Quando Jimin si sveglia nel letto di Jungkook quasi si pente di avergli chiesto di poter dormire da solo.
Se fossero stati nello stesso letto avrebbero di sicuro cercato il contatto fisico, Jungkook l'aveva pregato di poter restare lì, aveva detto che sentiva il bisogno di abbracciarlo.
Ma non poteva permetterselo.
Doveva capire cos'era successo prima di poter accettare un qualsiasi tipo di riavvicinamento tra loro.Ha sete. Vorrebbe andare in cucina a prendersi da bere, ma non sa se può farlo, ormai non si sente più a suo agio in quella casa.
Decide di andare lo stesso, indossa la camicia che JK gli aveva dato la sera prima ed esce dalla camera da letto.
Nel frigo enorme trova qualsiasi genere di bevanda, molto diverso dal frigo vecchio, piccolo e perennemente vuoto del suo appartamento. Sospira. 'Un giorno le cose andranno meglio..'
Jungkook aveva continuato a mandargli dei soldi, tanti soldi, ma lui quel conto corrente non l'aveva più usato. 'Cosa credeva? Di poterlo comprare?' .
Era infastidito.Sente cantare.
È Jungkook ed è magnifico, come in qualsiasi cosa faccia.
La sua voce arriva dal soggiorno adiacente la cucina, è dove lui l'ha portato la prima volta che ha toccato il suo corpo, la prima volta che gli ha dato piacere. Quel ricordo lo fa sentire eccitato e triste nello stesso momento.
Decide di andare da lui, tanto dovranno pur parlarsi quella mattina, ma apre la porta solo per alcuni istanti prima di richiuderla violentemente.Si porta la mano alla bocca spaventato.
Aveva visto il suo volto dipinto ovunque.La porta si riapre, JK deve averlo sentito nonostante la musica alta nelle due cuffie.
"Minie sei già sveglio.."
"Jungkookie..ma cosa stai facendo?"
"Sto dipingendo.. vieni entra"
Jungkook nota lo sguardo sconvolto di Jimin nel vedere il suo volto ritratto ovunque nella stanza.
"Tutti quelli che entrano qui mi guardano come fossi pazzo.. ma sono esercizi.."
"E ti sei esercitato a dipingere me?"
"Si, volevo farti un regalo per quando saresti tornato, e volevo mi riuscisse al meglio delle mie possibilità"
Jimin si sente in colpa perché non aveva mai pensato di tornare, voleva solo scappare più lontano.
"Ora dovrei disegnarti con i capelli neri"
"No, non farlo. Mi piace tanto quel ritratto lì a destra. Quello dove sono biondo e sto ridendo."
"Ok, allora è tuo"
I due ragazzi decidono di fare colazione a casa, Jungkook mangia poco e Jimin intuisce che è nervoso, mentre lui si sente stranamente calmo.
Il più piccolo non riesce a distogliere lo sguardo dalle gambe nude del suo hyung che si sente subito a disagio.
"Se devo stare qui vorrei fare una doccia..
Mi presteresti qualcosa da mettere? "Jungkook tira fuori dall'armadio una tuta e dei boxer e li passa al più grande che si rifugia subito nel bagno. Lui sarebbe andato a lavarsi da un'altra parte e poi l'avrebbe raggiunto in camera, aveva cancellato ogni impegno quel giorno per avere tutto il tempo necessario per stare con Jimin e parlare.
Quando torna in camera Jimin è appena uscito dal bagno, i suoi capelli sono ancora un po' bagnati e le maniche arrotolate sui polsi lo fanno sembrare più piccolo.
Si siedono entrambi sul letto, un po' distanti."Hyung.. non capisco..come siamo finiti così?
Stavamo bene.."" TU non capisci?"
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Hotline - Jikook
Fanfiction🔞🔞🔞 Jungkook viene convinto a visitare un sito web dove ragazzi si esibiscono per esaudire le fantasie più perverse degli utenti.. lì conoscerà un ragazzo che sconvolgerà la sua vita... Ci sono molte scene di SESSO quindi SOLO MAGGIORENNI 🔞 e...