"Il primo bicchiere è per la sete;
il secondo, per la gioia,
il terzo, per il piacere;
il quarto, per la follia."- Apuleio
POV ADELAIDE
Mossi le dita delle mie mani e potei sentire piccoli pezzi appuntiti pizzicarmi i polpastrelli, i miei occhi erano ancora chiusi e a malapena sentivo le voci di chi mi era intorno. Cercai di tirare a me la gamba destra ma era incastrata, sentivo puzza di benzina e il suolo su cui ero appoggiata emanava calore. Non riuscivo a muovermi.
Aprii gli occhi e tutto era ombrato, notai soltanto una specie di palla bianca sgonfia che copriva metà del mio corpo, girai la testa verso destra e misi a fuoco, era tutto buio, solo fuori c'erano delle luci. Con la mano sinistra mi toccai la fronte e sentii qualcosa di secco sulla mia pelle, portai la mano davanti agli occhi e notai subito che era sangue, dilatai i miei occhi urlai con le minime forze che mi erano rimaste."È viva, correte, dobbiamo tirarla fuori prima che l'auto esplodi, sta perdendo benzina!!" Qualcuno corse mentre altri iniziarono a spaccare il vetro che si trovava dietro di me. "Aiuto, vi prego.." Piansi, volevo muovermi ma le mie gambe erano entrambi bloccate. "Tieni duro ragazza!" Urlò un uomo. Sentii le sirene dei vigili del fuoco e anche quelle dell'ambulanza, non voglio morire.
"Adelaidee!" Maxim. Potei distinguerlo, urlava il mio nome a secondi. "Adelaide ora ti tiro fuori da qui." Volevano spaccare il vetro, solo da lì sarei potuta uscire. "Ora esplode, tiriamola fuori, subito!" Riuscirono a spaccare il vetro da dietro, una scia d'aria fredda colpì il mio viso e riempii i miei polmoni con essa, vidi Maxim prendermi la mano e stringerla nella sua, mi tirò a sè ma le mie gambe erano ancora bloccate. "Sono bloccata Max, le gambe.. aiutami." Lo pregai piangendo, "Andate davanti e cercate di alzare il più possibile, è bloccata." Strinse la mia mano ancora più forte e quando ottenne il via mi tirò, il mio corpo strusciò fin fuori alla macchina e prima che potessi dire qualcosa lo scoppio dell'auto e le fiamme fecero alzlare il mio corpo di qualche centimentro, la mia testa colpì d'impatto l'asfalto e subito persi i sensi con le urla di Maxim che si allontanavano, sempre di più.
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"Adelaide." Sentii il mio nome, pronunciato da una donna.
"Ciao Adelaide." Aprii gli occhi e il bianco abbagliò quest'ultimi.
Sembrava che non vedessi la luce da una vita, come quando nasci e vedi per la prima volta il mondo.
Feci ombra con la mano e tutto era dannatamente bianco, compresa io e i miei vestiti.
La mia pelle era bianco latte, i miei capelli che ricadevano sulle mie spalle erano di un bruno spento, fragili come le ali di una farfalla. Ed ero fredda, come la neve, e il mio cuore batteva, lo sentivo, era lento e sereno, come la voce della mamma mentre ti canta una ninna nanna."Adelaide." Alzai il capo incrociando gli occhi scuri di una donna, era come me, bianca e con lunghi capelli bruni senza vita, come lei.
Feci qualche passo all'indietro, dove mi trovavo?
"Ciao!" Mi salutò sorridendo, "Chi sei?" Chiesi portando le mani dietro la mia schiena e intrecciandole tra esse.
"Non mi conosci? Guardami bene." Si indicò lentamente, "Avvicinati, non mangio, qui non si può." Rise, mi era familiare quel suono. "Qui? Cos'è questo posto? Dove siamo?" Mi avvicinai aspettando le sue risposte alle mie domande, "Qui passi quando dormi e puoi svegliarti." Disse con un tono leggero, "Chi sta dormendo?" chiesi ancora, la mia curiosità mi stava logorando nel profondo. "Tu Adelaide, tu stai dormendo." Mi guardò fissa negli occhi, non capivo, io ero sveglia, ero qui a parlare con lei, perché diceva così?!
"Io non sto dormendo!" Mi alterai di poco, lei scosse la testa, "Sei in coma." Confessò.
Il mio cuore iniziò a battere sempre con lieve frequenza, come se stesse per fermarsi. "No, sta tranquilla, tu devi svegliarti." Si avvicinò a me e posò le sue mani fredde sulle mie braccia anch'esse gelide. "Sh, respira.. non fermarti, hanno bisogno di te lì sù!" Alzò gli occhi al cielo, o meglio al bianco e io la seguii mentre ad un certo punto si sentirono delle voci.
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Adelaide - [ Zayn Malik ]
FanfictionEra la cosa più bella che mi fosse mai capitata, lei era il mio cambiamento, lei è arrivata da me perché mi è stata mandata da qualcuno. Mi ha stravolto la vita, ad un tratto non riconoscevo più quel "Malik" che ero diventato, rivedevo in me quel "Z...