Capitolo 12

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"Tu con me avrai pure perso del tempo, ma io con te ho sprecato affetto."

- anonimo

Una serata in lacrime, non so che ora siano ma so per certo che sono su questo letto da ore senza fare niente. Sento il tessuto del mio cuscino bagnato dalle mie lacrime, il mio cuore è stato distrutto per la.. seconda, terza volta? Ho perso il conto, scusatemi. Io credo di non meritarmi questo, sono una ragazza che ha sempre voluto bene a tutti, che ha sempre aiutato il prossimo, ho sempre porso la mia seconda guancia, a tutti. Non riesco a capire il motivo di questo odio rivolto a me, non dico di voler vivere la mia vita tra rose e fiori, con sempre il sorriso sul volto, ma almeno di viverla in serenità, con la tristezza che mi segue, che mi sfiori leggermente senza mai però potermi avere sua per sempre. Sono debole, non so per quanto ancora potrò resistere, quanto emotivamente potrò andare avanti. Lui è la parte oscura della mia vita, è come se fosse la parte infondo al mare, la parte che viene segnalata perché è profonda e pericolosa. Lui è così, profondo nel senso che non si sa cosa potresti aspettarti da uno come lui e pericoloso perché fa del male a chi ha accanto, usa le persone come oggetti ed io non voglio essere trattata così, da uno come lui. I miei pensieri vengono dissolti dalla vibrazione del mio telefono, mi stanno chiamando, spero che non siano i miei, non voglio che mi sentano con questa voce spezzata. Porto la mano sul comodino prendendo il telefono e quando noto il numero di Harry il mio cuore si blocca. Rispondo o non rispondo? Perché devo farmi ancora più male di quanto già me lo stia facendo? Ma se ci penso su.. Harry non è come lui, magari vuole solo salutarmi. Rispondo.

"Adee pensavo fossi morta!" Urla dall'altra parte del telefono, mentre una musica assordante si fa sentire dall'apparecchio. Sposto il telefono dal mio orecchio per il troppo rumore e lecco le mie labbra, tossendo.

"Hei.. Harry no è solo che ho avuto da fare quindi.." Parlo chiudendo gli occhi.

"Vieni alla festa." M'interrompe urlando, i miei occhi si spalancano a quelle parole. Non lo farò mai.

"Non credo sia una buona idea, grazie." Rifiuto il suo invito mentre entro in bagno. Guardo il mio riflesso allo specchio e quasi mi scappa un urlo dalla paura. Sono inguardabile.

"Dai Adelaide, ci stiamo divertendo un sacco. Ci sono tutti qui, per Zayn." Spiega mentre si sposta in un punto più silenzioso.

Non l'avesse mai detto, le lacrime stanno per uscire dai miei occhi gonfi e rossi mentre io combatto con tutta me stessa cercando di fermare la loro uscita forte e infinita. Chiudo la mano facendo penetrare quasi le mie unghie nella pelle.

"Davvero Harry, non sono in vena di feste stasera." Affermo ingoiando la mia saliva secca in bocca, non piangere.

"Non sei in vena di feste o di Zayn stasera, Ade?" Chiede serio, la sua voce mi ricorda quella di mio padre, mi manca.

"Io devo andare.. scusami." Balbetto cercando di cambiare discorso.

"Vengo a prenderti fra 10 minuti. Fatti trovare pronta bambola." Sbotta tossendo, è ubriaco.

"No Harry davvero, sto bene qui, grazie." Non voglio andare a quella festa, non lo farò mai.

"Porca puttana devi venire cazzo. Giuro che vengo lì e ti sfondo la porta. Ti aspettiamo, muoviti." Sbraita attaccandomi il telefono in faccia. Non ci penso proprio.

"Che nervi." Impreco buttando il telefono sul letto. Porto le mani tra i capelli, sono troppo nervosa.

Il telefono vibra nuovamente ed io lo prendo senza vedere chi è e rispondo.

"Chi è?" Urlo.

"Preparati che sto venendo. Senti." Afferma avvicinando il telefono al motore della sua auto. Mi si accappona la pelle e rispondo senza pensarci.

Adelaide - [ Zayn Malik ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora