Capitolo 0
IntroduzioneSi vive di illusione
per non morire di realtà
Emanuela BredaSto ridendo come una pazza da minuti che mi sembrano infiniti, tengo le mani strette allo stomaco in un vano tentativo di calmarmi. La pancia quasi mi fa male, dalle risate che sto versando. Osservo Marco e Fra sfidarsi a una gara di freestyle, come loro solito, e se la cosa parte in qualche maniera seria, finisce sempre nell'ignoranza e nel ridicolo. Calma, questo è il nome con cui da anni chiamiamo Marco, è una persona al quanto frenetica ed agitata, per questo lo prendiamo in giro chiamandolo così, con un nome che è totalmente il contrario. Dicevo, Calma spara l'ennesima barra contro Fra, causando un'altra risata fragorosa e rumorosa in tutti noi.
Ed è qui che interviene Luca e la mia testa sembra come andare nel pallone. Siamo un gruppo di amici da anni, siamo una bella combriccola, numerosa, allegra e in sintonia. Nonostante i vari litigi, inciuci finiti nel bene o nel male, persone che se ne sono andate e mai più tornati, ci vogliamo bene e siamo qui da anni, e niente sembra scalfire il bene che ci vogliamo. Siamo come una grande famiglia, diciamo. Peccato, che se questo fosse vero, allora sarei innamorata di uno dei miei fratelli. Mi sono accorta dei miei strani sentimenti per lui mesi fa, quando le abituali attenzioni che mi rivolgeva hanno iniziato a farmi uno strano effetto. Le stesse cose fatte da Luigi, o Christian, non mi facevano ne caldo ne freddo. Con Luca, invece, era tutto dannatamente diverso, sembrava che le mie gambe fossero sul punto di cedere, la testa vorticava incessantemente, il cuore palpitava all'impazzata e la pelle mi si riempiva di numerosi, piccoli brividi.
Così me ne sono accorta la prima volta, e da quel momento non ho più potuto fare a meno di evitarlo. Per quanto provassi a convincermi del contrario, a negare l'evidenza, questa mi si palesava davanti più potente e chiara di prima. Ho provato ad evitarlo, a dimenticarlo, dico davvero. Ma con Luca ho sembra avuto un rapporto speciale rispetto agli altri, sarà per questo che è proprio di lui che mi sono innamorata, fra tutti.
"Hey brother, stai sereno. E arrivata la brutta copia di Moreno" Tutti ridono alla battuta di Luca, tranne me, che sono come su una dimensione parallela. Cerco di tornare con i piedi per terra nel momento in cui Carola assesta una gomitata sul fianco, notandolo. Lei e Serena, hanno decifrato i miei sentimenti forse ancor prima di me, se possibile. Mi facevano mille battute, lanciavano le frecciatine, ma per me era tutto normale. Poi me ne sono resa conto e mi sono ritrovata a subire i loro te l'avevamo detto, sporche traditrici. Eppure, nonostante il colpo, che seppur leggero mi aveva fatto male, non riesco a ridere e a riportare la mia attenzione su ciò che i tre si stanno dicendo, che deve essere molto divertente a giudicare dalle reazioni degli altri. Però io, come incantata, non emetto alcun suono.
Non può certo passare inosservato questo strano atteggiamento, così insolito da parte mia. Infatti, qualche minuto dopo, la sfida finisce e i tre, ridendo, si battono il cinque fraternamente. Vedo Luca avvicinarsi a me, l'ansia mi assale, come ogni volta che mi si avvicina sento il respiro bloccarsi. Si abbassa alla mia altezza, sono infatti seduta su una panchina, da dove li stavo guardando. Mettendo il peso sulle ginocchia, mi ritrovo il suo volto a pochi centimetri dal mio, il che mi mette davanti la scelta di piangere o di urlare, perché in questo momento il mio cervello non sembra poter riuscire a formulare una frase di senso compiuto.
"Pulce, va tutto bene?" Quel dannato nomignolo me lo ha affibbiato anni fa, nonostante abbia solo un anno in più di me, sono sembra stata più bassa di lui. Per dire la verità, di qualsiasi altra persona in questo gruppo, il che per me non è mai stato un grande problema. Anzi, mi aveva sempre fatto ridere quello strano soprannome, dolce e senza malizia. Ma da quando avevo realizzato come stessero le cose, il pensiero che fossi l'unica a cui veniva riservato quel trattamento, mi faceva arrossire dalla punta dei piedi fino ai capelli. "Mh mh" mugugno, annuendo, come se fossi incapacitata a parlare. "Dimmi la verità" la sua mano destra si sposta dalla coscia fino alla mia guancia, che prende ad accarezzare. "Dico davvero Lù, sto bene" gli riservo un sorriso dolce, che so bene non essere molto convincente. Lo capisco dalla sua faccia, e dal sospiro che emette qualche secondo dopo.
Lo vedo alzarsi, spolverare con le mani lo sporco dai pantaloni di jeans scuri, per poi prendere posto al mio fianco. "E va bene" sbuffa. "Se non me lo vuoi dire, vorrà dire che resterò qui finché non lo farai" ridacchia, e con assoluta indifferenza porta un braccio sulla mia spalla, circondandomi il collo. Sento la pelle riempirsi di brividi, mentre da una piccola spinta alla mia testa per farla poggiare sul suo petto.
E non so spiegarmi il motivo, ma il fatto di trovarmi lì, tra le sue braccia, al sicuro, mi fece tirare un sospiro di sollievo, e sembrai quasi calmarmi, o rilassarmi. "Aspetta e spera" lo presi in giro, colpendolo piano nella pancia. "Non otterrai niente da me" sento una lieve risata lasciare le sue labbra, come un soffio sfuggito al suo controllo.
"Che antipatica" schiaccia il pugno sui miei capelli, spettinandoli completamente.
"Lù! Dio, ora sono un disastro" sbuffo, cercando di staccarmi da lui per poter sistemare il casino che ha creato.
Mi riporta alla mia posizione originaria, stavolta stringendomi con più forza, quasi a non lasciarmi vai di fuga. "Shhh, smettila di lamentarti!" Mi porta scherzosamente un dito alle labbra, per indicarmi di stare zitta. "Sei bellissima comunque" mi lascia un bacio sui capelli, prima di girarsi a parlare con Alex.
E lì, stretta fra le sue braccia, dopo aver sentito quelle parole, mi sento come a casa, in paradiso, e non vorrei essere da nessun'altra parte. Mi dico di non illudermi, che per lui sono come una sorellina fastidiosa a cui vuole bene, che tratta come tratterebbe chiunque altro. Ma in questi casi è il mio cuore a prendere le decisioni, non la parte razionale, il cervello, e quindi, inevitabilmente, mi illudo.
E inevitabilmente, rimango ferita.
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Bellezze! Benvenute, o bentornate per le più appassionate, in questa mia nuova fanfiction su amici21, precisamente su LDA. Sono l'autrice di Afrodite, per chi la conosce, una ff sul medesimo cantante. Successivamente al raggiungimento, e superamento, delle 100k views su quella storia, abbiamo deciso (io e le mie solite lettrici) di festeggiare con un'altra storia su Luca, il mio primo grande amore dell'edizione. Avevo in mente questa storia su amici da un po', ma non ero sicura di quale concorrente usare, e infine eccoci qua, si torna sempre dove si è stati bene, no?
Insomma, vi auguro una buona lettura sperando che questa mia storiella vi piaccia, augurandomi di darle l'importanza che merita e di far passare il modo a cui tengo a quel cuozzo🤍.
È stato bello sentirvi, ci vediamo presto con un altro capitolo.
Ps. Ricordo le mie storie, già pubblicate, che trovate sul mio profilo:
Afrodite, LDA (conclusa/40 capitoli)
Rejected, Albe (conclusa/30 capitoli)
Dancing with wind, Luigi (conclusa/28 capitoli - sequel in lavorazione)
Spegnere il sole, Alex (conclusa/26 capitoli)
La strada verso il cuore, crytical (conclusa/50 capitoli)
Midnight, Jorginho (conclusa/20 capitoli)
Enemy, Alex (in corso/22 capitoli)Se vi va, passate a leggere qualcosa.
grazie per l'attenzione <3
Firmato, Alaska in veste della coscienza di Milena.
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Dove conduce l'amore | LDA
Fanfiction𝐃𝐨𝐯𝐞 i ragazzi della classe di amici non sono i concorrenti di un programma televisivo, ma un gruppo di amici che si conosce fin dall'infanzia.