Vorrei solo dirvi di commentare qualche frase che vi colpisce di più durante la lettura del capitolo, sempre se voi vogliate, non siete obbligati.
Buona lettura!"A volte perdere quello che si voleva salvare può essere la vera salvezza."
- Massimo Bisotti
POV ADELAIDE
Sono passati 3 giorni da quando ho lasciato quella stanza fredda e pallida, 3 giorni dagli ultimi esami fatti sulle mie condizioni, 3 giorni in cui ancora non sono certa di ciò che mi sta accadendo, che sto sentendo e vedendo, o meglio, immaginando per dirla tutta.
Sembra che qualcosa mi stia inseguendo come se volesse raggiungermi ma io sono più veloce di essa, però ho una certa sensazione, come se io volessi farmi sottrarre da ciò ma allo stesso tempo non voglio, anzi si, o forse no. È tutta un'ambiguità, sono in confusione e questa cosa non mi piace affatto, sono sempre meticolosa in tutto ed è brutto trovarsi in queste situazioni in cui non sai neanche di cosa si tratti ma allo stesso tempo, vorresti trovare una soluzione. A cosa? Me lo sto chiedendo anch'io.
Ripenso ancora alla mamma di Zayn, era così bella, uguale a lui, stessi occhi, stesso sorriso, stessa voce, per un momento ho rivisto lui e.. mi è tremato il cuore.
Non vedo Zayn da qualche mese o forse più, mi sento sola, anche con Maxim, lui occupa un posto che non è il suo, perché quel posto era di Zay e lo sarà sempre.
Questa notte ho pianto molto, con la faccia compressa contro il cuscino, ho dovuto cambiargli la federa per le troppe lacrime, mi batteva forte il cuore. Sapete no, quando piangete forte, forte e vi spaventate? Mi capite, vero?
Quando vi manca il respiro, come se non riusciste ad acchiapparlo e sembra stiate affogando con le vostre stesse lacrime, il cuore batte e iniziate a singhiozzare.. brutta cosa.
A me è successo poche ore fa e mi sono sentita così stupida, non ho mai pianto così tanto per un ragazzo, mai in tutta la mia vita, forse perché non ho mai avuto una storia del genere, chissà.Decido di alzarmi da questo letto che ormai mi tiene bloccata da ore, mi metto seduta e adocchio la sveglia, sono le 3 del pomeriggio e sono saldata in questa stanza da dopo pranzo, mia mamma si è presa 5 giorni di permesso a lavoro mentre mio padre è stato convinto da essa ad andarci senza preoccuparsi, mi sono stati molto vicini in questi 3 giorni, siamo una famiglia molto aggregata e questa cosa mi fa felice.
Infilo le ciabatte e scendo di sotto, faccio le scale sentendo mia madre che canticchia una vecchia canzone di Madonna, da giovane era la sua idola e lo è ancora."Hei mà, ciao!" enunciai sedendomi su uno dei sgabelli, attirai la sua attenzione facendo stoppare la sua canticchiata. "Tesoro già sveglia? Hai bisogno di qualcosa?" chiese pulendosi le mani con uno strofinaccio arancione, abbassai gli occhi e li rialzai osservandola, "eh già ho riposato poco oggi." affermai passandomi una mano sulla fronte, "troppi pensieri forse?" battuta in pieno, risi tra me e me, i poteri delle mamme. "Perché ridi, ho indovinato?" appoggiò i gomiti sul marmo del bancone per poi posare il mento sui due palmi delle mani, "nono, ceh si però pensieri non molto autorevoli, sta tranquilla." Inclinai la testa di lato battendo le ciglia, allungò una mano verso la mia, afferandola e stringendola nella sua, "sai che puoi sempre contare su di me, sei la mia bambina, mia e di papà." sostenne delicatamente, quelle parole mi accarezzarono il cuore, quanta dolcezza e quanto amore.
Passai qualche oretta con mia madre prima di prepararmi e uscire, raggiunsi Hailey nel suo negozio profumato di lavanda fresca e vigorosa per inoltrarci in uno dei tanti bar della piazza di Brighton.
L'aria era ancora apatica e quasi artica, eravamo quasi al chiudersi di marzo, per buona sorte."Com'è questo caffè americano?" reclamò Hailey mentre sorseggiava il suo caffè brasiliano, "abbastanza buono, una nuova novità, no?" feci notarle alzando entrambe le sopracciglia, sogghignò assecondandomi in ciò che avevo detto. "Maxim, come sta?" mi chiese mentre velava le sue labbra carnose con un pezzo di carta per pulirle dal liquido scuro, "sta bene, ora sta fiancheggiando un po' il padre a lavoro, visto che presto prenderà il suo posto." deglutii l'ultimo sorso di caffè appena cessato ciò che avevo detto. Hailey annui ed io feci lo stesso, tamburellò sulla superficie di legno le sue unghie lunghe e smaltate prima di aprir bocca, preordinata a dire qualcosa, così fu. "Come sta andando la vostra storia?" interpellò dirigendo i suoi occhi fissi nei miei, "bene, tutto normale." risposi freddamente, affinò il suo sguardo mettendomi alle strette, "non ti vedo molto sicura su quesa cosa, sicura che vada tutto bene?" perseverò ancora, iniziai a sudare le mani. "Si che va bene Hailey, sto solo passando un periodo no in questo momento, sono da poco uscita da un ospedale, e forse se non fosse stato per la mamma di Zay non sarei..-", "ohoh aspetta un po', la mamma di Zayn? come.. può essere, la mamma di Zayn è morta anni fa, ma cosa stai dicendo?" mi fermò dubbiosa, vidi nei suoi occhi una tale confusione, come la mia. "Cosa? non ho parlato della madre di Zayn, io non l'ho detto." Presi le mie parti con la consapevolezza che avevo fatto traboccare il vaso con le mie stesse mani. "Adelaide hai nominato Zayn e sua madre, dicendo che se non fosse stato per lei non saresti? cosa non saresti?" piazzò entrambe le braccia sul tavolo sbarrando i suoi grandi occhioni, la stavo facendo ammattire. "Io non posso dirlo, mi sono confusa nel dire le parole, davvero." Cercai in tutti i modi possibili di farle alternare i suoi pensieri, "mi stai nascondendo qualcosa, cosa c'entra Zayn con tutto questo, con l'incidente?!" quasi urlò, scosse la testa in senso di disapprovazione, ero nello smarrimento universale. "Hailey stai travisando." Cercai di persuaderla ma con scarsi risultati, agguantò la sua borsa e si diresse verso l'uscita del bar, la seguii con gli occhi pieni di sgomento, lasciò una banconota sul bancone della cassa e balzò fuori dal bar, afferrai le mie cose cose e la seguii all'esterno filando lungo il marciapiede, la vidi mentre camminava a passo veloce, la raggiunsi e saldai la mia mano sulla sua spalla facendola fermare in modo un po' brusco. "Hailey aspetta!" la supplicai, "ma cosa? chi devo aspettare Adelaide eh? non ti riconosco più, non sei quella di prima. Cosa ti è successo, cosa o chi ti sta scombussolando la tua vita così perfetta?" m'intorpidii, vita così perfetta, davvero?
"sai cosa Hailey? la mia vita non è mai stata perfetta, forse ero io a renderla tale agli occhi degli altri, ai vostri occhi e forse anche ai miei ma mai è stata perfetta, io odio le cose perfette, odio tutto ciò che è organizzato e segnato, io non voglio questo, io voglio agitazione, imprevisti, cose singolari, inverosimili, fuori dal comune. Ecco cosa voglio e tutto questo ora mi manca, ce l'avevo ma ora non più." proferì calando il capo verso il basso, "hai ragione, ce l'avevi. Ma ricorda, le cose imperfette, come piacciono a te, non arriveranno mai lontane." disse secca, risi "ed è qui che continui a sbagliare perché sono le cose imperfette, disuguali ad andare lontano, con la forza di uno e la pazzia di un altro, le cose statiche stancano e muiono prima del tempo." Conclusi lasciandola senza parole e anche senza fiato.
Hailey 0 Ade 1.
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Adelaide - [ Zayn Malik ]
FanficEra la cosa più bella che mi fosse mai capitata, lei era il mio cambiamento, lei è arrivata da me perché mi è stata mandata da qualcuno. Mi ha stravolto la vita, ad un tratto non riconoscevo più quel "Malik" che ero diventato, rivedevo in me quel "Z...