupava a sistemare quell'uomo, «Yongbok-ah, tu che cosa fai? Contempli il vuoto?» Si voltò con un piccolo sorriso verso il più giovane, il quale la guardò con gli occhi sottili.

«Sì, più regalo la mia presenza.» Lei rise e Felix sorrise, amando come loro usassero il suo vero nome dopo la sua richiesta. Dalla morte di Hyunjin, aveva deciso di permettere ai suoi amici di usare il suo nome perché il più grande lo aveva fatto sentire a suo agio; ma anche perché sapevano la sua storia.

«Vai da Jisung, per piacere e tienilo lontano da Jeongin e Chan oppa vai con lui. Per piacere, quel ragazzo mi sta facendo impazzire e chiedi alla ragazza di Jeongin di venire! Ho bisogno di aiuto femminile, essendo che voi siete incapaci.» Chris fece alzare il più piccolo e lo trascinò via. Felix lo seguì con gli occhi stanchi, il bicchiere nella mano e i piedi che si muovevano per inerzia.

«Io voglio solo dormire, hyung!» Sospirò mentre beveva la sua bevanda, Chris lo guardò con la coda dell'occhio e scuoteva il capo, «Perché alle cinque del mattino?»

«Dai che alla fine ti divertirai, ballerai come un pazzo e sarai felice per i tuoi amici. Non sei felice?» Chiese mentre Felix abbassava il bicchiere guardandolo storto.

«Lo chiedo pure? Certo che sono felice per loro, però alle cinque del mattino non è un buon orario.» Chris rise mentre apriva la porta della stanza di Jisung, il quale stava correndo inseguito da Jeongin che gli urlava di stare fermo.

L'australiano si bloccò sulla soglia della porta, incredulo di quello che stava succedendo in quella stanza. Percepiva come i mal di testa stessero aumentare.

«Hyung, fatti mettere questo cazzo di papillon e il panciotto.» Felix sorrise a quella scena, sembravano essere così felici anche se Jeongin sembrava voler sprofondare perché il più grande non lo dava ascolto. Era felice di sapere che nonostante i periodi difficili causati dai lutti, ora stavano molto meglio. Anche Felix poteva dire di non stare più come primi anni, ormai erano passati di anni e anche se non si dimenticava di lui, stava provando: ormai erano otto anni dal fatto successo.