Confessioni

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capitolo 29

L'amore è il più bello
degli ossimori.
Ami da morire solo chi
ti fa sentire vivo.
Anonimo

Quella mattina si era svegliata con almeno 10 chiamate da ognuno dei suoi amici, aveva mandato un messaggio ad ognuno di loro e poi aveva lasciato perdere. Solamente una persona l'aveva chiamata più di trenta volte e lei non gli aveva lasciato neanche un messaggino, Luca. Non lo vedeva da settimane, forse era passato anche più di un mese, ormai aveva smesso di contare i giorni. Ogni tanto era sbucato fuori nelle conversazioni con i suoi amici, ma aveva troncato la conversazione. Sapeva solo che lui e Elena avevano rotto subito. Si era chiesta spesso se fosse per lei, ma poi aveva sempre buttato quello stupido pensiero in un angolo, tornando alla sua normale e triste vita. Non si può dire che non avesse pensato a lui, anche se non ne parlava con gli altri, non si smette improvvisamente di amare qualcuno.

"Andiamo?" Gio le sorrise, tenendo aperta la porta della clinica da cui finalmente stavano uscendo. Annuì, seguendolo verso la macchina. Ormai avevano iniziato a fare a turni per portarla, e lei era grata che fossero tutti così pronti ad aiutarla, che a volte si sentiva in colpa. "Oggi mi sento bene." Sorrise, guardando il parco davanti al quale stavano passando, avrebbe voluto fermarsi e correrci in mezzo. "Davvero?" Gli occhi gli si illuminarono a quelle parole. Milena annuì. "Mi sento forte e allegra, le medicine fanno effetto, anche se con qualche ripercussione." Pensò ai suoi capelli che in breve avrebbero iniziato a cadere, e temeva quel momento più di ogni altra cosa. Aveva perso la ginnastica, i suoi amici e il suo amore, poi lentamente aveva perso la sua anima, che solo ultimamente aveva iniziato a riprendersi, la sua personalità e la sua voglia di vivere, e adesso quella stupida malattia le portava via anche il suo corpo, l'ultima cosa che le era rimasta.

"Vuoi venire?" Insistette Carola, che non sopportava più di vederla chiusa in casa a marcire, sapeva che stava male, ma le voleva bene e voleva vederla felice. "Ripetimi dove." Era troppo impegnata a cucinare la loro pasta per prestarle attenzione. "Solo a casa di Nicole. Chiedono di te, vorrebbero tu venissi." Le sorrise, mettendo una mano sulla sua spalla. "Solo se te la senti." Ricordò Gigi poco lontano, seduto sul tavolo. A volte Carola poteva essere insistente e per quanto avesse ragione, risultava pesante. Non a Milena, almeno, che la conosceva da troppo tempo per stupirsi del suo carattere. "Va bene."
Sorrise, tra un sospiro, scolando la pasta per metterla in tavola.

"Non credo ai miei occhi." Mattia le corse incontro per prima, non appena scese l'ultimo gradino delle scale che portavano alla loro tana. Sorrise, ricambiando la forte stretta in cui l'aveva attirata. "Mollala su". Christian si mise in mezzo, tirandola a se in un abbraccio forte, di cui sentiva di avere bisogno forse più di lei. A turno se la rigirarono stringendola dopo mesi, c'erano tutti, o quasi.

Nunzio e cosmary avevano reso ufficiale la loro relazione, Alex si era rifiutato di parlarne, aveva anche detto che gli andava bene, però gli altri avevano preferito allontarli, per non turbarlo. Così, ovviamente, loro non c'erano.

Rea era ancora a lavoro, così come Sissi, sarebbero arrivate più tardi.

Come era prevedibile, nemmeno Luca c'era.

"Quindi raccontaci." Si misero seduti sul divano. "Che devo dirvi?" Sorrise, imbarazzata da tutti gli occhi addosso. "Tutto".

Stava sdraiata sul divano con le gambe poggiate sulle coscie di Alex, mentre rideva e scherzava con i suoi amici. Stranamente, nonostante fossero ore che il casino rimbombava intorno a lei, non era stanca, non aveva mal di testa, stava benissimo. Non avrebbe mai immaginato che la migliore cura sarebbero stati i loro amici.

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