CHRISTIAN POV'S
Mi feriva molto quando Mattia si isolava da tutti. Mi rendeva triste e non sapevo nemmeno io il perché. Provai in tutti i modi a farlo uscire da quella dannata tenda ma non ci riuscii.
E così dovetti lasciarlo stare, appena uscii dalla nostra tenda mi ebbi Eugenia davanti, che mi chiese se potevo allontanarmi un attimo con lei.
"Dimmi Eugen.." Non finii neanche la frase, che mi si fiondò sulle mie labbra. Non mi resi conto che la stessi baciando.
Non avevo mai visto questo lato intraprendente di Eugenia, è sempre stata molto timida, riservata, schiva nei confronti di tutti e sopratutto non pensavo di piacerle. Avevo iniziato da poco a parlare con lei, in realtà da quando avevo conosciuto Mattia, visto che lui aveva legato particolarmente con lei.
Era anche molto brava nel baciare, ma più andavamo avanti e io più non sentivo nulla. Nessuna emozione, nessun entusiasmo e neanche nessuna eccitazione. Parlando francamente lo avevo più moscio di una foglia. Di solito lo ero quando avevo un contatto approfondito con una ragazza, ma questa zero. Niente.
Ci staccammo lentamente, ci guardammo. Lei era rossa come il fuoco, molto imbarazzata. Io non sapevo cosa dire.
"Di qualcosa ti prego..." Eugenia distrusse prima lei quel silenzio abbastanza imbarazzante che si era creato a causa mia. Avrei dovuto rispondere tirandola a me per un altro bacio, per farle capire che la cosa era corrisposta, ma io ero fermo come un palo.
Dun'tratto lei stava per andare via, forse aveva capito che non mi fosse scattato nulla però io le afferrai il polso
"Hei aspetta. Ecco non so che dire. Sono confuso. Ecco... non ho mai pensato di piacerti. Sei bella, intelligente, il bacio mi è piaciuto. Però in questo momento sono un po' confuso..."
<<Christian Adami ma quante cazzate le stai filando con quella bocca.>>
Sta zitta testa. Non mi lasciava in pace un attimo.
"Ho capito, ti capisco. Va bene, allora aspetterò te. Sai dove trovarmi.>> Disse sciogliendo la presa salda che avevo sul suo braccio andando via
Ci mancava solo che piacessi ad Eugenia ora. Perché non gli avevo detto la verità? Perché le avevo mentito così spudoratamente. Ero sulla strada del ritorno verso la tenda quando con il mio piede colpii qualcosa.
Guardai a terra ed era il mio telefono"Il mio telefono? Cosa ci faceva qui? Dio santo si è rotto anche il vetro. Ma perché tutto a me? Ma non lo avevo lasciato nella tenda? Forse l'ho preso e mi era caduto. " non mi accorsi che parlai anche da solo
Entrai nella tenda e Mattia non c'era. Il suo libro era aperto e c'era il suo telefono affianco. Dove era andato? Stupido che aveva lasciato anche il telefono in tenda.
Sicuramente sarà andato in bagno. Uscii dalla tenda e vidi Manuel venire verso di me
"Hei bro. Ti va una partita a pallone?" Disse lanciandomi il pallone
Lo presi al volo
"Si va bene." Risposi
Passai il pomeriggio a giocare a pallone con Manuel e alcuni della classe, si era fatta sera, il mio orologio infatti scoccava le sette. Tornai in tenda e con mio stupore Mattia non c'era. Tutto era nella stessa posizione in cui ero entrato prima.
Erano le sette di sera, cazzo dov'era andato a finire? Mi stavo preoccupando. Uscii frettolosamente dalla tenda e iniziai a cercarlo, ma non c'era da nessuna parte. Iniziai ad avere seriamente paura. Dov'era? Non poteva essergli successo qualcosa vero?
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Quel Filo che ci Unisce
RomanceVerona. Due ragazzi. Due vite opposte. Mattia ragazzo solitario, testardo e sensibile. Christian ragazzo estroverso, testa calda e strafottente. Le loro strade si incroceranno, non si sa se per destino o coincidenza. Solo di una cosa si è certa...