"Gli occhi sbiaditi per il pianto, il cuore fragile di chi ha amato tanto."
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Sono qui che la guardo mentre dorme serenamente. Il suo petto si muove lentamente verso l'alto e le sue labbra riposano. È una creatura così meravigliosa, non so chi me l'abbia mandata cosi, all'improvviso.. come un miracolo. Guardo le sue gambe lunghe e snelle che sono piegate, la mia maglietta le arriva a metà coscia, le copre giusto il sedere. Resterei a guardarla per ore e ore, senza mai distogliere lo sguardo. Le sue mani si muovono toccando il suo viso, si stiracchia e i suoi occhi finalmente si aprono. Il suo sguardo cade su di me che sono accanto a lei mentre l'ammiro, assottiglia gli occhi e si guarda intorno scattando.
"Dove sono?" Domanda guardando la mia camera.
"In camera mia" Rispondo tranquillo. Sono pronto al suo sclero.
"Cosa?" Urla scendendo dal letto. Lo sapevo, sospiro buttando la faccia sul cuscino dove dormiva poco fa Adelaide. Sento il suo profumo, adoro.
"Perché sono qui e perché ho una maglia come vestito? Dov'è la mia roba? Cosa cazzo è successo?" Sbraita per la stanza, sento i suoi piedi battere sul parquet mentre va avanti e indietro. Ora la sparo.
"Non dirmi che abbiamo fatto.. oh no. Cristo santo cosa ho fatto? Altro che una notte da leoni.. Dovevo starmene a casa a dormire. Perché sono qui? Con te poi.." La sento mentre urla. Alzo la mia faccia dal cuscino guardandola, i suoi capelli sono arruffati, le sue guance colorate di un leggero rosso e poi tutto il resto è perfetto.
"Perché mi fissi?" Chide fermandosi davanti al letto. La guardo negli occhi sorridendole, è così buffa.
"Ti sto solo guardando." Affermo mettendomi seduto a pochi metri da lei.
"Smettila, smettila che non è divertente." Agita le mani per l'aria mentre sbuffa, è adorabile.
"Io non sto facendo niente." Parlo mentre la guardo. Mi fissa guardando la mia maglietta che le ricade lungo il corpo, le sta benissimo. Vedo i suoi piccoli piedi muoversi e le sue braccia unirsi al petto.
"Hai freddo?" Le domando dolcemente scendendo dal letto per raggiungerla, mi avvicino al suo esile corpo mentre una mia mano le accarezza la guancia. Muove la testa di lato in senso di no ma io so che sente freddo. Inclino il suo collo di lato facendo sentire le mie labbra su esso, lei rabbrividisce senza allontanarsi, avvicino le mie labbra al suo orecchio e le parlo.
"Sono le 7 di mattina, hai freddo e lì c'è un letto grande e caldo che ci chiama. Che ne dici se ci stendiamo sotto le coperte al calduccio ade?" Sussurro vicino la sua pelle facendola rabbrividire nuovamente. Si allontana da me sorridendomi, bingo. Ora sarai mia piccola.
"Vaffanculo." Sbotta lasciandomi spiazzato. Ho capito bene? È ancora sbronza.
"Come scusa?" Le domando cercando di capire e sperare che mi stia prendendo per il culo.
"Perché non ti ci metti con la tua piccola rossa nel lettone caldo eh? Tu non mi freghi più Malik. Io non sono come quelle troiette che ti leccano il culo solo per una scopata. Io sono una donna a cui, tu devi portare rispetto. Smettila di perder tempo con me, io non lo farò mai con uno come te, dimenticatelo, ora dammi la mia roba grazie." Conclude aprendo la porta della mia camera. La guardo mentre mi distrugge, mi ha visto ieri sera mentre mi baciavo con la tipa rossa di cui non ricordo neanche il nome. Non può lasciarmi di nuovo.
"Ora." Scandisce ogni lettera, chiudo gli occhi sconfitto. Che posso fare? Finisce sempre così, non riesco ad essere serio con una ragazza, non ci sono mai riuscito.. entro nel bagno prendendo il suo vestito a la sua borsa, rientro nella camera e lei è ancora lì che aspetta. Le porgo il tutto e lei si tira le cose da mano scendendo le scale, mi porgo dalla scala guardandola che si infila le scarpe per poi lasciare la casa sbattendo la porta alle sue spalle. Porto la testa tra le mani e do un calcio nel muro formando una crepa. Mi accascio a terra sedendomi contro la parete mentre fisso un punto non preciso, sento dei passi sempre più vicini a me, qualcuno si siede accanto a me e sospira.
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Adelaide - [ Zayn Malik ]
FanfictionEra la cosa più bella che mi fosse mai capitata, lei era il mio cambiamento, lei è arrivata da me perché mi è stata mandata da qualcuno. Mi ha stravolto la vita, ad un tratto non riconoscevo più quel "Malik" che ero diventato, rivedevo in me quel "Z...