Adelaide - [ Zayn Malik ]

Capitolo 18

"Ho amato molto a causa tua"

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Adelaide mi aveva tipo perdonato, ha svuotato la mia casa da ogni sorta di alcolico, sigarette e altro. Io non ho fatto altro che guardarla mentre metteva casa mia sotto sopra, era così arrabbiata, ha trovato tutto, sentiva l'odore dell'alcool ovunque. Ha buttato tutto, ha svuotato tutte le bottiglie nel lavello e distrutto i loro resti, non pensavo arrivasse a questo ma lei è così, se dice una cosa la fa e basta, è questo che amo di lei. Ora è tornata a casa, i suoi continuavano a chiamarla senza sosta, molto protettivi. L'ho lasciata andare anche se avrei preferito tenerla qui tra le mie braccia mentre le baciavo i capelli ma è stato meglio farla andare via, è Natale e deve passare questa giornata con la sua famiglia, io non c'entro.
Domani mi vedrò con Phebe, ho deciso di finirla qui con lei, in tutto e per tutto, non voglio più averla tra le palle né tanto meno sentire il suo orribile nome, le parlerò, chiarendo che noi due non siamo più quelli di un tempo.

POV ADELAIDE

"Avevi detto che stavi poco, cosa hai fatto?" Ripete mia madre mentre mi guarda, sbuffo mentre le dico la stessa cosa di pochi minuti fa.

"Siamo andate a bere una cioccolata al bar di fronte, sono viva. Non è questo l'importante?" Alzo un po' la voce cercando di farle capire che stanno esagerando con questo stupido interrogatorio.

"E quanto ci avete messo?" Continua quando poi mio padre alza le mani facendola star in silenzio.

"Ha detto che è andata a bere una cioccolata? Allora qual è il tuo problema.È maggiorenne può fare quel che vuole, perché darle fastidio così tanto?" Finalmente mio padre sta dalla mia parte e subito mi difende, sorrido soddisfatta mentre me ne esco dalla cucina esultando nella mia mente.

Figlia 1 Mamma 0.

Mi metto comoda sul divano e aspetto qualche minuto prima che i miei mi raggiungano dopo aver parlato in sussurro. Subito la mia attenzione cade su mio padre che ha in mano uno foglio bianco, mia madre spruzza felicità da tutti i pori e poi ci sono io che non capisco un tubo.

"Buon Natale Adelaide!" Il foglio ora è a pochi centimetri da me e finalmente posso prenderlo pronta a leggere le tante righe che lo macchiano. Prima di incominciare guardo i miei che mi incitano a leggere ed io, curiosa inizio.

Contratto di lavoro a tempo indeterminato per la signorina Adelaide Morris.
Il contratto scadrà il giorno in cui la signorina Adelaide compierà 24 anni, se prima di quel giorno verrà rilasciata una firma di approvazione dalla signorina, lei stessa potrà incominciare a lavorare come giornalista e/o scrittrice presso uno dei giornali più importanti e venduti di New York. La signorina, al momento della firma sarà in proprietà di appartamento vicino all'edificio di lavoro, carte di credito, buonisconti, computer aziendali, macchina aziendale, telefono aziendale e/o qualsiasi altra cosa lei voglia.
Quandò firmerà il contratto mandare questo foglio per via fax presso il numero da noi inserito nel lato basso destro del foglio.

Cordiali saluti dalla NEW YORK CITY MAGAZINE

Speriamo di vederla il più presto possibile nei nostri uffici.

Lessi le altre righe dove parlava che se avrei accettato, avrei continuato l'università anche lì, con i corsi uguali a quelli che seguo qui. Sarebbe stato fantastico, un sogno che diventa realtà, avrei finalmente scritto quello che pensavo su un giornale, ma no un giornale qualsiasi. Il giornale più importante di New York, non ci credo. Guardai mio padre che teneva stretto a se mia madre, oddio oddio e ancora oddio.

"Non posso crederci.. c-come avete fatto?" Urlai sorpresa, datemi un pizzicotto.

"Come ha fatto." Mi corresse mia madre guardando papà, posai gli occhi su di lui che rideva. Lo amo.