28/07/20
Era un nuovo giorno alla Gmmtv.
Gun era abbastanza nervoso, oggi dovevano girare il primo episodio del loro programma.Si sarebbe incontrato con Off direttamente in azienda, lui doveva girare una scena del suo nuovo Drama.
Erano ormai due mesi che stavano insieme, il piccolo pensò di non esser mai stato così tanto felice...Si c'erano stati degli alti e bassi, ma lo sapevano, erano del mondo dello spettacolo, dovevano stare attenti e non potevano sempre stare insieme...
Sorrise notando il suo amico Oab, andò da lui, non voleva pensare a cosa avrebbe dovuto fare.
Passò il tempo con lui fino a che una persona non si presentò davanti a lui.
"Buongiorno Papii!" Disse sorridendo, lui ricambiò e salutò anche l'altro amico.
"Dobbiamo andare, ci portano direttamente loro, su" lo chiamò e lui lo seguì docile sorprendendolo...
In macchina notò come il piccolo sembrasse abbastanza calmo, si preoccupò, si avvicinò a lui e subito Gun si spostò.Lo chiamò confuso, ma lui sbuffò e gli prese la mano dolcemente.
"Non ora Papii... Sono calmo, davvero. Mi sto concentrando... Solo non ora " Spiegò ed il grande lo guardò dubbioso...
Di solito quando aveva problemi si buttava proprio su di lui.
Ma incominciò a notare uno strano distacco, Gun gliel'aveva anche spiegato "non voglio esagerare, perché ho paura di toccarti troppo davanti agli altri." Questo aveva fatto sciogliere il cuore del grande che baciò subito il piccolo.
Non si preoccupò più del necessario, anche perché Gun si, era distaccato, ma la sua mano teneva ancora la sua felpa.Il piccolo invece si sentiva meglio, anche se voleva davvero ricevere un abbraccio...
Ma aveva il terrore di rilassarsi e piangere, non voleva rischiare di farsi vedere triste.
Era difficile non abbracciare le persone, ma la vera tortura capì che fu quando decise che no, non poteva farlo neanche col suo ragazzo.Arrivarono nella casa del loro amico, salutarono tutti, si presentarono e dopo un mezz'ora iniziarono le riprese.
La madre del loro collega era molto simpatica e alla mano, Gun si trovò molto bene con lei, anche mentre avevano bloccato le riprese, lui parlò con lei, stava bene con le persone più grandi.Off si tranquillizzò guardandolo, era contento che l'altro fosse a suo agio.
Ad un certo punto però Gun dovette fare una domanda, purtroppo gliela comunicarono dopo.
"Cosa vuoi dire a tua madre? Hai qualche preoccupazione?" Chiese dolcemente ma la risposta che ottenne fu come un accoltellata quasi.
"Mia madre sta diventando anziana, ho paura per lei, mi preoccupo, spero si tenga sempre in buona salute." Rispose il collega sorridendo, Gun sorrise stringendo le mani di nascosto e pubblicizzò il prodotto da vendere.Anche quando chiesero alla madre, se avessero qualche preoccupazione verso il figlio, lei rispose dolcemente in modo educato e rispettoso, assomigliava molto alla sua di madre.
Quando finirono l'episodio lui si alzò, e chiese scusa, doveva andare in bagno.
Quasi corse e si nascose dentro...
Fece dei respiri profondi, era solo il primo episodio.
Non era stato così doloroso come pensava...
A parte determinati momenti...Dopo qualche minuto uscì, si ritrovò davanti alla madre del suo collega.
Lei lo guardò dubbiosa e preoccupata...
"Scusa caro... Ho fatto qualcosa di male? " Chiese leggermente in pensiero e lui la guardò sorpreso.
Gli chiese perché la pensasse così e lei rispose dal modo in cui lui l'aveva guardata."Non volevo offenderti o ferirti in nessun modo, però mi è sembrato che te ne volessi andare ... Va tutto bene caro?" Richiese dolcemente e lui questa volta si sentì davvero male.
Gli vennero nuovamente gli occhi lucidi, disse solo una frase, "lei assomiglia tanto a mia madre" la signora lo abbracciò forte.Gun sorrise e ricambiò dolcemente, si sentiva bene tra le sue braccia.
Certo, non erano le stesse, ma sentiva quel dolce calore che solo una mamma può darti...Quando Off preoccupato andò da lui si dovette bloccare, il suo ragazzo aveva la mano stretta a quella della signora che lo accarezzava dolcemente, erano seduti in un divanetto e parlavano piano.
Notò come lui ogni tanto si toccava gli occhi, segno che avesse qualche lacrima.
Decise di andarsene, per quanto volesse consolarlo e aiutarlo, non era lui quello di cui il piccolo avesse bisogno in quel momento.Finirono verso le 16, in macchina le persone parlavano tranquillamente di come sarebbe stato il loro episodio, avrebbe fatto molto successo.
Off era particolarmente partecipe, il piccolo invece guardava il cellulare pensieroso...Gun:
Papi vieni a casa mia oggi?Mandò un messaggio al più grande, che lì per lì non guardò, stava parlando e non si preoccupò.
Il piccolo alzò lo sguardo su di lui e mise un leggero broncio, lo toccò sotto la maglietta sul fianco facendolo sussultare.Ridacchiò ma quando il grande lo guardò male, togliendo la mano rise allora di cuore.
Sapeva di avere le mani fredde ed era una cosa estremamente fastidiosa per il più grande.
"Basta! Oi!" Lo richiamò bloccandogli le mani."Papiii!! Ti è suonato il cellulare!" Disse ancora cercando di entrare sotto la sua maglietta ed il grande questa volta sbuffò prendendo il cellulare, notò il messaggio di Gun e scosse la testa, il suo ragazzo era adorabile.
Off:
Vengo tra un ora.Rispose ed il piccolo sorrise, aveva messo il silenzioso, sarebbe stato troppo strano se avessero sentito un messaggio.
Off gli mostrò il cellulare ed il piccolo lo abbracciò, sentirono un "awww" e ridacchiarono.
Gun era contento, il suo ragazzo sarebbe venuto da lui, finalmente avrebbe potuto ridormire con lui.Anche se... Sperò anche di fare altro, si ricordò di quel giorno nella casa... Dove lui gli aveva fatto un...
Arrossì leggermente ricordando, il grande si avvicinò a lui.
"A cosa pensi?" Sussurrò curioso e si, malizioso.
"Tu a che pensi?" Chiese invece il piccolo provocando nel grande una risata.
"Penso che vorrei tanto farti diventare rosso come quella mattina bellissima dove mi ha-" Gun gli tappò la bocca con la mano.
Stavano sussurrando ma non voleva rischiare.Quando lo disse l'altro rise ancora.
"Non vuoi rischiare o non vuoi che lo dica e basta?"
"Entrambe!"
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È una finzione?
FanfictionSuccesse tutto all'improvviso... Non sapeva come e perché quel nome fosse fuggito dalle sue labbra. Ed ora non sapeva che fare, rise facendo finta di nulla, anche se quel luccichio nei suoi occhi era così strano, ma soprattutto perché invece di esse...