Cap. 18 ~ Scoperte

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Non che credessi alle cazzate di Alya, naturalmente. Però mi erano venuti in mente flashback di anni fa, quando non riusciva a disobbedire al padre se pur in cuor suo avresse voluto. Creato in laboratorio? Ma non scherziamo. Sono un'idiota devo tornare con i piedi a terra. Lui è un umano e ci amiamo.
Feci un respiro di sollievo. Ricambiai le sue gesta d'affetto riservate nei miei confronti. Lo allontanai e salì in punta di piedi per stampargli un bacio a stampo.

<<Tutto bene, ero solo preoccupata per l'università.>>
<<Andrai alla grande. Fra quanto la prossima sessione?>>
<<Questa era l'ultima, dovrò dare l'esame a breve. Aspetto solo l'appello per dare la mia disponibilità.>>
<<Non preoccuparti amore sarai straordinaria come sempre. Se vuoi mi prendo un settimana di ferie per aiutarti.>>
<<Tranquillo tesoro, e comunque non penso che noi due insieme facciamo una grande squadra.>>
<<L'amore solo dopo cena, lo giuro.>>

<<Ma una settimana non è troppo?>>
Mi bacia la nuca. <<Una due o tre settimane, prima riuscirai a laurearti, prima realizzerai il tuo sogno.>>
<<Lo fai sembrare così facile.>>
<<Infatti lo sarà. Avrai la tua boutique, i tuoi design andranno a ruba, faranno la fila per i tuoi capi firmati. Amore mio fidati.>>
<<Cosa farei senza di te?>>
Dico facendo combaciare le nostre lingue.

<<Non ti ricorderesti dell'appuntamento.>>
<<OH GIÀ, È VERO!! Grazie mille tesoro. Indosso l'abito rosa con la pelliccia, cappotto bianco e gli stivali a tacco alto ovviamente. Mi hai schiarito le idee. Come farei senza di te?>>
<<Sono contento di vederti di nuovo allegra. E soprattutto di trovarmi al tuo fianco.>>
<<Lo stesso vale per me. Vestiti coordinato.>>
<<Devo indossare la cravatta fucsia che mi hai regalato al nostro scorso mesiversario?>>
<<Siii!! Sarai bellissimo. Anche se non ne avrai comunque bisogno.>>
<<Amore scusa ma so quanto ci metti, ti lascio in camera a prepararti.>>
<<Cazzo hai ragione.>>

Indossai i collant semi trasparenti color neve. Un vestito coquette, scarpe e passai ad un make-up leggero, ma invernale. Dovetti rifare la base due volte perché mi si era già sgretolata la cipria sulla fronte; in questi mesi freddi ho per forza bisogno di passare il primer idratante e non opacizzante. Stranamente feci il record di 57 minuti. Così che potemmo uscire di casa e arrivare nell'orario concordato.

Da quando Gabriel era stato sostituito con la moglie la casa sembrava aver ripreso vita. Non era più fredda. Al suo contrario Emilie l'aveva sommersa di colori, modificando dai pavimenti ai muri. Adesso era veramente stupenda. Ci accolse insieme a Natalie al portone. La vecchiaia sembrava avanzare per tutti, tranne alla donna bionda. Aveva ancora trent'anni? Come poteva essere tanto bella? Da quando era sepolta viva nel seminterrato, non erano passati gli anni per lei?
Ci salutò con calorosi e lunghi abbracci insieme a due baci su guance opposte.

<<Tu Marinette sei sempre splendida. Non mi sorprenda che Adrien abbia scelto proprio te.>>
<<Non dica stupidaggini, la donna meravigliosa fra le due è lei.>>
<<Non essere modesta! Sei incantevole. Come state ragazzi? Tutto bene?>>
<<Sì, senz'altro.>>
<<Ne sono felice miei piccoli pulcini. Entrate sù! Non vorrete stare lì fuori a congelarvi?>>

Lancio un'occhiata ad Adrien che si limita a scorrere le spalle e sorridere all'espressione amorevole usata dalla madre.
<<Mamma e questi sono per te da parte nostra.>>
Gigli? Non ne sapevo nulla.
<<Siete Adorabili. Come sapevate che fossero i miei preferiti?>>
<<Mi portavi nei campi apposta da piccolo.>>
<<Oh già, non dimentichi nulla! E tuo padre nonostante ciò per san valentino continuava ad ostinarsi a non capire il mio disprezzo nei confronti delle rose rosse. Non aggredirmi Marinette, anche quelle sono eccezionali, ma in parole povere non sono di mio particolare gradimento.>>
<<Non sono affatto offesa, è giusto avere un'opinione diversa da quella altrui.>>

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