Capitolo 32
Non è tanto dell'aiuto
degli amici che noi
abbiamo bisogno,
quanto della fiducia
che essi ci aiuterebbero
nel caso ne avessimo
bisogno.
EpicuroLuca la guardò con gli occhi fuori dalle orbite, indeciso se l'avesse detto davvero o se le sue orecchie gli avessero giocato uno scherzo poco divertente. "Ne sei sicura?" Millie annuì, lasciandosi scappare un sorrisetto. "Ti prego, resta con me."
Luca non resistette più e mise le mani intorno al suo collo, lasciando cadere la giacca e le chiavi della macchina rumorosamente a terra. La afferrò e la attirò a se facendo quello che da un eternità voleva fare di nuovo, la baciò. Un bacio che entrambi desideravano da tempo, un bacio che sapeva di mancanza, di desiderio. La spinse contro il legno della porta, respirò forte sulle sue labbra, guardandola negli occhi. Posò la fronte sulla sua e Milena lo guardò sorridendo, un sorriso che le fece voglia di farla ancora nuovamente sua. Così riprese a baciarla con più passione di prima, accarezzandole la pelle da sotto la maglietta.
Milena si allungò per baciargli il collo, mentre gli sfilava la maglietta e accarezzava i suoi muscoli, lo desiderava con tutta se stessa. Luca non poté che prendere quel gesto come una preghiera, che accolse con piacere, tirandola su dalle cosce e prendendola in braccio. Milena girò le braccia intorno al suo collo, ridendo, mentre in fretta la portava nella sua camera. La buttò sul letto e presto fu sopra di lei, riprese a baciarla, non potendo fare a meno delle sue labbra.
E di nuovo, come la sera del suo diciottesimo compleanno, i loro corpi si unirono in uno solo. E di nuovo, sembrava combaciassero perfettamente.
☾
Milena si svegliò sentendo un meraviglioso profumo di pancake appena sfornati. Quando aprì gli occhi, Luca stava litigando con la porta cercando di aprila senza buttare in terra il vassoio pieno di cibo e i due caffè che ci aveva posato sopra. Ridacchiò sinceramente, attirando la sua attenzione. Quando si accorse che era sveglia posò il vassoio sul comodino accanto a lei e le sorrise.
"Buongiorno pulce." Le lasciò un dolce bacio a stampo, un gesto che gli venne quasi naturale. Milena arrossì leggermente. "Buongiorno anche a te, l'hai fatta tu?" Allungò una mano verso la colazione calda che le faceva venire la bava agli angoli della bocca. "Si, hai fame?" Le sorrise e lei annuì. "Da morire."
☾
Avevano concluso la colazione facendolo un'altra volta, 'il dessert' l'aveva chiamato Luca, facendola ridere. Poi avevano visto un film e lei non aveva capito nemmeno come ma erano finiti a farlo un'altra volta, e lo stesso era successo mentre preparavano il pranzo. Come due ragazzini in preda agli ormoni.
Sembrava che dopo essere stati tutto quel tempo separati ora i loro corpi non potessero fare a meno l'uno dell'altro.
"Sono distrutto." Luca si buttò sul divano sospirando, ma con un sorriso stampato in faccia da quella mattina. "Già?" Lo prese in giro lei, sedendosi a cavalcioni su di lui. Le afferrò i fianchi da sotto la stoffa della maglietta (di Luca) giocando con l'elastico delle mutande, l'unico indumento che portava oltre a quella. "Ma ho sempre qualche scorta di energia per te." Sorrise, avvicinandosi per baciarla.
Attaccò le labbra alle sue proprio nel momento in cui il telefono di Milena prese a squillare, ma lei fece finta di niente. Luca si staccò, ma lei prese il suo volto e lo baciò ancora. "Pulce, pulce." Lei mugugnò, cercando di ignorare quel rumore. "Pulce, rispondi." Sospirò e si staccò da lui.
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Dove conduce l'amore | LDA
Fanfiction𝐃𝐨𝐯𝐞 i ragazzi della classe di amici non sono i concorrenti di un programma televisivo, ma un gruppo di amici che si conosce fin dall'infanzia.