Cap. 2 ~ Mi nascondi qualcosa?

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Il biondo analizzò nuovamente la frase.
Era possibile?? Poteva essere vero ciò che aveva appena detto il kwami?!
Lei, Marinette, la sua amatissima ragazza innocente, INCINTA?! Si stava prendendo gioco di lui?
Adrien iniziò a ridere insinuando: <<Marinette non può essere incinta!!>> Disse con un sorriso stampato sulle labbra. <<abbiamo sempre preso ogni cauzione! Come potrebbe esserlo?? E per giunta non dirmelo?>>

Il ragazzo continuò a ghignare fin quando non fu interrotto dal kwami.
<<Come fai ad esserne così sicuro?>>
Adrien ci pensò qualche istante e rispose: <<b-beh è ovvio no? Se lo fosse stata veramente me lo avrebbe riferito!>>
Bisbigliò: <<non farmi entrare in paranoie inesistenti! Abbiamo sempre tantissimo lavoro da fare. Inoltre lei è anche all'università! Come potremmo permetterci di badare ad un'altra persona? A malapena riusciamo a concederci del tempo per noi! Non se ne parla. Siamo troppo giovani! Ci rovineremo la vita.>>

Il gatto nero notò con la punta dell'occhio la fessura della porta aperta, si sgranò gli occhi e all'immagine della ragazza pensò subito a nascondersi.
<<Plagg dove->>
Il kwami non ebbe nemmeno il tempo di aprire la bocca per rispondergli, che la ragazza fece il suo ingresso in camera.

L'atmosfera della stanza era molto cupa, quasi creata appositamente.
L'unica fonte di luce proveniva dall'abat jour in un'angolo della stanza; Adrien sedeva sul letto, non ancora disfatto.
Fu silenziosa, aprì l'anta dell'armadio e recuperò la propria camicia da notte.
la giovane non rivolse un solo sguardo all'uomo sopra il materasso, prese la l'abito e si diresse verso il bagno del corridoio.

<<Con chi parlavi?>>
Adrien ci pensò qualche secondo e rispose: <<c-con il telefono... s-sì con Nino al telefono!>>
<<Ah davvero?>>
<<S-sì p-perché dovrei mentirti?>>
<<Non lo so dimmelo tu.>>
<<N-non t-ti sto m-mentendo...>>

Grazie al cielo lo spirito di Nino intervenì.
Il biondo senza perdere un secondo in più corse disperatamente verso il cellulare.
<<Amico ci sei->>
<<S-SÌ SÌ D-DIMMI PURE! T-ti dispiace se gli rispondo?>>
<<No! Fai pure.>>
<<Adrien->>
<<COSA?? SÌ CERTO AMICO! SE INSISTI TANTO ARRIVIAMO DA TE! Anche se m-mi piacerebbe stare qui c-con M-Marinette...>>
<<Sì sì certo.>>
<<Ok...beh non è stato tanto difficile convincervi...>>
<<TRE SECONDI E SIAMO DA VOI!>>
<<Allora a tra poco->>

<<Perché ha chiamato?>>
<<B-boh forse per la discussione di prima.>>
<<D'accordo allora vestiti.>>
<<Non posso in pigiama?>>
<<Adrien cambiati!>>
<<Mica stiamo andando ad un met gala!>>
<<Cosa significa? Anche io mi sto vestendo più decentemente! Se vuoi ti metto il pigiama in borsa.>>
Adrien sbuffò e si rimosse la t-shirt, mostrando i suoi favolosi addominali scolpiti perfettamente alla ragazza.
Il biondo fece caso agli occhi puntati, sorride maliziosamente e come se nulla fosse le chiese: <<Marinette sai dove- mi stai ascoltando?>>
<<H-hm? P-p-parli c-con m-me?>>
<<Sì, ti stavo chiedendo...>>
La ragazza aveva ormai perso la sua carnagione chiara, dando posto ad un rosso pomodoro.

Il ragazzo guardò qualche secondo il pavimento per poi riposare lo sguardo nei suoi occhi blu profondo così da farla arrossire ulteriormente.
<<C-c-che h-hai d-da g-guardarmi??>>
<<Tu invece?>> Rispose Agreste.
<<S-s-smettila!!>>
<<N-non sto facendo niente! Mi passi la polo dietro?>>
<<C-che??>>
<<Quella azzurra>>
<<A-ah s-sì certo scusami!>>

Prima di richiamarlo intravide una profonda ferita, non curata, nella parte laterale del braccio.
Se non fosse stato per il graffio avrebbe tranquillamente continuato con i suoi film mentali.

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