10.

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La mia ciotola di zuppa fumante traballó sul tavolo quando il violinista ubriaco lo urtó suonando. Daphne gli urló contro qualcosa, ma il musicista la ignoró e continuó a suonare.
Guardai Dasmond giocare con la carne nel suo piatto, con la testa altrove e lo sguardo disincantato.
<<Da quando siamo tornati a Nassau siete silenzioso.>> osservai.
<<Penso al tesoro.>>
<<Temete di non trovarlo?>>
<<Ho alzato di parecchio le aspettative dei miei uomini. Se dovessi deluderli… >> non continuó la frase e nella mia testa analizzati dei finali degni.
Se dovessi deluderli, la mia reputazione crollerebbe.
Se dovessi deluderli mi aprirebbero la gola.
Che cosa mai avrebbero potuto fargli se non avesse mantenuto la sua promessa di arricchirli?
<<Che cosa dice il prossimo indovinello?>> domandai. Ero curiosa di ascoltare e fremevo come una bambina, all'idea di far parte di quell'avventura.
Docks si guardó le spalle prima di porgermi il quadernetto. Allungó una mano mostrandomi la pagina esatta e tornó a masticare la sua carne al sangue.
<<Due corvi in cima ad un grande veliero,
quattro in terra attendono Abramo
tre son sull'albero a mostrarti il sentiero,
aguzza la vista, c'é scritto "Ti amo".>> lessi a bassa voce.
<<Che c'entrano adesso quegli uccellacci?>>
<<Non saprei, ma qui nomina Abramo…Forse ha a che fare con la Bibbia?>>
<<Spero di no, o sarei davvero fottuto.>> rispose, portandosi il bicchiere alla bocca.
<<Non siete un uomo di chiesa?>>
<<Lo sono stato. Ma non credo che Dio voglia avere qualcosa a che fare con me.>>
<<Con voi, o con l'uomo che siete diventato? >>
Fissó un boccone di carne mezza cruda, prima di addentarlo senza rispondermi.
<<Se ha qualcosa a che fare con la Bibbia, forse potrebbe esserci di aiuto un uomo di chiesa.>> dissi <<Conoscete qualcuno?>>
Dasmond Fissó un punto alle mie spalle, masticando ed indicó un ragazzino dietro al bancone.
<<Chi é?>> domandai.
<<Il figlio di Daphne.>>
<<È un uomo religioso?>>
<<Per niente. Ma imparato a leggere usando la Bibbia. Se c'é qualcosa su quel libro che possa aiutarci, lui é l'unico che puó saperla. >>
<<Possiamo fidarci di lui?>>
<<Senza alcun dubbio. Mi adora così tanto che prenderebbe in bocca il mio uccello senza pensarci se fossi io a chiederglielo.>>
Arrossii e cercai di nascondere il volto. Non ero solita frequentare gente che parlasse in modo tanto volgare.
Sorrise mentre beveva un sorso di vino.
<<Quel rossore sulle guance vi dona, sapete? Dovrei parlarvi più spesso in questo modo.>>
Prima che avessi il tempo di rispondergli, fece un cenno al ragazzino dietro al banco ed in pochi secondi ci raggiunse.
<<Capitano Hoacks, posso aiutarvi?>> domandó. Dasmond aveva ragione: avrebbe fatto di tutto per lui, i suoi occhi adoranti non mentivano.
<<A dire il vero sì. Jake, giusto? Siediti.>>
Il suo sguardo si illuminó.
<<Dite sul serio?>>
<<Certo, prendi una sedia. Ho da farti alcune domande e confido nella massimo discrezione.>>
Lo stava prendendo in giro, approfittando dell'ammirazione che quel ragazzo nutriva nei suoi confronti. E probabilmente Jake lo sapeva, ma Dasmond Hoacks in persona stava parlando con lui e a quanto pare, era più che sufficiente.
<<Saró muto come una tomba,  Capitano.>>
<<Cosa sai di Abramo, figliolo?>>
<<Abramo? Intendete, quello della Bibbia, Signore?>>
<<Qualunque Abramo abbia a che fare con dei corvi.>> rispose Hoacks. <<So che conosci la Bibbia a memoria, non dovrebbe essere difficile.>>
<<Infatti, Capitano. Ma non c'é nessun punto che parli di corvi e di Abramo insieme.>>
<<Ne sei certo?>>
<<Si, Signore.>>
<<Allora puoi andare.>> lo congedó massaggiandosi le tempie.
<<Conosco un solo Abramo che abbia dei corvi, ma non ha nulla a che fare con la Bibbia.>> ridacchió Jake.
Ora aveva la nostra piena attenzione.
<<Sul serio?>>
<<Bé, c'é King Abe, alla Baia dei Corvi.>>
<<Baia dei Corvi?>> ripetei.
<<Ma come diavolo ho fatto a non arrivarci?>> sussurró Dasmond. Poi si voltó verso Jake. <<Conosci la rotta?>>
<<Per Ravens Bay? Potrei portarvici ad occhi chiusi. Ho studiato la strada per anni, é tutta qui dentro.>> rispose, indicandosi la testa.
<<Allora sarai la mia guida finché non arriveremo lì.>>
<<Siete…Siete serio, Capitano?>>
<<Che c'é? Non ti fidi di Dasmond Hoacks?>> gli sorrise, sputó sul palmo della sua mano e gliela tese. Jake fece altrettanto e gliela strinse.
Che schifo!
<<Benvenuto nella ciurma, ragazzo.>>
<<Corro a dirlo a mia madre, non ci crederà mai!>> disse entusiasta.
<<Non sta proprio nella pelle.>> dissi, quando se ne andó.
<<Suo padre ed io eravamo amici. Ho promesso che mi sarei preso cura di lui.>> rispose <<E poi, diventare un pirata é il suo sogno da quando ha iniziato a camminare.>>
Avrei voluto fargli molte più domande su Jake, su suo padre o su come si fossero conosciuti, ma sapevo che sarebbero state ignorate.
<<Dite a Ruston di avvertire la ciurma. Pronti a partire entro l'alba.>>
Non mi piaceva l'idea di restere sola con Ruston, ma Dasmond gli aveva dato una lezione e sapevo che almeno per un pó lo avrebbe tenuto calmo.
<<Posso chiedervi almeno dove stiamo. andando? Non ho mai sentito parlare di una Baia dei Corvi.>>
<<Vorrei raccontarvi tutta quanta la storia, ma credo che il nostro Jake sarà molto più specifico e bravo di me, se avrete la pazienza di aspettare.>>
Non replicai e feci come mi aveva detto. Di lì a qualche ora saremmo salpati e allora avrei avuto le mie risposte. Dovevo solo aspettare la notte.

ACE OF SPADES - VM18Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora