"Non fidarti di nessuno, neanche della persona che ami. Potrebbe essere la prima a pugnalarti alle spalle."
- citazione mia, non prendete
Domani è la vigilia di Natale e anche il compleanno di Louis, io gli ho comprato un orologio molto sportivo, ricordo che lo vide qualche mese fa in una vetrina, ama essere elegante e sportivo allo stesso tempo e devo dire la verità che ci sa fare bene. Anche se ho pagato quasi 400 sterline ne è valsa la pena, è uno dei miei 3 migliori amici della vita, questo ed altro per lui.
I genitori di Adelaide sono tornati ed io l'ho vista qualche volta per Brighton con la madre mentre faceva compere, devo dire che sono due gocce d'acqua tranne per i meravigliosi occhi verdi della madre, sono entrambi brune ma con occhi diversi.. che stregoneria è questa! La seguo ovunque lei vada, per sicurezza.. se qualcuno si avvicina subentro io."Mia madre cucinerà il pollo, domani!" Fisso il riccio mentre si accomoda sul mio divano, sorrido mentre immagino Anne che sta ai fornelli già da ora, è una donna molto premurosa, mi tratta come un figlio, da quando mia madre mi ha lasciato lei e suo marito mi sono stati sempre intorno, ricordo che ogni giorno veniva a casa per portarmi il pranzo e che io accettavo con piacere, poi ho conosciuto Logan e da lì non sono più ritornato lo stesso, me lo fece conoscere Liam dato che stava già nel giro, in realtà lui già da quando aveva 15 anni ha iniziato a fumare, a farsi canne, a consegnare droga alla gente, poi hanno iniziato a venderla a lui che subito ne ha fatto uso. Credo che Liam sia stato il primo di tutti noi a cominciare.
"Una squisitezza, come sempre." Mi complimento mentre fisso il telefono.
"Con chi parli?" Domanda il riccio guardandomi. Alzo la testa incontrando i suoi occhi color verde smeraldo, i miei rimaranno i più provocanti.
"Con Adelaide." Rispondo secco, fatelo tacere.
"Quando glielo dirai?" Chiede sospirando, fanculo.
"Dopo il mio compleanno." Rispondo continuando a guardare lo schermo del mio telefono.
"Mm tra poco.." Alzo gli occhi vedendolo mentre scuote la testa, non cambierò idea.
"Si." Continuo a digitare le parole sullo schermo, le sto dicendo che mi manca da morire e che svegliarmi la mattina senza il suo corpo arrotolato nelle lenzuola è triste.
"Io non ti capisco, tu tra meno di un mese la lascerai e contui a dirle ancora che la ami. Con quale coraggio?" I suoi occhi si socchiudono mentre si lecca le labbra, non lo sopporto più.
"Devo lasciarla io non tu." Sbotto buttando il mio telefono sul tavolino di vetro davanti a me. Harry si alza passandosi le mani sulle gambe e poi mi fissa.
"Cazzi tuoi, a domani." Esce da casa mia sbattendo la porta, io sbuffo mentre copro il mio viso con le mani, diventa sempre tutto più difficile.. ci vorrebbe solo mia madre in questo momento.
POV PHEBE
"Abbiamo visite!" Spalanco la porta di casa entrando nel salone con il ragazzo alle mie spalle.
"Cosa ci fa lui qui?" Il ragazzo che poco fa era seduto sul divano a guardare la tv si alza di scatto indicando il tipo al mio fianco che intanto ghigna.
"Vuole aiutarci coglione, sta calmo." Do una pacca sulla spalla al mio amico mentre mi siedo su una sedia accavallando le gambe lasciando che la gonna si alzi più del dovuto, fisso il bruno che ancora in silenzio si accomda davanti a me mentre intreccia le mani sul tavolo.
"Parla." Comando mentre sorrido al mio amico che ancora non sa cosa sta succedendo.
"Quando mi hanno detto che sei ritornata in città ho subito capito a cosa volessi arrivare e quando vi ho visti insieme tutto quello che pensavo è stato confermato nel vedervi. So perché tu, bella rossa vuoi avere la tua vendetta e so perché tu amico vuoi avere la tua ma ora ascoltate la mia e poi parlate." Spiega mentre fissa me e il tipo al mio fianco che subito dopo acconsente facendo parlare il ragazzo.
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Adelaide - [ Zayn Malik ]
Fiksi PenggemarEra la cosa più bella che mi fosse mai capitata, lei era il mio cambiamento, lei è arrivata da me perché mi è stata mandata da qualcuno. Mi ha stravolto la vita, ad un tratto non riconoscevo più quel "Malik" che ero diventato, rivedevo in me quel "Z...