64장: Salvezza e ricordi.

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Felix non si sarebbe mai voluto muovere da lì, non avrebbe mai voluto lasciare quel corpo; però quei uomini erano molto più possenti e forti di lui. Si sentì trascinare via, vide come il corpo senza vita di Hyunjin cadeva a terra e anche se continuava a piangere urlava il nome di quel ragazzo, provava a liberarsi dalla presa di quei uomini. Anche se voleva vendicarlo, voleva anche lui morire insieme a quel ragazzo. Non era giusto che lui fosse vivo, mentre Hyunjin morto. Lui non meritava quella sofferenza, quella morte. Lui doveva vivere, Felix avrebbe dovuto morire. Anche se il più piccolo faceva resistenza, si ritrovò ben presto ai piedi di Sang con le lacrime che scendevano sul viso, i singhiozzi che passavano su quel corpo, le spalle basse, gli occhi rossi che guardavano il più grande con rabbia, le mani colme di sangue che erano strette in pugno, il capo alto e la mascella serrata. La mano del più grande si avvicinò al viso del piccolo, che però si spostò per non ricevere quel toccò; Sang gli afferrò il volto con prepotenza avvicinando a sé, mentre lui si chinava per guardarlo negli occhi. Felix non lo smetteva di guardare, perché era arrabbiato con lui per quello che gli aveva tolto.

«Tutte queste lacrime per una puttana come lui!» Rise mentre con il pollice asciugava le sue lacrime, «Non credevo che ti avrei mai rivisto piangere, almeno non dopo tutte quelle che ti ho fatto versare io.»

«Questa cosa riguarda noi due, non lui.» Disse ingoiando la saliva, non riusciva a dire molto.

«Ma questo lo so. Però si doveva uccidere, non sia mai avrebbe chiamato i rinforzi.» Esclamò ridendogli in faccia, Felix serrò la mascella, «Che peccato che non collabori e ti fai rovinare questo bel faccio. Ti giuro mi piange il cuore a vederti così pieno di sangue.» Non credeva ad una sua sola parola.

«Sei un pezzo di merda. Hyunjin non ti avrebbe fatto nulla. Volevo solo metterlo al sicuro! Perché ha già sofferto abbastanza.» Le parole iniziarono ad aumentare pian piano di intensità, con la saliva che usciva insieme alle parole e la vena del suo collo che pulsava, «Perché l'hai fatto?»

«L'hai detto tu, sono un pezzo di merda.» Lasciò la presa alzandosi e allungando le braccia. Felix provò ad alzarsi, ma non ci riuscì.

Ma improvvisamente successe qualcosa di inaspettato. Che colse l'australiano di sorpresa, facendolo sussultare.

Lui era convinto che sarebbe morto lì; che avrebbe fatto compagnia a Hyunjin nell'oltretomba. Però cosa successe, gli fece cambiare idea.

Iniziò tutto con un boato, un forte schianto e poi del vetro che gli cadeva frantumato in piccoli pezzi in testa. Felix con gli occhi chiuse alzò il viso e portò una mano davanti al volto, vide che stavano scendendo delle persone da delle corde. Iniziarono a sparare e gli sembrava così fatto a caso, non capiva chi volessero colpire ma mai una volta lo sfiorarono. Così Felix capì che erano lì per lui. Lo volevano salvare, anche se non voleva essere salvato perché voleva fare la stessa fine del suo primo vero amore.

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Era a terra con il capo protetto, il corpo che tremava. Restò così fino a quando gli spari non finirono e percepì una mano sulla sua spalla, cosa che lo fece sussultare perché gli faceva dannatamente male.

«Yongbok sono io, Lauren.» Si sentì sussurrare all'orecchio, percepì il suo odore di vaniglia, quella voce preoccupata. Alzò il capo colmo di lacrime che si mischiavano al sangue e lei sussultò, «Sono tutti morti. Ma cosa è successo?»

«Voleva dei gioielli che diceva che abbiamo rubato, che hanno rubato i miei genitori. Ma credo che sia solo una scusa, lui non vuole altro che farmi fuori. Voleva. Lui sapeva che io so tutto.» Singhiozzò mentre lei lo abbracciava e lui gemeva dal dolore, «Lui è morto.» Singhiozzò contro la stoffa della maglia di Lauren.

HIM || HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora