Capitolo 4

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"Tu non la senti la mia anima che urla, vedi un sorriso ma dentro sono distrutto."

- anonimo

Alcool, droga, erba, marjuana e ragazze, tante ragazze.

Questa è la mia vita, lo è sempre stata. Non vorrei essere da nessun altra parte oltre che qui, casa mia è piena di gente, la musica è alta fino al massimo, le finestre vibrano e anche il pavimento in parquet è in movimento. Sono seduto per terra contro la parete della mia piccola soffitta, mi sono scolato già ben 10 bicchieri di vodka e altro liquido di cui ora non ricordo il nome, sto fumando la mia terza canna di questa sera, sono più sbronzo di quanto pensassi. Nella testa ho solo lei, Adelaide il suo nome, i suoi capelli che dondolano a destra e sinistra a ritmo dei suoi passi, i suoi occhi color nocciola/cioccolato, non saprei come definirli... perfetti?

Mi sono fatto una ragazza in bagno urlando il suo nome, sono messo proprio male. Non ho fatto altro che pensare a lei, ogni misero secondo di questa giornata ho avuto solo il suo sguardo nella mia fottuta mente. Finisco la canna e decido di scendere al piano di sotto, mi alzo barcollando e fortunatamente arrivo alla porta senza cadere, ma il vero incubo, ora, sono le scale. Così come sono conciato mi farei il rotolone fino al salotto. Mantenendomi alla parete scendo piano, le mie palpebre stanno per andarsene a fare in culo. Dannazione. Arrivo in salotto e un odore di sudore mi attraversa le narici, ma che porci ci sono qui dentro! Mi serve quel bastardo di Liam, dove diamine è? La stanza è buia, solo qualche lampada illumina il mio salotto, cammino tra la folla in cerca di qualche mio amico ma non trovo niente. La testa mi rimbomba troppo, come se qualcuno mi stesse prendendo a martellate in testa, è una sensazione orribile. Mentre cammino tra la gente qualcuno mi da una pacca sulla spalla, mi giro di scatto e incontro la faccia sbronza di Liam con un sorriso da ebete stampato in faccia. Ubriacone di merda.

"Amico devo parlarti." Dico urlando. Liam continua a sorridere facendo finta di aver capito quello che gli ho appena detto ma dalla sua faccia da coglione si vede che non ha capito una mazza. Lo tiro per la maglietta avviandomi verso la porta d'entrata, la apro e butto Liam fuori che inciampa nei suoi stessi piedi. Incomincio a ridere guardando la scena, sta proprio fatto.

"Che cazzo ridi stronzo." Ghigna mentre cerca di alzarsi aggrappandosi al muretto di casa mia. Lo guardo mentre continuo a ridere, prova più volte a mettersi in piedi senza riuscirci, allora, decido di aiutarlo. Prendo un suo braccio tirandolo su e lo faccio sedere sugli scalini, gli do qualche pacca sulla spalla per farlo ritornare in se e poco dopo smette di ridere tirando su col naso, mhm Payne cattivo che ti sei aspirato eh?

"Hai mai sentito parlare di una certa Adelaide Morris?" domando diventando serio.

"Antartide Morris? Che cazzo di nome è?" domanda mentre ride. Ora lo picchio.

"Fanculo." Imprecai alzandomi.

"Ho detto Adelaide Morris, nonno!" ripetei urlando.

"Ah.. sono una famiglia di poveri disagiati, solo questo so." Afferma con un sorriso in faccia.

"Dove abitano?" domando portandomi una mano sulla fronte, fanculo il mal di testa.

"Mhm.. ce ne sono di Morris qui, non saprei dirti amico." Afferma guardandomi.

Come faccio a trovarla?, stavo per andarmene quando sento la voce di Liam dire qualcosa.

"Logan.."

"Cosa c'entra Logan?" domandai girandomi verso Liam.

"Lui fa molte consegne per Brighton dovresti domandare a lui.. di sicuro saprà chi è e dove abitano." Afferma per poi alzarsi mentre barcolla, alza il pollice ed entra in casa.

Guardo un punto fisso e penso, mi serve Logan immediatamente. Cerco il mio i-Phone nelle tasche della mia giacca ma senza trovarlo, tocco le tasche dei jeans e noto un qualcosa di duro nella tasca destra, infilo la mano dentro e caccio il mio telefono. Lo sblocco e subito chiamo Logan.

Uno

Due

Tre squilli, cazzo rispondi.

"Malik." Afferma. Grazie al cielo.

"Hei Logan ho bisogno del tuo aiuto. Dove possiamo vederci?" gli domando andando verso la mia auto.

"Ehm.. ora sarei impegna.."

"Arrivo da te, a tra poco." Sbotto interrompendolo, non ha capito una beata minchia che mi servono informazioni su quella ragazza, ho bisogno di sapere tutto. Devo vederla.

Entro in macchina e accendo il motore, strizzo gli occhi che stanno quasi per abbandonarmi ma non me ne frega più di tanto, ora quello che voglio sapere è dov'è Adelaide. Premo col piede sull'acceleratore e sfreccio lungo la strada facendo manovre davvero pericolose, fortunatamente arrivo a casa di Logan sano e salvo, esco dalla mia auto sbattendo la portiera e mi avvio alla grande porta di legno, do due pugni sulla porta e aspetto. Se quel ricchione di Logan non mi apre, giuro che buto la porta a terra, sento imprecare un "fanculo" e subito capisco che è Logan. Qualche instante dopo la porta si spalanca facendomi vedere il ragazzo che cercavo con un accappatoio quasi tutto aperto, chissà chi si stava facendo.

"Mi spieghi che cazzo vuoi alle 2 di notte?" domanda facendomi entrare.

"Ti stavi scopando Sasha o qualcun'altra?" domando ridendo mentre lo guardo. Brutto porco di merda.

"Cazzi tuoi?" afferma.

"Tutti i cazzi sono miei amico!" affermo ridendo. La sbronza ancora non mi è passata.

"Certo.. allora cosa ti serve?" mi domanda sedendosi di fronte a me.

"Adelaide Morris." Affermo tutto d'un fiato, ho l'ansia cazzo.

"Uh la bella figlia dei Morris eh.. non è la piazza adatta a te fratello!" sbotta ghignando.

Non è la piazza adatta a me? Ma che cazzo ne sa lui di piazze adatte al sottoscritto Zayn Malik! Lo fulmino con lo sguardo, o mi dice dove cazzo sta o gli taglio quelle due palline da ping-pong che ha nelle mutande.

"E perché scusa?" domando irritato.

"È una troppo seria, figlia di papino e mammina, gli entri nelle mutande solo dopo il matrimonio.. se ci riesci eh. Ha un culo da Dio ma non te la da manco per tutto l'oro del mondo." Afferma guardandomi

Mi sta prendendo in giro per caso?

"Dove abita?" domando cercando di cambiare argomento, per ora non voglio entrare nelle mutande di nessuna.

"Vicino la posta.. non ricordo la via ma ci dovrebbe essere scritto Famiglia Morris da qualche parte." Afferma.

Salto da sopra la sedia e mi avvicino verso l'uscita beccandomi uno sguardo strano da parte di Logan.

"Grazie Logan." Lo ringrazio uscendo di casa, premo il tasto per aprire la macchina ed entro dentro, aziono il motore e parto. La posta, la posta, dove diamine è la posta qui? Giro per quasi mezz'ora in cerca della posta e finalmente la trovo, fermo la macchina davanti a una casa e incomincio a camminare sul marciapiede guardando ogni targhetta di ogni casa fin quando la mia attenzione viene catturata da un cartello piantato nel terreno con scritto sopra Famiglia Morris. Bingo.

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Ed eccomi qui bei lettori, scusatemi per questo ritardo nell'aggiornare ma ho avuto e ho ancora una settimana piena di interrogazioni e compiti scritti quindi mi è difficile trovare qualche ora per scrivere a Computer. Spero comunque che vi piaccia, so che è piccolo ma l'ho scritto di fretta quindi scusatemi per eventuali errori grammaticali. Cliccate sulla stellina oppure non continuerò più la storia, ho bisogno di sapere a quante persone piace questo nuovo libro. Commentate per favore, leggere i vostri consigli mi rende molto felice. Grazie di vero cuore a tutti voi mille lettori, so che sono pochi ma per me già è tanto. Buona serata!

- Autrice

Adelaide - [ Zayn Malik ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora