#18

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"P'Gun stai bene?" Chiese una voce alle sue spalle. 

Il grande si girò e sorrise al suo Nong grato di quella preoccupazione. 
"Non tanto" rispose e l'altro si sedette vicino a lui. 
Singto lo guardò un po'preoccupato, gli sorrise e gli chiese se volesse parlarne. 

"Cosa succederebbe se due persone magari si amano ma quando si mettono insieme... L'altra persona ha sbalzi d'umore, nel senso certe volte e dolce...
Molto dolce e altre sembra che ti guardi male o sia arrabbiato, e tu non sai cos'hai fatto? Cosa fai in quel caso? Tu non vuoi rinunciare a quella persona, la ami davvero... Ma non ti parla, non ti dice nulla, non potresti neanche... Neanche risolvere perché non sai cos'ha..." Spiegò Gun, parlo sempre in terza persona, senza fare nomi od altro, ma vedeva in lui una persona matura e a tratti saggia, sapeva non l'avrebbe deriso od altro. 

Stava veramente male, non lo faceva vedere ma era davvero ferito da questo comportamento. 
Voleva solo capire, perché ora che stava finalmente con l'uomo che amava e dovrebbe essere felice si sentiva così? 
"Forse la persona deve semplicemente dirglielo, se ti ama capirà, siete all'inizio, per quanto vi conoscete e fatte coppia lavorativa, è diverso dallo stare insieme.  
Anche lui potrebbe star male non pensi? E non è un tipo che esprime i suoi pensieri negativi, dovete trovare un compromesso e parlare, P'Off stravede per te e si vede chiaramente. 
Forse c'è qualcosa che gli sta dando fastidio ma non lo dice, non perché non voglia ma non lo trova importante e tu dovresti spronarlo." Rispose Singto tranquillo accarezzandogli una spalla dolcemente e Gun annuì capendo... 

Sorrise e lo ringraziò, per poi bloccarsi. 
"Aspetta i...io non sto parlando di P'Off" disse incerto e Singto alzò un sopracciglio scettico e lo guardò. 
Bastò quello per far sospirare il più grande e lo abbracciò...
Singto ricambiò piano e gli promise che non l'avrebbe detto nessuno. 
"Lo so" rispose Gun, poteva fidarsi di lui, lo sapeva benissimo. 
"Aspetta che si calmi e vai da lui, ora vado, mi hanno chiamato" lo salutò e Gun si ritrovò nuovamente solo. 

Trovò Bibi e si raggomitolò nella sua stanza condivisa col maggiore, lui per il momento aveva ancora un ora libera. 
Passò una mezz'ora semplicemente a coccolare Bibi e giocare col cellulare, quando però Tay entrò nella stanza. 
Lo salutò e si sdraiò sul letto, Gun lo guardò confuso, quella era la stanza di loro due... 

"Posso dormire qua? Stanno usando quella camera..." Chiese ed allora il piccolo annuì tranquillo e si alzò per lasciarlo riposare, il più grande lo bloccò per il polso. 
"Stai tranquillo, Off ce l'ha contro di me, non essere triste" gli disse soltanto e Gun abbassò lo sguardo. 
Si vedeva così tanto? 
Annuì e lo lasciò da solo. 

Ritornò a lavorare, era stanco e aveva fame, molta fame. 
Dovette fare qualche scena con New, fortunatamente non parlò molto. 
Si sedette poi da solo in un angolino, Bibi lo trovò subito e gli saltò addosso, lui sorrise coccolandola ancora, finché non ricevette un leggero colpo alla testa.
 
Alzò lo sguardo confuso e si ritrovò il suo ragazzo che lo guardava dall'alto con una busta. 
Si inchinò e gliela lasciò in grembo "mangia" disse soltanto prima di andarsene. 
Gun aprì la busta e dentro non c'era solo cibo, ma il suo preferito con tanto di bibita. 
Sorrise con gli occhi lucidi questa volta, quella piccola cura l'aveva rincuorato tantissimo che quasi si mise a piangere. 

Appoggiò Bibi vicino a lui ed incominciò a mangiare scoprendosi davvero affamato. 
Finalmente verso mezzanotte finirono di registrare. 
Gun andò subito in camera sua ma non riuscì a parlare in quanto sentì qualcuno litigare. 
"Non ti ho detto nulla, solo voglio dormire, quindi ora puoi andare." Disse Off acido, Tay lo squadrava e sbuffò alzandosi " non pensi di trattarmi male da un po'? Mi puoi dire che ti ho fatto ora?" Chiese esasperato, anche se sapeva benissimo perché l'altro facesse così. 
Sapeva di rischiare, di stargli dando volutamente fastidio. 

"Non fare il finto tonto lo sai benissimo, non so quale sia il tuo gioco in questi giorni ma non mi piace per niente. Lo sai e continui a farlo. " Replicò Off e Gun a quel punto entrò, non gli piacevano i litigi e voleva anche dormire. 

"Gun, scusa vuoi dormire vero? Me ne vado, noi parleremo in un altro momento." Disse e si sporse per dare la buonanotte al più piccolo che ricambiò piano l'abbraccio. 
Sbadigliò e salì sul letto, si aspettò che anche l'altro lo facesse, lo guardò confuso. 

"Non dormi?"  
"Non ho tanto sonno" 
"Ma domani dobbiamo lavorare... " Replicò ancora, voleva davvero sistemare le cose, ma aveva anche il terrore di rovinare tutto. 
"Hai mangiato?" Chiese però il più grande sospirando e lui annuì dicendogli di aver mangiato tutto. 
Lo vide sorridere nuovamente calmo, allora si avvicinò e lo abbracciò, il grande questa volta ricambiò sentendosi davvero meglio ora. 

Gun riuscì a farlo coricare, aveva il suo ragazzo tra le braccia e gli accarezzava dolcemente la testa. 
Gli piaceva, anche se di solito era il contrario, era contento di poterlo fare anche lui, voleva dimostrargli che poteva appoggiarsi anche su di lui. 

Off sorrise e decise che forse per ora poteva smettere di pensare e godersi le attenzioni del piccolo... 
"Papi?" 
"Hm?" 
"Ti amo tanto" disse il piccolo sorridendo e baciandogli la testa, si, né stava approfittando alla grande, lo viziava. 
Capì che piaceva al più grande, ma dall'altra parte sapeva quanto fosse imbarazzato l'altro quindi non gli chiese di alzarsi o di guardarlo, si sentiva stringere e quello era molto più importante per lui. 

"Gun" lo chiamò piano il grande e lui rispose subito. 
"Non ce l'ho contro di te, c'entri tu, ma non sei il problema. Sto cercando ancora di capire il problema". 
Non c'entra con quello che provo per te, ti amo anch'io. 
Solo aspetta ancora un po'... Voglio essere sicuro prima di agire." Confessò Off, aveva capito che il piccolo soffriva, lui si arrabbiava facilmente e non dava mai spiegazioni. 

Sentirsi dire "ti amo" gli aveva riempito il cuore di felicità e si, anche di sicurezza. 
Perché capì che oltre il fastidio c'era anche una grave insicurezza, amava così tanto il suo ragazzo che aveva paura di perderlo, perché era una testa calda lui, e Tay era molto meglio di lui. 

Ma era abbastanza grande e maturo da capire che il piccolo lo amava e basta. 
Sentirselo dire lo rincuorò e decise di parlare a cuore aperto. 
Gun non doveva soffrire per lui, non più. 
"Va bene, l'importante è che io e Papi stiamo insieme.  
Mi fido di te, quando l'avrai capito io sarò qui. " Rispose il piccolo sorridendo contento. 
Off si alzò e lo guardò, si baciarono dolcemente e si strinsero nuovamente dandosi la buonanotte.

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