Cap. 21 ~ Il rapimento

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Prima di leggere la storia vi avverto che nel testo ci sono parti piuttosto cruenti. Nel caso siate sensibili alla violenza, vi consiglio di saltare alcune scene. Grazie e buona lettura.

<<Che strano la macchina è qui ma di lui non c'è traccia.>>
<<Continua a cercare, dovrà pur essere da qualche parte.>>
<<Perché fai fare a me questa parte, mentre tu te ne stai comodamente seduta sulla scrivania?>>
<<Perché sappiamo chi è il migliore tra i due.>> Cercò di dissuaderlo la controparte. <<L'auricolare ti funziona?>>
<<Sì, ti sento forte e chiaro. Shh...È qui.>>
<<Shh stavi parlando tu. Sei sicuro sia lui?>>
<<Sisi.>>
<<Sta sorridendo?>>
<<Sì.>>
<<Allora è lui.>>

Felix ordinò ad un anziano accanto di fare come programmato.
<<Vi prego qualcuno mi aiuti.>> Disse il vecchio caduto a terra con i sacchetti della spesa "troppo pesanti per lui".
Naturalmente il giovane innocente corse per aiutarlo a rialzarsi. Ma nel momento più inaspettato il cugino avvicinò una pezza, all'apertura boccale, per fargli perdere i sensi.
<<Ok ragazzo, ma adesso voglio i miei soldi.>>
Tirò fuori 150€ dalla tasca e li dette al complice.
<<TUTTO QUI? Miserabile.>>

Grazie ad un furgone arrivarono in una fabbrica abbandonata e non appena la porta si chiuse dietro di loro, uscì una seconda figura.
<<È un pacco per me?>>
<<Quando dovrebbe svegliarsi?>>
<<Esattamente...ora.>>
E come programmato Adrien si risvegliò confuso, senza capire dove si trovasse e ammanettato.
<<P-perché le manette? Ho commesso un crimine?>>
<<Tra poco lo scoprirai, ma sii gentile Felix, il suo crimine è l'eccessiva bellezza.>>
Gli strofinò un dito delicatamente agli zigomi.
<<Spero che gli anni passati a fare pugilato siano serviti.>> Disse prima di sgranchirsi il collo e scrocchiare le mani.
Non appena Fathom cacciò il destro, l'altro lo schivò.
<<Due contro uno? Non mi sembra molto equo? Perché mi fate questo?>>

<<E cosa c'è qui di giusto Adrien?>> Il poverino ricevette il suo primo pugno al naso. <<Tu e Marinette mi avete esiliato, costringendomi a nascondermi con travestimenti e nuovi nomi. Tutto questo solo per le vostre accuse di essere una truffatrice e manipolatrice.>>
L'impostore gli si scaraventò contro sbattendolo a terra, mettendosi come seconda mossa, a cavalcioni su di lui. Serrò le dita della mano e scagliò un cazzotto dritto contro la sua faccia. Scostandosi di nuovo, Fathom gli beccò l'occhio.
<<C-cosa volete?>> Chiese Agreste sputando sangue.
<<Cosa vogliamo? Semplice la tua rovina tesoro. Tu sei perfetto. Ami il prossimo ma specialmente...la tua ragazza.>> Disse indicandola sulla lavagna dove vi era spiegato l'intero piano.

Adrien, ancora imprigionato, sentì i polsi stringergli sempre di più. Per voltarsi di lato si scalfì contro il cemento il suo splendido viso.
<<N-NON LEI, PER FAVORE.>> Le urlò in lacrime, riuscendo a malapena a parlare.
<<Amore, così bravo col mondo che non riesce nemmeno ad arrabbiarsi quanto deve.>>
Un terzo colpo, allo stomaco stavolta. <<Lei sarà proprio il nostro obiettivo principale!>>
<<S-se vi s-serve prendete me! M-ma non toccat->> Gli salì altro sangue alla gola. <<U-ucc-uccidetemi! T-ti pre-pregoh Fe-Felix, io mi f-fido fi t-te!>>
Gli arrivò un'altra percossa, al fegato.

<<A sedici anni mi chiudevi la porta in faccia. Tu e lo stronzo di tuo padre, eravate due mostri. Non hai mai capito o provato empatia. Ci hai mai pensato a come potessi sentirmi? Tu la meravigliosa Marinette e io la tua ex inerzia.>>
<<M-mi dispiace averti fra-frainteso.>> Continuava a piangere e vomitare liquido rosso. <<No-non è mia-mai stata mia i-inte-intenzione. Vi p-posso dar-dabe tu-tutfi i sol-soldi che av-avete biso-bisogno!>>
Il suo respiro irregolare fece alzare una mano alla vipera. Che fece fermare il figlio di Amelie.

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