Soulmates?

Cap. 34 ~ 29 giorni dopo

Passai il resto del mio tempo al suo fianco. La andavo a trovare ogni giorno e spesso mi capitava di appisolarmi accanto a lei. <<Oggi è una bellissima giornata, sai amore? La scorsa settimana non c'è stato giorno in cui le nuove si fossero riposate.>> La fissai e sorrisi. <<Anche se non puoi parlarmi, mi basta essere qui con te per stare bene e far volare il tempo.>>
Bussarono alla porta.
<<È permesso?>>
Continuai ad accarezzare la mano di Marinette e gettai distrattamente un occhiata all'ospite.
<<Accomodati pure, ci sono altre due sedie.>>
<<Oh grazie.>> Ascoltò il mio consiglio. <<Ci sono miglioramenti?>>
<<No. Sto per avere una crisi nervosa, ma il dottore dice che è importante mostrarsi positivi perché ci sono pazienti che hanno sentito, nonostante il coma. Quindi cerco di sorridere il massimo che posso.>>
<<Ma non può vederlo.>>
<<Se mi sforzo, poi ci credo anch'io.>> La guardai, le chiesi dove fosse il suo ragazzo e se fosse da sola.
<<No, no è di sotto a litigare per il parcheggio.>>
<<Non avete bisogno di farm-farci visita tanto spesso.>>
<<Sì invece, ne hai bisogno.>> Posò un sacchetto sopra il mobile di fronte al letto. <<So che non dai il massimo per quanto riguarda la tua cura personale, così ti ho portato la cena per stasera. Io e Nino andremo fuori città per qualche notti. Quindi, volevamo assicurarci che tutto andasse bene.>>
<<Non dovevi disturbarti Alya.>>
<<Forse ad avermi resa così protettiva avranno contribuito le mie sorelle gemelle.>>
<<Momentaneamente non ho bisogno di Babysitter.>> Dissi in tono scherzoso. <<È importante che non arrivi a portarmi anche il cambio di vestiti.>>
<<Sai che ci stavo pensando...>> Si mise a ridere e io la seguì a ruota. <<Apparte gli scherzi Adrien, hai delle occhiaie da far paura. Temo che potrete essere compagni di stanza.>>
<<Non mi interessa di me. Voglio solo che si riprenda al più presto o i medici sostituiranno il sondino nasogastrico con un tubo peg.>>
<<Un che cosa?>>
<<Il PEG o tubo flessibile Gastronomia endoscopica percutanea, viene inserito dopo le quattro settimane di coma. È permanente e viene inserito dalla pelle direttamente allo stomaco. In poche parole, il cibo artificiale andrà direttamente nello stomaco per essere digerito senza difficoltà. È uno schifo ma sarà necessario.>>
<<O mio dio sono già passate quattro settimane?>>
<<Ventinove giorni per l'esattezza, il primario le ha dato solo ventiquattr'ore. Se non si sveglierà saranno obbligati a metterglielo.>>
<<Oh Gesù e le bucano la pancia? M-ma il bambino??>> La guardai desolato. <<Aspetta sai che è incinta, giusto?>>
<<Era, la gravidanza sarebbe diventata pericolosa nelle sue condizioni.>>
<<Ahia. Ti ha fatto male vero?>>
<<Niente potrà ferirmi più di non poterla abbracciare. Se mi si presentasse un altra occasione del genere, continuerei a preferire la sua salute a quella del bambino. Certo sarebbe stato fantastico, ma ancora non era nato e non era nemmeno al settimo cielo fin dall'inizio, ragion per cui questa è stata la scelta migliore. Non dovrà mai succederle nulla.>>
Percepii la rossa (sia di capelli che di guance) con le pupille puntatemi addosso. Io sistemai le coperte a Marinette.
<<W-wo-wow... n-non so proprio che dire. M-mi hai lasciata senza parole.>>
<<L'ho fatto solo per il suo bene.>> Baciai il dorso della mano alla mia ragazza.
<<Sei proprio un uomo Adrien. Nino invece è un ragazzino.>>
Sorrisi al suo complimento. <<Oh non lusingarmi, Nino può essere infantile certe volte, ma rispetto a me non è mai stato considerato con un cuore di pietra. Possiede molte qualità, in modo particolare la sua sensibilità.>>
<<Dici quando frigna, aggrappandosi alle tende per stare il più lontano possibile dal ragno distante chilometri da lui?>>
<<Io faccio così per i topi.>>
<<Ma dai?? È impossibile.>>
<<Te lo giuro. Adoro i criceti, ma quei roditori dalla coda lunga mi fanno venire la pelle d'oca. Ti prego di non farne parola con Nino.>>
<<Questa bocca non emetterà alcun suono.>>
Accennai un sorriso.