Per il mio compleanno vorrei che qualcuno mi regalasse un grande amore, anche se di seconda mano Egidio Arlotti
" Oh mio Dio!" Corse incontro a Carola prima di tutto, e la strinse a se più forte possibile. "Mi sei mancata" confessò la più grande stringendola tra le sue braccia. Gli occhi di Milena, già rossi per il pianto del podio, si inumidirono ancora una volta. "Anche tu, davvero tanto" le sorrise prima di staccarsi e abbracciare tutti gli altri, uno per volta, nessuno escluso. Ovviamente, non tutti potevano abbandonare vita e lavoro per andare in Israele, così solo gli O8 erano andati, portando con se l'amore di tutti.
"Non pensavo venissi" le uscì spontaneo, quando si ritrovò davanti Luca. "Sei ancora la mia migliore amica, tengo a te" sempre le stesse parole, quelle che le aveva rivolto prima che lei partisse. Ma stavolta Milena non avrebbe risposto 'io no'. Aveva avuto tre mesi per pensare, riflettere, e soprattutto smaltire la rabbia. Così, sorrise e non aggiunse altro. Lo abbracciò, lo strinse forte, in silenzio assoluto per qualche minuto. Poi si staccarono e dopo un piccolo sguardo, fu tutto come prima.
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Erano seduti al tavolo di un ristorante lussuoso, che con cura avevano prenotato già da qualche settimana, fidandosi delle recensioni tradotte con Google. "Un brindisi, susu" Christian spronò tutti ad alzare i bicchieri al soffitto. "A Millie, la nuova campionessa del mondo. Abbiamo sempre creduto in te, non smetteremo mai di farlo" lei gli sorrise, commossa, e il suo cuore si riempì di gioia come mai era successo negli ultimi mesi. "Andiamo a prenderci Parigi, cazzo!" Rise ad alta voce Mattia, rompendo l'aria dolce del Brindisi con la stupidità che a Millie era mancata tanto. Tutti lo seguirono e con il sorriso in volto, scontrarono i bicchieri pieni di vino l'uno con l'altro.
Avevano indossato i loro abiti eleganti migliori, per quella sera. Era stata Carola a portarle un vestito meraviglioso, che sembrava essere stato cucito su di lei da come le calzava. La stoffa lunga nera, ricoperta di brillantini, le fasciava le curve le lasciava le braccia e lo scollo scoperto. Una coscia si intravedeva attraverso lo spacco, mentre l'altra era tenuta nascosta dalla gonna lunga. Ai piedi, i tacchi le stavano distruggendo i piedi da quando li aveva infilati.
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