Capitolo 14

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"Lui può avere anche centomila difetti ma se i nostri occhi s' incrociano, diamine, lì sono innamorata persa"

- citazione mia, non prendete.

Era splendida quando dormiva, la cosa più bella che abbia mai visto. Ho dormito benissimo, con lei non ho avuto i soliti incubi che quasi ogni notte mi accompagnano, con lei ho dormito fino ad ora, serenamente. Guardo l'orario dal telefono, 8.45 mh. Decido di alzarmi per andare a preparare la colazione, cerco di non farla svegliare. La temperatura della casa è alta, fa molto caldo. Mi sfilo la maglietta mettendola su una sedia, esco dalla camera chiudendo la porta alle mie spalle. Scendo le scale andando in cucina.. mi guardo un pò intorno. Stanno messi bene i suoi eh. Stavo per aprire il frigo quando un foglietto cattura la mia attenzione.

"Buon diciottesimo compleanno piccola nostra, tanti auguri Ade!"

Buon diciottesimo compleanno? Ma quando? Cosa? Ha 18 anni e io non sapevo nulla? Perché non mi ha detto niente? Cerco una data ma non c'è scritto nient'altro.. come diamine è possibile? Quando ha fatto 18 anni? Io dov'ero?
Apro il frigorifero prendendo una busta di latte, ne verso un pò in una tazza e dopodiché cerco qualcosa da mangiare, apro qualche dispenza fin quando non trovo dei cornetti confezionati, ne prendo due e li metto nel microonde. Aziono l'aggeggio e aspetto che i cornetti si riscaldino, mi siedo su uno sgabello e inizio a picchiettare le dita sul banco di marmo mentre la mia mente pensa.

"Pensavo che te ne fossi andato via." Una voce triste si fa sentire nel silenzio, porto il mio sguardo a lei che è in piedi sulla soglia della porta mentre due occhi tristi mi fissano, mi alzo di scatto abbracciandola, la stringo al mio petto calmandola.

"No piccola sono qui, ero solo sceso a preparare la colazione.." Parlo posando le mie mani ai lati del suo viso, un sospiro di sollievo abbandona la sua piccola bocca mentre sorride.

"Sei senza maglietta.." Afferma guardandomi dalla testa ai piedi. La guardo maliziosamente, so che le piace.

"Faceva caldo.. anche tu ci staresti bene sai?" Sorrido mentre le tiro lentamente la mia maglietta da sopra, le sue mani mi bloccano ed io la guardo aggrottando le sopracciglia, sono andato troppo di fretta?

"Quanti ne hai?" Domanda mentre passa le sue dita sui contorni dei miei tatuaggi, la guardo mentre i suoi occhi studiano le mie opere d'arti, il suo tocco delicato mi fa troppo eccitare, mordo il mio labbro cercando di mantenermi dalla voglia di scoparmela sul bancone di marmo. Ad un certo punto scoppio e le blocco le mani, che provocatrice.

"Mi sto eccitando, non sai queste dita dove te le vedo.." Gemo finendo la frase mentre le lecco il collo.

"Sei sempre il solito.." Ride spingendomi via dal suo corpo, metto il broncio fingendomi arrabbiato e lei ride arrossendo, è così carina, la sua risata risuona nella mia mente sciogliendomi il cuore dalla felicità. Vengo riportato sulla terra dal campanellino del microonde, faccio per avvicinarmi ma Adelaide mi precede cacciando i cornetti dal fornetto, versa il tutto su un piatto e dopo me lo posiziona davanti con  le tazze di latte che avevo preparato io poco fa.

"Sei stato carino a preparare la colazione." Morde il cornetto macchiandosi i contorni della bocca con alcune briciole. Rido non facendomi notare e mi avvcino a lei leccandogli la bocca.

"Mh buono.." Lecco le mie labbra assaporando le sue, cristo santo calmate i miei ormoni.

"Sono cornetti molto buoni questi." Mastica mentre parla, la guarderei per ore e ore così.

"Intendevo le tue labbra amore." Le brucio ogni sua convinzione sul sapore del cornetto, me ne sbatto di questo coso, l'unica cosa che voglio mangiare qui dentro è lei, dannazione.

Adelaide - [ Zayn Malik ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora