28/07/20 ore 20:00
Gun stava pulendo la sua casa nonostante lo fosse già.
La sorella gli chiese perché, P'Off era già venuto a casa sua, non era la prima volta.
"No, ma è la prima volta da fidanzati, ma questo non posso dirtelo...
Ho fatto bene ad invitarlo? Forse casa sua era meglio...
Ma non ci vado da quel giorno...
Non voglio autoinvitarmi..." Pensò il piccolo sospirando ora, Off gli aveva detto il motivo, doveva solo credergli.
E lo faceva, sapeva quanto il grande si prendesse cura di lui, però da un lato, aveva bisogno di più certezze..."Gun stai passando l'aspirapolvere nello stesso punto da cinque minuti!" Disse Pim ridacchiando, sapeva che suo fratello aveva una bella cotta per il suo amico, però in questi mesi lo vedeva più felice, pensava fosse finita la storia...
Ovviamente Gun non mancò di cucinare, i piatti preferiti di Off e di Pim, era felice di poter mangiare con le sue due persone più importanti.Quando suonarono alla porta quasi non se n'è accorse.
Aprì sovrappensiero e si ritrovò la persona dei suoi pensieri davanti.
Off lo salutò confuso del fatto che l'altro non parlasse ed il piccolo sorrise e gli baciò il collo come saluto, lo fece entrare e subito un piccolo cane corse da lui scodinzolando.Il grande si inginocchiò per coccolare la piccola palla di pelo bianca facendo tenerezza al padrone.
"Ciao P'Off" lo chiamò Pim timida, il grande ricambiò e solo ora Gun notò la borsa.
"Pim perché quella?" Chiese curioso e lei disse che sarebbe andata fuori a cena e che avrebbe dormito fuori.
"Ma ho preparato la cena anche per te, ci sono anche i tuoi piatti preferiti" mugugnò Gun dispiaciuto, voleva mangiare tutti insieme, pensava di poter abituare la sorella alla presenza dell'altro.
Voleva la sua accettazione."Mi dispiace, è il compleanno della mia amica... Sarà per un altra volta, anche per P'Off va bene? Sono giù, vado" disse sorridendo tranquilla, il fratello la accompagnò alla porta ancora triste e gli diede un bacio sulla guancia, dicendogli di avvisarlo se succedesse qualcosa, come sempre.
Off la salutò, in realtà era più tranquillo ora, anche se gli dispiaceva un po'per il suo compagno, sembra ci sia rimasto davvero male.
"Non volevi rimanere solo con me?" Chiese una volta chiusa la porta e subito il piccolo si girò.
"Papii lo sai che non è quello. Volevo solo che anche Pim stesse con noi... Non c'è neanche la nonna " rispose avvicinandosi a lui, lo abbracciò forte questa volta.Gli chiese se avesse fame ed Off annuì, ma prima che il piccolo si spostasse lo baciò.
Gun ricambiò subito stringendosi di più al grande.
Il grande chiese il permesso per entrare con la lingua, permesso che venne subito accettato.
Le loro lingue incominciarono a giocare tra loro mentre Off ora aveva chiuso il piccolo tra lui e il muro..
Le sue mani andarono a stringere il sedere, gemendo poi di apprezzamento per la morbidezza.
Gun sorrise salendo con le mani sui suoi capelli, stringendoli felice.Si separarono e si guardarono, "sei ancora triste che siamo solo noi due hm?" Chiese il più grande ed il piccolo rise e fece no con la testa.
"Ti avrei portato in camera mia comunque per baciarti. Non ti ho baciato per tutto il giorno..." Rispose il piccolo baciandolo ancora e si strinse a lui."Stai meglio?" Chiese il grande, aveva quasi dimenticato del giorno di oggi.
Il piccolo annuì "si, però è stata una tortura non toccarti ma posso farlo la prossima volta" rispose sorridendogli tranquillo, gli prese la mano e lo portò in cucina.Off lo guardò curioso, era un mistero ogni tanto il piccolo, parlava sempre poco, altre invece parlava molto.
"Perché? Non volevi toccarmi di meno?" Chiese il grande non capendo.
"Si, ma non ti ho toccato perché avevo paura di come reagire. Mi stavo concentrando, e con te mi sento bene e non volevo rilassarmi.
So che è stupido, ma avevo paura di piangere se ti abbracciavo, ma ora va tutto bene Papii.
Posso farcela." Rispose sorridendogli sincero, sapeva di averlo fatto preoccupare e n'era rincuorato.
Si sorprese quando Off si avvicinò e lo abbracciò da dietro.
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È una finzione?
FanfictionSuccesse tutto all'improvviso... Non sapeva come e perché quel nome fosse fuggito dalle sue labbra. Ed ora non sapeva che fare, rise facendo finta di nulla, anche se quel luccichio nei suoi occhi era così strano, ma soprattutto perché invece di esse...