#30

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Off:
Dove siete?

Olive:
Dietro di te.

Il grande si girò subito e notò solo lei, quando gli indicò la macchina, lui prese il piccolo e lo trasportò nella sua...
"Buona fortuna" disse soltanto lei e se n'è andò.

Off sospirò e dopo avergli allacciato la cintura partì.
Non sapeva se andare a casa sua...
Decise di rischiare, parcheggiò e dopo aver preso l'ascensore prese anche il piccolo.

Entrò velocemente in casa e lasciò Gun sul letto.
Lo guardò, aveva delle occhiaie davvero brutte... 
Si sentì in colpa, forse se gli avrebbe parlato... 
Non sarebbe successo tutto questo.
Ma anche così rimaneva la persona più bella che lui avesse mai visto.
Averlo qui vicino lo fece sentire nuovamente bene, il macigno si era alleggerito.

Andò in bagno e prese una bacinella, la riempì di acqua calda, ritornò ed incominciò a lavare piano il suo ragazzo.
Non aveva fretta, volevo fare il più piano possibile...

Quando il piccolo mugugnò il suo cuore fece un salto, aveva paura.
Sentendo dell'umido Gun aprì distrattamente gli occhi e...
Ed Off era lì, davanti a lui.
Lo stava pulendo... Che ci faceva lì?
Era a casa sua? Ora lo faceva stare a casa sua? 
Sentì all'improvviso una voglia sfrenata di vomitare e corse in bagno, non riuscì a chiudere la porta ed Off lo seguì tenendogli la fronte.
Lui cercò di spostarlo ma non ci fu verso.

La gola gli bruciava un sacco, accettò un nuovo spazzolino, preferiva quel sapore al vomito.

Si chiedeva perché il grande rimase tutto il tempo dietro di lui, lo aiutò ma non disse nulla.
Doveva ringraziarlo ed andarsene?
Si sedette sul letto, ancora scosso...
Off non si sedette di fianco ma per terra, voleva vedere il volto del piccolo.

Provò a parlare ma Gun sospirò...
"Sono stanco" disse distrutto ed Off annuì.
"Quindi non scapperai più?" Chiese dolcemente ed il piccolo lo guardò, non riusciva ad odiarlo, si sentiva stanco, in più lui era così... Lui.

"Ho paura" rispose ed Off gli fece un piccolo sorriso, faceva male vederlo così ma doveva sapere i pensieri del piccolo.
"Mi ha fatto male... Davvero male, ho paura di scoprire che è vero. 
Perché non potrei mai... Non c'è la farei... " Disse cercando di respirare normalmente, sentiva l'aria mancare ed il grande se n'è accorse.
"Non è vero. Non ti ho tradito Gun, non lo farei mai. " Disse allora guardandolo, era serio e sincero, sperava gli credesse.

Gun lo guardò e sentiva quel dolore andarsene piano piano... 
Ma non era del tutto sicuro.
"Voglio... Crederti... " Sussurrò ed il grande gli prese la mano, questa volta Gun non la tolse ma non ricambiò.

"Risponderò a tutto." Rispose ed il piccolo lo guardò.
"Perché non mi hai più invitato qua?" Chiese allora ed Off sospirò.
Gli spiegò la situazione, si sentiva osservato ed aveva ragione.
"Quelle donne sicuramente c'erano, ma non le conosco. Non le ho mai viste." Disse incominciando ad arrabbiarsi...

"P'Mook?" Chiese allora il piccolo ed Off questa volta gli disse di si, che lei era venuta a casa.
"Ero con Arm, ci ha parlato del suo progetto, hai visto che ne ha fatto uno insieme a lui no? Era di quel giorno. 
Non sono rimasto da solo con lei ed anche se fosse successo non avrei fatto nulla, perché io amo te ed ho scelto te. Non ho bisogno di nessun'altro. 
La persona che voglio sta davanti a me" Spiegò ed il piccolo scoppiò a piangere.

Off lo guardò preoccupato, cercò di alzarsi ma Gun si buttò su di lui.
Allora lo strinse e basta, aveva davvero il piccolo tra le sue braccia.
Non poteva crederci, non credette neanche a delle lacrime che scesero da lui.

"Va tutto bene... Gun... " Cercò di calmarlo ma si sentiva stringere sempre di più.
"P'Off..." Lo richiamò e lui rispose anche se, non sentire il suo soprannome lo fece rimanere male, ma capì non fosse il caso.

"Ti amo... " Disse e questo fece battere fortissimo il cuore del più grande, lo voleva davvero ammazzare?
Cercò di spostarlo e quando Gun decise di farsi vedere gli sorrise, il piccolo si sorprese, anche lui stava piangendo...

Gli prese il viso tra le mani e gli baciò dolcemente gli occhi, Off si sentì rincuorato per quella premura.

"Mi dispiace averti fatto male." Disse ed il grande si sorprese, perché si, l'aveva fatto.
Ma anche lui gli aveva fatto estremamente male eppure il piccolo gli sorrideva dolcemente e gli chiedeva scusa.

"Non voglio più farti del male" sospirò il grande accarezzandogli una guancia...
Gun andò incontro a quella carezza e lo guardò facendogli un piccolo sorriso.

"Non dire mai più che non vuoi essere toccato da me" disse ancora il grande ed il piccolo annuì chiudendo gli occhi.
"Non dire mai più che voglio lasciarti" rispose ed il grande lo baciò.

Fu un bacio bisognoso, Gun subito ricambiò e si strinse di più ad Off.
Si staccarono poco dopo.
Il grande lo fece alzare da lui ed aprì il comodino.
Tornò dal piccolo e gli porse una piccola chiave.
Gun lo guardò confuso "è di casa mia" disse soltanto ed il piccolo lo guardò scioccato.
Gliela stava porgendo davvero?
"Pensavo fosse troppo presto, avevo paura di spaventarti.
Ma si, ci siamo messi insieme da pochi mesi, ma ti conosco da cinque anni.
Non ti sto chiedendo di trasferiti, è impossibile, ma voglio che tu l'abbia. " Disse serio e si, ansioso.
Gun la guardò e sorrise baciando la chiave.
"Sai che non la riavrai più vero?" Chiese guardandolo, ed Off sorrise di cuore, perché il suo ragazzo gli stava dicendo che sarebbe rimasto con lui per sempre.

Annuì e lo ribació, il piccolo si avvicinò di più ma lui si distanziò.
Gun lo guardò confuso ed il grande si alzò porgendogli la mano.
"Sei troppo stanco, ti devo nutrire prima di stancarti di più" disse facendogli l'occhiolino.

Gun arrossì ma rise questa volta e prese la mano del suo ragazzo.
"Papii è un pervertito."
"Non ho mai detto di non esserlo" rispose tranquillo incominciando a cucinare per tutti e due.
Il peso non c'era più, quando si girava Gun era dietro di lui, era lì.

Sorrise quando vide delle mani sul suo addome.
"Papii finalmente respiro di nuovo" sussurrò più a sé stesso ed Off sorrise.
"Anch'io Gun. Anch'io." Pensò stringendo una sua mano dolcemente.

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