Sentii l'acqua fredda entrare negli stivali che avevo comprato qualche giorno prima. Di certo non si addicevano al vestito, ma erano comodi e, coperti com'erano da tutti quegli strati di tessuto, nessuno li avrebbe notati.
La spiaggia era deserta, ricoperta di sabbia chiara e fine e l'umidità impediva di respirare.
<<Devo venire con voi, Capitano?>> chiese Ruston, reggendo la corda alla quale era legata la scialuppa.
<<No, puoi andare.>> rispose freddamente. Di certo non aveva ancora ben capito cosa fosse successo tra noi quella mattina ed il dubbio che mi avesse fatto del male non lo aveva ancora abbandonato.
Guardai Jack allontanarsi sulla scialuppa e Dasmond addentrarsi nella grotta senza pensarci due volte. I muscoli tesi, la spada sguainata e lo sguardo attento.
<<Pensate che rischieremo la vita anche qui?>> domandai, per stemperare la tensione. Non ricevetti risposta e non feci altri tentativi.
La grotta era umida e buia, la sabbia all'interno era più scura ed il rumore dell'acqua poco distante da noi riecheggiava tra le sue pareti.
Piccole gocce di umidità scivolavano giù dal soffitto e mi cadevano in fronte, tiepide, senza darmi il minimo sollievo dal caldo.
<<Se avete paura restate qui.>> mi disse severamente, mentre avanzava con la luce e la spada puntate in avanti.
<<Non ho paura, ho solo caldo.>>
Non rispose e si fece seguire fino a dove l'acqua arrivava alle caviglie, in una piccola caletta che conduceva in mare. Mi mossi in avanti ma la sua mano salda sul mio ventre mi fermó.
<<State ferma!>> mi ordinó <<Ruston mi ha avvertito: l'acqua qui é poco profonda, ma qualche passo più avanti c'é uno strapiombo di almeno otto, dieci metri. Con quel vestito andreste a picco in pochi secondi.>> mi avvisó. Poi mi porse la torcia e lanció la spada a terra. Inizió a togliersi la camicia e la cinta ed il mio cuore inzió a battere più forte per la paura di ció che compresi.
<<Non vorrete lanciarvi laggiù?>>
<<Avete un'idea migliore?>> chiese togliendosi gli stivali.
<<Cerchiamo prima all'interno della grot->>
<<Avete letto l'indizio, no? Una parola ti aspetta SEPOLTA.>>
<<Forse é sepolta sotto la sabbia. O forse sotto quei massì laggiù.>> risposi, avvicinandomi ad una montagna di rocce scure e bagnate.
<<Non sprecate energie, Miss. La sotto troverete di tutto, meno che quello che cercate.>>
Non capii a cosa si stesse riferendo, ma l'idea che si trattasse di animali velenosi e viscidi mi fece cambiare idea e rimanere esattamente dov'ero.
<<È pericoloso, Dasmond.>>
Pronunciati il suo nome senza pensarci e lui si voltó verso di me.
<<Quando siamo passati da Capitano a Dasmond? Mi sono perso un passaggio?>>
<<Smettetela di odiarmi solo perché vi ho rifiutato. Sapete bene perché l'ho fatto.>>
Camminó nell'acqua e venne verso di me. Tentai di fermarlo allungando le mani, ma quando i miei palmi toccarono la pelle calda del suo addome, fu come essermi scottata e dovetti levarle.
Prese il mio viso tra le mani grandi ed io non riuscii a spicciare una sola parola.
<<No, Addy, non lo so. Francamente, la ragione di una scelta così stupida, mi é totalmente oscura.>> mi disse <<E non propinatemi quell'assurdità sul rimanere illibata, perché non ci credo.>>
<<Non credete a cosa, esattamente?>>
<<Li vedo i vostri occhi, Adrianna. Vedo come si spalancano ogni volta che leggete un nuovo indizio e come si illuminano quando troviamo ció che stavamo cercando.>>
Non risposi, era tutto vero, perché negare?
<<Vedo l'eccitazione sul vostro volto mentre vivete queste avventure con me. Quindi non venitemi a dire che preferireste sposarvi con un damerino di Londra e vivere sorseggiando thé con la schiena dritta, perché non ci casco.>>
<<Non é certo quello che preferisco, Capitano. Ma è quello che è giusto fare.>>
<<Si fotta quello che é giusto!>> esclamó, con ancora il mio viso tra le mani <<La vita é vostra, Addy e di nessun altro.>>
<<Ma senza la mia verginità non sarei più niente.>>
<<Non per me.>> rispose secco. Lasció il mio viso e si allontanó tornando in acqua. Sapevo che si sarebbe immerso fino in fondo per trovare quel dannato doblone e nella mia testa - lo giuro - lo fermai in mille modi diversi.
Ma nella realtà non lo feci. Lo guardai tastare il fondale con i piedi, per capire dove cominciasse il precipizio e dare un'occhiata all'acqua.
<<Siamo fatti per vivere l'avventura, voi ed io. Le convenzioni sociali non ci si addicono.>> fu l'ultima cosa che mi disse prima di prendere fiato, tuffarsi e sparire nell'acqua.
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ACE OF SPADES - VM18
ChickLitÈ il 1726 quando il Capitano Dasmond Hoacks decide di abbordare una piccola nave mercantile a largo della Giamaica. Su quella nave sono soltanto in due: Rudolph Morgan e la figlia Adrianna. Dasmond, la desidera dal primo istante e la rapisce per por...