8.

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D.

<<Ahi!>> muguló Adrianna quando strinsi il nodo che le teneva legati i polsi dietro la schiena. <<Mi fate male.>>
Mi raddrizzai, dietro di lei e strinsi di più la corda:<<Per far sì che ci credano dovremo essere credibili.>>
Era così strano sapere chi fosse. Ricordo pienamente la sensazione di impotenza che mi strinse lo stomaco quando dovetti lasciarla andare. Ero convinto che non l'avrei più rivista e invece, per qualche gioco della sorte, era di nuovo di fronte a me…Di nuovo legata.
Qualcosa, dentro di me, fremette a quel pensiero, ma lo tenni a bada.
La voltai piano verso di me e la guardai negli occhi, era terrorizzata. Il colore del vestito che io e Daphne avevamo scelto per lei le si addiceva parecchio ed era perfettamente in tinta con il biondo dei suoi capelli lunghi e mossi. Quando eravamo saliti di nascosto sulla nave, prima degli altri, avevo sentito il profumo delle rose che aveva aggiunto all'acqua nella vasca.
E avevo dovuto rammentare a me sesso il piano che avevamo architettato, per non pensare a quanto volessi affondare le mani tra le sue curve.
Qualcuno, fuori dalla mia cabina fece rumore e la sentii sussultare per la paura.
<<Ricordatevi che stiamo fingendo, Miss.>>
<<Le corde ai miei polsi dicono il contrario.>> mi sfidó col sorriso.
<<Aprite la bocca, devo imbavagliarvi. >>
<<Come?>>
<<Far salire una donna a bordo sarà già una bella sfida. Sarà meglio per tutti se starete zitta.>>
<<Non parleró, non c'é bisogno di quello straccio. >>
<<I miei uomini se la berranno se vi tratteró come un ostaggio.>> le risposi. Lei non disse nulla e schiuse le labbra carnose. Sorrisi senza volere mentre mi avvicinavo per legare il fazzoletto che aveva al collo e portavo la bocca al suo orecchio.
<<Come ai vecchi tempi, Miss.>>
Si dimenó come un pesce che vuole essere ributtato in mare:<<Siete spregevole.>> ringhió.
<<Siete un'attrice nata. I miei uomini non avranno nemmeno l'ombra di un dubbio.>>
le dissi strattonandola e scortandola verso l'uscita della mia stanza.
<<Questo perché non fingevo. Vi detesto veramente.>>
Le scostai i capelli dal collo, mentre dietro di lei le tenevo i polsi legati:<<Continua a ripetertelo.>> sorrisi, prendendo il lembo di stoffa che aveva al collo e ficcandoglielo tra i denti. Quando notai Ruston in lontananza, le diedi una spinta.
<<Muoviti, donna! >> ordinai.
'Si va in scena' dissi a me stesso, mentre raggiungevamo il ponte.

Il sole delle Bahamas era al punto più alto nel cielo, blu e senza l'ombra di una nuvola. Il legno della chiglia scricchiolava ogni volta che le onde ci sbattevano contro e il silenzio della mia ciurma in attesa dominava l'aria.
Erano tutti attorno a noi, tutti si chiedevano chi fosse la bella ragazza bionda che tenevo in ostaggio e, a giudicare dagli sguardi, anche se avrebbero mai potuto affondarci i denti. La lasciai andare e le girai attorno, poi assunsi una posa che mi desse un pó di autorità, gonfiando il petto.
<<Signori, il giorno che tanto attendevamo é arrivato. Da mesi ci prepariamo a salpare per una nuova avventura. Siete stati valorosi e pieni di coraggio nell'unirvi a me senza nemmeno sapere dove vi avrei condotti o se ci saremmo arrivati. Ed oggi, ho finalmente trovato ció che ci serviva per trovare il tesoro.>> feci qualche passo verso la ciurma ed indica Addy <<Lei è Adrianna Morgan. L'unica persona in vita a conoscere gli indovinelli che ci condurranno ad esso.>>
Williams si fece avanti e sputó a terra:<<Una donna a bordo?>>
<<Sì, Willy, una donna a bordo. Se non ti sta bene puoi tornare a fare la fame a casa di quella puttana di tua moglie.>> risposi. Lui di tutta risposta tacque ed abbassó lo sguardo.
<<Porta male! >> gridó qualcuno dietro di me.
<<Non se ci conduce a tre forzieri pieni di oro spagnolo. >>
A quelle parole, l'intera ciurma andò in fermento ed inizió a vociferare.
Martin le lanció addosso l'avanzo di una mela:<<Quindi non possiamo scoparcela a turno?>>
Afferrai il mio pugnale e lo scagliai contro di lui, conficcandolo nel legno, a pochi centimetri dalla sua faccia. L'intera nave smise di fiatare.
<<Non solo non potete scoparvela a turno, Ma chiunque la tocchi, chiunque le torca un solo capello, né risponderà a me. Intesi?>> poi la indicai di nuovo <<Lei é il mio regalo per voi, la garanzia che seguirmi in questo viaggio non sarà uno spreco di tempo.>>
Nessuno ebbe il coraggio di parlare.
<<Ruston!>> lo chiamai e mi affiancó in un attimo, mentre recuperano il pugnale conficcato nel legno.
<<Da oggi, sarai responsabile della sicurezza di Miss Morgan. Nessuno dovrà farle del male o avvicinarsi a lei con le intenzioni sbagliate, sono stato chiaro? >>
Jack le lanció un'occhiataccia:<<E se uno di loro ci riuscisse? >> domandó lascivo.
La punta del mio pugnale alla sua gola e lui cambió espressione:<<Dio ti salvi, se le succede qualcosa! >>
Con un cenno del capo mi mostró di aver afferrato gli ordini.
<<Qualcuno ha altre domande? >> gridai. La nave tacque.
<<In questo caso… >> diedi un colpetto a Ruston <<Su le bandiere e leviamo l'ancora. Se avremo fortuna, quando torneremo a Nassau saremo gli uomini più ricchi del nuovo mondo e anche del vecchio.>>

ACE OF SPADES - VM18Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora