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Capitolo 31

Le belle parole
possono colpire,
ma un gesto
sa lasciare il segno
dove le parole
si erano fermate.
CannovaV, Twitter)

Era passata una settimana da quel giorno, una settimana in cui lei non aveva avuto il coraggio di alzarsi dal letto, una settimana in cui aveva evitato qualsiasi superficie riflettente, fosse anche solo lo schermo spento del suo cellulare, una settimana in cui aveva cercato di ritardare il confronto con la realtà perché anche se i dottori le dicevano che stava andando bene, sempre di più dentro di lei si facevano spazio quei cattivi pensieri che odiava, una settimana in cui aveva evitato, di nuovo, i messaggi e le chiamate dei suoi amici, nessuno escluso.

Ma soprattutto, una settimana in cui Luca non l'aveva mai lasciata sola, in cui non aveva mai lasciato il suo fianco, una settimana che stava a casa sua e le portava ogni giorno i pasti a letto, le faceva le coccole, la ascoltava e quando non voleva parlare la distraeva, cantava per lei, le metteva su film e serie TV. Una settimana in cui lei aveva sentito la presenza di Luca forse più della sua stessa, perché le sembrava di essere un'altra persona, come se quello non fosse più il suo corpo eppure lui la riportava con i piedi per terra e le ricordava che era sempre la stessa e sempre bellissima.

"Ho fame." Sospirò, buttando le testa indietro e incontrando il petto di Luca. "Ti preparo qualcosa? Vuoi un piatto di pasta?" Era già pronto ad alzarsi per scendere in cucina. "No, non alzarti." Si tirò subito su per mettergli una mano sul petto. "Faccio io." Luca sorrise raggiante, non ci poteva credere. "Ne sei sicura?" Milena annuì, tirandosi su. "Però farò due panini, niente di più." Scherzò e Luca rise sinceramente. Si tirò su a sedere e la aspettò a gambe incrociate.

Tornò in camera dieci minuti dopo con due piatti, ognuno aveva un panino sopra. Gliene passò uno e si sedette accanto a lui. "Tutto bene nana?" Lei annuì. "Si, grazie Lù." Sorrise, senza risponderle. Il film scadente che avevano messo riempiva il silenzio della stanza. "Alex chiede quando può venire, se può." Masticò parlando e Millie lo guardò di sottecchi. "Quando vuole." Alzò le spalle. "Lo eviti da una settimana, anzi eviti tutti." Le ricordò, non voleva sembrare insensibile ma era suo compito tenerla ancorata alla realtà. "È stata una settimana... difficile." Sospirò. "Lo so, ero qui con te. Non pretendo che tu esca o vada a ballare per farli contenti, ma mandagli almeno un messaggio. Sai che ti vogliono bene, sono preoccupati."

Millie sorrise, sembrava di sentir parlare sua madre. "Digli che più tardi gli O8 possono venire qui, guardiamo un film, se hanno voglia." Luca sorrise sincero, prima di allungarsi a lasciarle un bacio sulla fronte. Milena portava una bandana in testa, ne aveva ordinato un pacco da dieci sotto consiglio di Luca, per abituarsi a quella nuova realtà. "Sono fiero di te."

"Millie!" Carola le saltò addosso seguita da Mattia, per poco non la fecero cadere in terra. "Ehi." Sorrise stringendole. "Mi siete mancati anche voi." Ridacchiò.

Luigi allungò una busta verso di lei. "Tieni, un pensierino." Aggrottò le sopracciglia. "Non è il mio compleanno." Gli ricordò, come se non lo sapesse. "Aprilo e basta."

All'intero della busta un biglietto e una scatola rossa.

"Sperando che così tu possa vederti bella come ti vediamo noi."

Sorrise leggendolo, prima di guardarli commossi e tirare fuori la scatola. Al suo interno c'era una parrucca, una parrucca di lunghi capelli castani, come i suoi prima che li dovesse tagliare. Si portò le mani alla bocca sentendo gli occhi riempirsi nuovamente di lacrime.

"Ragazzi, non dovevate." Li guardò sinceramente grata. "È stata un'idea di Luca." Milena lo guardò sorpresa, prima di rivolgersi un sorriso e poi passare a ringraziarli uno per uno. "La vuoi provare?" Carola le sorrise e Millie annuì subito, eccitata. "Certo."

"Andiamo!" La sua amica la afferrò per un polso trascinandola in bagno. Chiacchierarono mentre gliela fissava in testa. "È strano essere solo noi due." Sussurrò sinceramente Milena. "Già." Concordò la più grande. "Alex mi ha detto ciò che è successo, non me l'aspettavo da lei." Abbassò lo sguardo triste, come se ferendo il suo migliore amico avesse ferito allo stesso modo anche lei.

Non avevano superato il fatto che Cosmary e Nunzio si fossero messi insieme nemmeno una settimana dopo la rottura di lei con Alex, la vecchia Cosm non l'avrebbe mai fatto, lo amava così tanto. "Sai sono successe tante cose in questi mesi che tu sei scomparsa." Le sorrise lievemente. "Ma non preoccuparti, avrò modo di metterti in pari con tutto." Battè le mani contenta, prima di darle un abbraccio. Milena ridacchiò ricambiando la stretta.

"Fatto!" Alzò le mani fiera del suo lavoro. Millie si alzò e si guardò allo specchio e quando si vide a stento non pianse ancora. Era come prima, era la vecchia Milena e non poteva esserne che felice. "Sei stupenda." Carola le sorrise dal riflesso. "Grazi Caro, grazie davvero."

Quando tornò in salone i cinque ragazzi la guardarono emozionati, sorridendo. "Eri bellissima anche senza ma..." iniziò Alex. "Sei meravigliosa." Luca concluse la sua frase, levandogli le parole di bocca. "Grazie ragazzi, non so davvero come ringraziarvi." Li guardò grata come non mai. "Non devi." Christian le mise un braccio intorno alle spalle, stringendola.

"Quindi, questo film?" Sorrise e tutti loro fecero lo stesso, pensando che forse finalmente era tornata la loro Milena, la solita vecchia Millie allegra e divertente che strappava sempre un sorriso a tutti.

Erano appena andati via tutti e lei era così contenta finalmente, si era dimenticata cosa significasse divertirsi in gruppo senza pensieri. Luca afferrò la sua giacca dalla sedia. "Vado, ci vediamo domani, okay?" Le lasciò un bacio sulla fronte prima di avvicinarsi alla porta per uscire. Afferrò il suo braccio con la mano, bloccandolo prima che potesse fare un altro passo.

Luca si girò a guardarla confuso, aspettando che dicesse qualcosa. Ma lei non lo fece, rimase a guardarlo. "C'è qualcosa che non va?" La spronò a parlare.

"Resta qui stanotte."

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